Per la sua storia ma anche per la sua forma e i suoi colori, la zucca è un ortaggio che mi fa sorridere. Sono simbolo della festa di Halloween, la notte nella quale dicono che “ogni scherzo vale” e dove molto spesso gli adolescenti (ma non solo!) dimenticano di avere “sale in zucca”: il vocabolo, cari lettori, deriva dal latino cocutia, cioè cocuzza, e significa proprio… “testa”.
Conosciuta da sempre per le sue proprietà terapeutiche come antinfiammatorio, nei disturbi gastrici e nella cura delle scottature, è veramente un toccasana per la pelle, vista la presenza di vitamina A e betacarotene. E poi i semi sono buonissimi come snack alternativo!
Una pianta esuberante
Vi dico subito che si tratta di una pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae, originaria dell’America centrale, e presenta un fusto strisciante coperto da peluria che può raggiungere e superare comodamente i 5 m di lunghezza. Le foglie picciolate sono grandi e vagamente dalla forma triangolare; i fiori, invece, sono molto simili a quelli dello zucchino e sono di un bel giallo acceso. Ma il pezzo forte sono proprio i frutti, diversissimi a seconda della varietà: tra esse alcune cultivar particolarmente bizzarre sono state create appositamente per soli scopi ornamentali. Ed è proprio la cv. Connecticut Field quella che si dovrebbe intagliare per la notte del 31 ottobre.
Coltivare la zucca
A differenza di quanto molti credano, non è affatto un ortaggio difficile, certo necessita di molto spazio, ma si adatta a tutti i tipi di terreno, senza troppe storie. In aprile-maggio potete mettere i semi a dimora ed è importante distanziare le buche, profonde solo 3-5 cm, di 1,5 m. Di solito io metto 3 semi per buca e quando iniziano a crescere le vado poi a diradare. Vi consiglio di concimarla poi lautamente ogni 15 giorni con concime organico. Vi avverto però: appena emergono le prime foglioline, sarebbe cosa buona e giusta pacciamare la base con un pochino di paglia per ridurre la crescita delle infestanti. Il tralcio principale, poi, cimatelo periodicamente, muniti di un coltello affilato: darete forza alla pianta e ci saranno sì meno zucche, ma decisamente più grandi. Annaffiatela generosamente.
Ottima in cucina
A mio avviso, per i suoi colori e le sue forme, è capace di rallegrare i nostri orti, ma è anche un frutto dalle mille qualità e particolarmente versatile negli usi culinari: sacrosanta per le rezdore (“reggitore”) di Reggio Emilia, perché ingrediente principe del ripieno dei tortelli… di zucca, appunto.