orto fiorito
Mescolare ortaggi e fiori fa bene al giardino e alle verdure: è l'orto fiorito.
Mescolare piante da orto e da fiore o da ornamento è vantaggioso sia esteticamente sia come resa di verdure: l’orto fiorito è una buona idea

L’orto, al pari della famiglia, è una comunità. È importante considerare ogni pianta in un insieme e non per la sola produzione di fiori ornamentali o frutti. Così facendo un delizioso ortaggio può diventare un coprisuolo (è il caso delle fragole), un gambo fiorito si improvviserà come tutore e la piccola collezione di aromatiche (cerfoglio, acetosa, issopo e angelica) saprà farsi apprezzare al di là dei suoi sapori, per un mare di profumo.

Ecco qua i miei consigli per coltivare con successo questi “nuovi orti”, così belli, colorati, divertentissimi da comporre con l’aiuto anche dei più piccoli della famiglia, ma soprattutto molto facili da mantenere. Sono sicuro che vi faranno riscoprire le delizie della verdura fresca a km zero.

Mescolanza di piante

In giardino si superano le barriere tra bello e buono e viceversa. Fare giardinaggio allora diventa un gioco da ragazzi se si compone per esempio un puzzle di varietà originali di insalate, rapanelli e more giganti. Provare per credere!

Partiamo dal presupposto che le piante sanno aiutarsi a vicenda: se per esempio, un ciuffo di santoreggia fiorita attira le api, queste ultime non mancheranno di andare a visitare il giallo vivo dei fiori di zucchino al mattino o i fiori dei lamponi vicini. L’impollinazione diventa allora nettamente superiore in questo angolo. Se metterete a dimora alcune piante mellifere ai quattro angoli del giardino, replicherete il fenomeno e le raccolte saranno certamente più generose e abbondanti.

I sentieri

Nel giardino, in generale, è importante circolare comodamente, con i piedi all’asciutto anche dopo un temporale. Per poter cogliere i prodotti, è necessario poter camminare tra le file intorno ai cespi. È determinante creare dei passaggi (anche tra i fiori) per andare dove volete senza danneggiare nulla. Ecco perché i vialetti (coperti di ciottoli o lastricati con le fughe inerbite) devono essere sempre tenuti in ordine. La saggezza e la regola ci dicono che sono necessari almeno 60 cm, ma è di gran lunga meglio la larghezza di 1 m per il passaggio della carriola.

La pacciamatura

Quando si comincia a pacciamare non se ne può più far a meno, ma è doverosa una buona riserva di materia prima: paglia, corteccia, ma anche conchiglie o lapillo. Sin da quando le primizie sono state messe a dimora, circondatele tutt’intorno da uno spesso strato di materiale. I vantaggi sono presto detti: l’evaporazione dell’acqua al suolo è molto ridotta e le innaffiature possono essere diradate ancor di più.

Lo spazio verticale

I tutori sono inevitabili per sostenere le piante rampicanti o i cetroli, ma oltre alle classiche bacchette di bambù o alle reti a maglie larghe sostenute da pali in legno, quest’estate perché non provate i tutori fioriti? Se mettete una pianta di pomodoro assieme ad una pianticella di girasole, le vedrete subito diventare grandi e fortificarsi al punto che quest’ultima sarà capace di sostenere lo stelo dell’altra con i suoi frutti.

E se ci sono muri? Non è male perché offrono al giardino piccoli microclimi di qualche metro quadrato. Il calore immagazzinato di giorno viene restituito nell’atmosfera di notte: mais dolce, fagiolini rampicanti, melanzane adorano crescere lì.

Per rendere ancora più vivo un orto pieno zeppo di verdura, vale la pena sfruttare la verticalità con piante a stelo lungo come l’Hydrangea paniculata, rosai arbustivi, ibisco: la silhouette di questi arbusti, ben staccata dalle colture a terra, rende molto più equilibrata la visione d’insieme dando ritmo ai colori dei cespugli. Sono proprio i colori chiari e dolci che meglio si sposano con il verde del fogliame delle leguminose, per esempio.

Le irrinunciabili

Insomma, facili da coltivare, ricche di fiori e frutti, queste orticole non possono proprio mancare: fagioli di spagna (dai fiori multicolor), carciofi e cardi, asparagi, ribes, ma anche la Portulaca oleracea (buonissima in insalata), il peperoncino dolce e fiori insoliti come i Delphinium, gladioli e dalie.

E poi uno dei grandi piaceri della coltivazione degli ortaggi è che si possono consumare subito dopo la raccolta. Un peperone ancora caldo dal sole, le punte degli asparagi o un ciuffo di mentuccia che dà sapore a una salsa. Complemento di tanti piatti, le verdure lo sono anche del giardino! Approfittate nel piantare le varietà che magari non trovate in commercio dal fruttivendolo, così da averle sempre a portata di mano.

Per approfondire

ORTO FACILE
per tutti, tutto l'anno
36727 - Ultima modifica: 2022-06-10T18:13:57+02:00 da Elena Tibiletti
Quest’anno mi faccio l’orto… fiorito! - Ultima modifica: 2022-06-10T18:17:15+02:00 da Elena Tibiletti