Cercate una spugna 100% naturale che faccia un energico scrub durante la doccia? Coltivate la luffa: sembra uno zucchino, ma non è commestibile, serve proprio a ricavarne una spugna da bagno.
Com’è fatta la luffa
Originaria di Cina e Giappone, la luffa (Luffa cylindrica) come tutte le Cucurbitacee è una pianta annuale strisciante/rampicante con grandi foglie ruvide e tralci a crescita continua. Dai fiori, molto simili a quelli del cetriolo, si sviluppano i frutti, cilindrici e verdi, lunghi fino a 30 cm, più o meno angolati.
Come coltivarla
Predilige un clima mite e, come tutte le piante da orto, deve stare in posizione soleggiata per tutto il giorno.
Si coltiva in giardino o nell’orto, su un terreno profondo e fresco, di medio impasto, con ottimo drenaggio e pH neutro o basico e buona dotazione di sostanza organica, ossia di concime, per es. lo stallatico pellettato da incorporare al terreno prima della lavorazione pre-semina. Si può seminare in aprile (60 cm tra una pianta e l’altra, 120 cm tra le file) oppure, molto più comodamente, trapiantare le piantine di luffa già pronte. Ponete i tutori per le piante: pali in legno (lunghi 2,5 m) e reti in plastica, un palo ogni 1,5 m a una profondità di 50 cm nel terreno; oppure una recinzione, un pergolato o simili. Le piante vanno irrigate con frequenza e abbondanza durante i mesi estivi.
Come per tutte le Cucurbitacee, il nemico maggiore è l’oidio o mal bianco, contro il quale si può irrorare un prodotto a base di sapone molle, propoli o caolino, tutte sostanze di base naturali del tutto innocue per uomo e animali.
Per coltivare la luffa in vaso
Si può coltivare anche in vaso di almeno 40 cm di diametro per una singola pianta, con terriccio universale e munito di traliccio oppure vicino alla ringhiera; le irrigazioni devono però essere giornaliere.
Come utilizzare il frutto
Il frutto si può utilizzare in cucina raccogliendolo acerbo. Altrimenti, man mano che matura, la polpa si trasforma e si disidrata, diventando una spugna vegetale. In questo caso si raccoglie a fine ciclo quando la pianta inizia a seccarsi e la buccia del frutto diventa marrone, poi si fa seccare molto bene all'ombra in luogo aerato, si libera dell’involucro esterno e dei semi, e si utilizza lo scheletro fibroso interno come spugna da bagno.