tutori piante
I tutori a spirale sono ottimi per piante che si arrampicano da sole.
Per alcune piante un sostegno è indispensabile: i tutori sono di molti tipi differenti ed è necessario scegliere quelli più adatti a ogni specie

Sono molti i fiori e gli ortaggi che hanno bisogno di aiuto per reggersi e resistere alle intemperie: i tutori. Oggi è possibile scegliere fra una vasta gamma di accessori, comunemente in vendita presso i garden center o nelle catene di bricolage, ma spesso è possibile anche recuperarli in vario modo o realizzarli da sé. Il mio consiglio è quello di adoperare materiali resistenti e il cui colore possa essere integrato dalla vegetazione, ma tranquilli, non necessariamente devono essere di colore verde!

Le qualità dei tutori

Il tutore ideale dovrebbe essere più o meno così: discreto ma estremamente solido, proporzionato alla pianta a cui viene abbinato. Le specie impetuose come i fagioli rampicanti abbisognano di sostegni rigidi e ben piantati al suolo, mentre per i grandi fiori come i Delphinium o i gladioli, meglio optare per quelli più sottili e lunghi. Inseriteli sempre per almeno un terzo della loro altezza nel terreno, ovviamente in quelli di tipo sabbioso sarà necessario aumentare la profondità di interro. Un tutore da solo fa poco: se avete un’aiuola di ortensie “Annabelle” dove la massa fogliare e di fiori è voluminosa, meglio allora picchettarle tutt’intorno e con una cordicella realizzare un perimetro di contenimento; per le zucchine mi ispiro agli indiani d’America e con 3 bacchette costruisco un’intelaiatura a mo’ di tenda tepee!

I materiali per i tutori

Come detto poc’anzi, molti sono i materiali adatti a creare sostegni: le tradizionali bacchette di bambù sono un must per i fagiolini o i piselli. Robuste, si trovano di ogni altezza e diametro, praticamente imputrescibili: le potete lasciare all’aperto anche d’inverno. Vi suggerisco di tagliare in diagonale la base, così si conficcherà meglio nel terreno/terriccio del vaso. Esistono anche in acciaio rivestite di PVC verde per un maggior camuffamento e dotate di cappuccio in cima per scongiurare che l’acqua penetri all’interno.

Ci sono anche tutori “speciali”, come quelli muschiati, molto apprezzati dalle piante verdi da interno come il potos: non sono molto robusti, ma in compenso sono leggeri, trattengono l’umidità e permettono alle piante volubili di sostenersi. E poi… quelli a cavatappi o a spirale! Adattissimi a specie leggere che (senza bisogno di legacci) si arrotolano sul fil di ferro. Quelli modulari in materiale plastico, si allungano e crescono step-by-step assieme alle nostre piante.

Le reti, leggere

Reti a trame larghe sono da usare per sostenere piante come il pisello odoroso o il nasturzio. Dovete sapere che la disposizione su rete favorisce una miglior esposizione ai raggi solari e di fatto una maggior fioritura/fruttificazione. Provate a utilizzarle come frangivento su balconi o terrazzi: disposte lungo la ringhiera agevolano la crescita del falso gelsomino, una bella decorazione per tutto l’anno.

Accessori spesso considerati poco importanti, sono invece davvero preziosi per avere il giardino e l’orto (anche sul balcone) sempre in ordine. Fateci un pensiero!

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