Tra i piccoli frutti o frutti di bosco c'è il ribes, un cespuglio simpatico perché è molto generoso nella produzione dei frutti, a condizione di trovarsi bene là dove viene messo.
Com'è fatto il ribes
Si tratta di un arbusto alto fino a 1,70 cm se nero (Ribes nigrum), 1,50 cm se rosso e 1,40 cm se bianco (entrambi Ribes rubrum), con diametro inferiore di un terzo rispetto all’altezza.
Ha foglie palmate a 3-5 lobi, alterne sui rametti, più grandi nel ribes nero e via via a scalare; nel nero portano nella pagina inferiore numerose ghiandole che secernono un odore penetrante e sgradevole.
Le infiorescenze a piccolo grappolo, di colore verde-rosato nel nero e verde-giallastro nel rosso e nel bianco, ermafrodite e insignificanti (tranne che nel ribes da fiore, Ribes alpinum, dove sono grappoli rosa acceso), nascono dalle gemme situate sui rami dell’anno precedente.
Da ciascun grappolo di fiori si sviluppano parecchi frutti (bacche), più grandi nel nero (fino a 1,2 cm di diametro), di colore nero opaco oppure a polpa trasparente avvolta da una pellicola color rosso rubino, o giallastro o bianco.
La polpa, che contiene vari semi, è intensamente odorosa, aromatica e dolce-acidula solo nel ribes nero, mentre nel rosso è acidula e aromatica, e nel bianco è dolciastra e poco aromatica.
La raccolta del ribes
Avviene in più riprese a partire dal mese di giugno e sino all’inizio di agosto, a seconda delle varietà e a partire dai grappoli più soleggiati. Con l’unghia si recide alla base il picciolo del grappolo.
Le bacche si conservano a temperatura ambiente per 2 giorni al massimo, in frigorifero per 7-10 giorni.
Le varietà di ribes
Il ribes rosso può produrre frutti rossi, ma anche bianchi o giallastri a seconda della varietà; il ribes nero produce sempre frutti neri a maturazione.
Tra le varietà più interessanti, a frutto rosso ci sono Fertile di Bertin, Jonkeer Van Tets e Rondom; a frutto bianco Versaillaise Blanche e Weisseperle; a frutto nero Noir de Bourgogne e Silvergieters Schwarze.
La coltivazione del ribes
- Il ribes non teme il gelo (fino a –15 °C) ma non ama il caldo (max 30 °C) né la salsedine, non è quindi indicato per zone costiere, mentre è adattissimo alle Alpi e agli Appennini.
- Il ribes nero preferisce un suolo di medio impasto, sciolto, con molto humus, piuttosto acido, profondo, permeabile e molto fertile; non sopporta i terreni argillosi. Il ribes rosso è più adattabile, ma non alla terra argillosa. Richiedono una posizione a mezzo sole in estate, sempre riparata dal vento.
- La piantagione si effettua in marzo-aprile, ponendo nella buca concime organico e minerale. Le annaffiature sono indispensabili se non piove durante la primavera-estate. La concimazione va ripetuta ogni anno in primavera con un fertilizzante minerale per piccoli frutti. Si propaga per talea, tolta dai rami di un anno, e radicata in vaso per due anni.
- Quanto alla forma di allevamento, il ribes rosso necessita spesso di sostegni, mentre il nero va contenuto nella sua esuberanza; è bene quindi creare un sistema di palatura collegato da fili di ferro robusto per legare i rami. L’ideale è la forma a vaso, da creare conservando i rami esterni, anche per arieggiare l’interno. In un giardino, il ribes può servire anche come piccola siepe o come esemplare isolato.
- La potatura si deve limitare solo ai rami troppo vecchi, troppo sviluppati, quelli che tendono a crescere verso l’interno del cespuglio a formare un groviglio, e a quelli che si abbassano troppo verso terra.
- Avendo bisogno di freddo, non necessita di alcuna protezione invernale. Richiede viceversa una protezione nei confronti del forte sole estivo: può essere sufficiente un albero che lo ombreggi, altrimenti serve una struttura d’incannucciato.
- Il ribes rosso può essere coltivato in contenitore, di diametro 24 cm per pianta alta 40 cm, avendo cura di annaffiare molto spesso in estate e di concimare in abbondanza anche in autunno.
- Le malattie e i parassiti più temibili sono due malattie fungine, l’oidio e la muffa grigia, che vanno combattute con poltiglia bordolese da irrorare in autunno, in inverno, due volte in primavera (non in fioritura) e una in estate dopo la raccolta.
Le proprietà nutrizionali del ribes
I ribes rossi e bianchi contengono quantità eccezionalmente elevate di polifenoli, stimabili intorno ai 4-5 grammi per chilo, mentre il ribes nero, conosciuto anche come “la perla della gemmoterapia”, occupa il primo posto per contenuto di vitamina C. Ha un’azione protettiva nei confronti delle malattie vascolari e dei fenomeni degenerativi e di invecchiamento delle cellule, ma soprattutto è noto per una sua particolare proprietà. Il preparato ottenuto dalla macerazione delle gemme fresche di Ribes nigrum in alcool è infatti in grado di stimolare le ghiandole surrenali, deputate alla produzione di cortisone endogeno: in pratica è il più potente preparato fitoterapico per combattere l’insorgenza e attenuare la violenza delle allergie stagionali.
Il ribes rosso è invece specialmente adatto a fare svaporare il senso di spossamento e stanchezza che soprattutto in inverno ci colpisce. Esiste una cura semplice e poco impegnativa, da osservare per 15 giorni consecutivi: mettete in infusione, in una tazza di acqua bollente, 1 cucchiaio di foglie secche di ribes rosso sminuzzate; aspettate 20 minuti; filtrate e bevete.