vaccinium_corymbosum mirtillo gigante americano
Vaccinium corymbosum o mirtillo gigante americano in fiore.
Il mirtillo non è fra le piante più facili da coltivare in vaso o in giardino. Richiede condizioni ben precise, in cambio dà buoni frutti

Il mirtillo (frutto) piace da impazzire: gli ultimi dati Gfk, riferiti al periodo luglio 2021-giugno 2022 dicono che la spesa per acquistarli segna un +9,7% per un totale di 7.845 tonnellate pari al 62% degli acquisti di piccoli frutti da parte delle famiglie italiane. Sono amati in particolare nel Nord-Ovest, da consumatori over 65 e residenti in aree metropolitane.

Logico quindi che anche la domanda di mirtillo (pianta) da coltivare sia schizzata verso l’alto, anche perché la forbice di prezzi di vendita delle vaschette di frutti spazia da 19 a 24 euro/kg: in molti pensano che sia più economico coltivarsi da soli le piantine, per risparmiare, considerato che un esemplare costa da 7 a 20 euro e può produrre – da adulta – fino a 4 kg di frutti l’anno. Dunque, può essere una buona idea, a condizione di sapere di che cosa ha bisogno la pianta per vivere.

Europeo e gigante americano

vaccinium corymbosum mirtillo gigante americano
Mirtillo gigante americano.

Innanzitutto in vendita per la coltivazione si trovano facilmente solo piante di mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum), di varietà quali ‘Duke’, ‘Goldtraube’, ‘Blue Crop’. Quelle di mirtillo europeo (V. myrtillus) sono praticamente introvabili, visto che solamente pochissimi vivai italiani le vendono (reperibili digitando sul motore di ricerca “Vaccinium myrtillus vivai vendita”).

Il clima per il mirtillo

Per coltivarle, serve in primo luogo un clima fresco: il mirtillo europeo è originario del Caucaso e vive benissimo sulle Alpi e l’Alto Appennino, quello americano proviene dal Nord America ed è un po’ più adattabile a climi meno rigidi, potendo sopravvivere anche sulle Prealpi e sulle colline appenniniche. Ciò significa che acquistare un Vaccinium per tenerlo in Pianura Padana o in zone costiere da Nord a Sud è in genere un’idea poco felice: la pianta potrebbe deperire per il caldo estivo, ma anche per quello invernale, visto che necessita di un certo numero di giornate di freddo (da 30 in su).

vaccinium myrtillus mirtillo europeo
Mirtillo europeo.

Tuttavia, visto il boom commerciale dei frutti, i florovivaisti si sono attivati per selezionare varietà di Vaccinium corymbosum che si possano coltivare anche in climi caldi, come da schema seguente. Non tutte queste varietà sono tuttavia reperibili in Italia.

  • High chill (da freddo, per Alpi e Alto Appennino): Aurora, Blue Crop, Duke, Last Call, Liberty.
  • Mid chill (inverni temperati ed estati calde, per Pianura Padana e colline appenniniche): Legacy, Blue Ribbon.
  • Low chill (inverni miti ed estati calde, per entroterra del Centro-Sud): Star, Emerald. Jewel, Ventura.
  • No chill (senza periodo invernale, Sud planiziale): Biloxi, Ventura, Atlas Blue.

La terra per il mirtillo

In secondo luogo, ma di pari importanza, viene il substrato. Il mirtillo è un’acidofila stretta, ciò significa che deve stare in un mezzo con pH inferiore a 5,5. In Italia questo tipo di suolo acido è presente solo intorno ai grandi laghi lombardo-piemontesi e nelle zone vulcaniche del Centro e del Sud. Nelle altre aree il pH è neutro o addirittura calcareo, il che obbliga alla coltivazione in vaso con terriccio per acidofile.

In piena terra (acida) si scava una buca circolare di 1/3 in più della zolla di terra, si pone sul fondo un drenaggio di 5 cm di ghiaia grossa, lo si copre con un velo di terra, si aggiunge una manciata di stallatico secco da coprire di nuovo con un velo di terra e si colma la buca con la terra di scavo (il colletto deve essere a livello con la superficie), creando una piccola conca intorno al piede della pianta per trattenere l’acqua.

In vaso, di almeno 24 cm per una pianta alta 30 cm, si mette un drenaggio di 3 cm, si copre con un velo di terriccio per acidofile e si riempie con lo stesso.

Posizione, irrigazione e concimazione

Il mirtillo europeo preferisce la mezz’ombra (max 5 ore di sole al giorno), quello americano tollera un po’ più di sole ma durante l’estate è meglio schermare i raggi delle ore centrali del giorno.

Da buona acidofila, il mirtillo va annaffiato con acqua decalcificata o piovana. Ne richiede parecchia soprattutto da aprile a settembre, in modo che il substrato non si asciughi mai completamente soprattutto in vaso: in giugno-luglio anche 1 litro al giorno in un contenitore da 24 cm. Detesta i ristagni idrici: se nel sottovaso rimane acqua per più di 30 minuti, va svuotato. Attenzione a non lasciarlo senz’acqua durante l’autunno-inverno: se non piove, sia in vaso (ovviamente senza sottovaso) sia in giardino va annaffiato ogni 15-20 giorni, soprattutto se è una varietà sempreverde.

Anche la concimazione deve essere del tipo per acidofile: è preferibile quella granulare, distribuendo una manciata per piante giovani, due per piante adulte, in marzo, giugno e ottobre. in alternativa, per piante in contenitore si può utilizzare anche un prodotto liquido per acidofile, seguendo le indicazioni in etichetta.

Per approfondire

MIRTILLI
sul balcone, in terrazzo, in giardino
38433 - Ultima modifica: 2023-05-05T18:19:42+02:00 da Elena Tibiletti
Mirtillo, tutti pazzi per lui - Ultima modifica: 2023-05-17T06:12:28+02:00 da Elena Tibiletti