orto vacanze estate
L'orto abbandonato durante le vacanze richiede molto lavoro per il recupero.
Dopo un periodo di vacanze l'orto lasciato da solo richiede un intervento massiccio per poter ancora produrre. Ecco l'elenco delle cosa da fare

Fra tutti i tipi di coltivazioni possibili, quella dell’orto è l’unica che non si potrebbe/dovrebbe trascurare mai: una volta iniziata, bisogna seguirla quasi tutti i giorni sino all'autunno.

In primo luogo per i raccolti: in questo periodo bisogna cogliere insalate, pomodori e quant’altro almeno ogni 3 giorni, altrimenti vanno a male.

In secondo luogo per l’annaffiatura, a meno di non avere un impianto d’irrigazione automatizzato con computer di controllo.

In terzo luogo per cogliere sul nascere eventuali malattie o parassiti, molto più facili da sconfiggere se presi all’inizio.

Detto questo, può comunque capitare, in luglio o agosto, di essere assenti per una, due, tre o quattro settimane, per le vacanze. Ma al ritorno, l'orto amorevolmente curato si è trasformato in una giungla semi-secca, e bisogna provare a salvare il salvabile.

Pulizia in primo luogo

  • Per riprendere l’orto dopo un periodo lungo, bisogna rimboccarsi le maniche! Naturalmente si dà per scontato che esista l’irrigazione automatica: se manca, troverete solo un cumulo di piante secche, per cui non esisterà altra soluzione che eliminare tutto, lavorare il terreno e procedere, nella seconda metà di agosto, alle semine autunnali.
  • Con l’irrigazione, invece, la prima mossa consiste nella raccolta di quanto è ancora salvabile (insalate, cappucci, coste di sedano e bacche tipo pomodori, peperoni, melanzane, zucchini, cetrioli...). I fagiolini si salvano utilizzandoli come fagioli. I ravanelli, invece, se sono già duri vanno buttati.
  • Poi si procede con l’eliminazione di quanto è ingiallito, secco, malato, spezzato o marcito: dai frutti ormai sovramaturi al fogliame esterno delle insalate, delle coste, dei cappucci e delle verze, alle foglie di zucchino, zucca e cetriolo con il mal bianco, a quelle di coste e bietole con la cercospora ecc.
  • Infine si passa alle malerbe: con santa pazienza vanno estirpate tutte a mano, scuotendo le radici per staccare la terra, ma non la pianta per non fare cadere eventuali semi che perpetuano l’infestazione.

Restauro e rianimazione piante

  • Una volta ripulito per bene l’orto, si passa alla cura delle singole piante sopravvissute.
  • Tutto ciò che è cresciuto va riordinato: pomodori, peperoni e melanzane legati ai tutori, cetrioli appoggiati ai sostegni, zucchini e zucche indirizzati negli spazi liberi, fagioli e fagiolini disposti sui legittimi paletti ecc.
  • Valutate se cimare i pomodori indeterminati: può valerne la pena se sono piuttosto malconci, in modo da ottenere almeno un ultimo, buon raccolto; se invece sono in buono stato riprenderanno da soli una lunga produzione se vengono lasciati liberi di crescere. Se però ci fosse ancora qualche femminella, eliminatela subito.
  • Poi procedete con una buona concimazione con un prodotto specifico per orticole oppure, se avevate concimato da non più di 3 settimane, distribuite un prodotto biostimolante o corroborante, eventualmente anche per annaffiatura fogliare, che regala un pronto effetto.

Controllo malattie e parassiti

  • Durante tutte queste manovre, vi accorgerete anche di eventuali problemi fitosanitari.
  • Nel caso, effettuate a questo punto un trattamento con prodotti bio, prima con un anticrittogamico e dopo 4-5 giorni con un insetticida, irrorando tutte le piante: anche quelle apparentemente sane potrebbero covare problemi!
Orto al ritorno dalle vacanze: sos! - Ultima modifica: 2020-08-24T07:27:42+02:00 da Elena Tibiletti