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Rucola coltivata (Eruca sativa)-
Rucola coltivata e rucola selvatica sono molto simili per coltivazione (facile!) e utilizzo. Ecco come averle nell'orto e in vaso

Non è difficile incontrarla anche per le stradine di campagna, dove cresce spontanea: è la rucola selvatica, che si affianca a quella coltivata. C’è inoltre chi ne mangia anche i fiori, che si presentano, come in tutte le Crucifere o Brassicacee, con i quattro tipici petali bianchi: si possono utilizzare come guarnizione, ma anche come ingrediente per le insalate.

Conosciuta fin dai tempi antichi, la selvatica Diplotaxis era considerata afrodisiaca dagli antichi Romani che ne consumavano anche i semi. Nel Medioevo era più apprezzata per le virtù medicinali che per l’uso alimentare.

Come sono fatte rucola selvatica e rucola coltivata

La rucola selvatica (Diplotaxis erucoides) è una perenne dalle foglie piccole e dal sapore intenso, quella coltivata (Eruca sativa) è un’annuale dalle foglie grandi ma con aroma meno accentuato.

Entrambe presentano foglie allungate e lobate, lievemente carnose in Eruca e, dalla base, innalzano gli steli fiorali che portano infiorescenze di piccoli fiori bianchi, a cui seguono frutti a siliqua, ricchi di semi minuscoli, molto fertili.

Dove e come si coltivano

L’Eruca si coltiva in tutta Italia indifferentemente in vaso o in piena terra; la Diplotaxis in piena terra fino alla Val Padana, in vaso sulle Alpi e l’alto Appennino.

Si semina da febbraio a ottobre ma il periodo migliore è racchiuso tra primavera ed estate. I semi devono essere collocati a una distanza di circa 15 cm l’uno dall’altro, e la raccolta potrà iniziare relativamente presto, dopo cioè 4-6 settimane.

Dal momento che sono piante a ciclo breve, le si possono consociare a piante a ciclo lungo, come peperone, melanzana e pomodoro.

Si coltivano altrimenti in vaso di plastica con diametro minimo 18 cm per una singola pianta. Il terriccio deve essere leggero, sciolto e molto sabbioso per Eruca, solo leggermente sabbioso per Diplotaxis, sempre ben drenato. Richiede il pieno sole o al massimo la mezz’ombra. In vaso bisogna annaffiare con regolarità e abbondanza per tutta l’estate, con moderazione in piena terra.

Entrambe si riproducono da seme, ma Diplotaxis si autorisemina con tale facilità da divenire infestante. Diplotaxis nelle zone più fredde va ricoverata in cantina in inverno. Non ha nemici particolari.

Come si usano in cucina

Apprezzata fin da tempi antichi per il suo aroma speziato e piccante, la rucola offre foglie fresche che danno un gusto speciale a insalate, salse, tramezzini, pizze, frittate, formaggi molli, pasta fredda, carpacci di carne o di pesce, funghi.

Quelle di Diplotaxis vanno aggiunte con maggior parsimonia.

La cottura e la conservazione annullano l’aroma.

Proprietà e rimedi naturali con la rucola

Ha proprietà vitaminizzanti e antiscorbutiche (è ricca di vitamina C), aperitive e digestive grazie all’olio essenziale a base di sostanze solforate.

Come aperitivo: masticare lentamente una fogliolina fresca mezz’ora prima del pasto.

Come vitaminizzante: consumare una manciata di foglie fresche a ogni pasto.

Per facilitare la digestione: infondete 5 g di foglie per 10 minuti in una tazza d'acqua bollente, da bere tiepida e non dolcificata dopo i pasti.

Per approfondire

AROMATICHE PER TUTTI
Sul balcone, in terrazzo, in giardino
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Rucola selvatica e rucola coltivata, i consigli - Ultima modifica: 2019-07-26T07:17:19+02:00 da Redazione GI