I Vivai Tintori sono un’istituzione per chi ama coltivare gli agrumi ornamentali. Basti dire che i fratelli Tintori hanno realizzato un giardino di livello internazionale, unico nel suo genere poiché raccoglie oltre 200 varietà di agrumi provenienti da tutto il mondo. Non è un agrumeto ma un vero e proprio parco botanico, dove è possibile ammirare antiche cultivar delle collezioni medicee del ’500, varietà rare ed esotiche provenienti dal lontano Oriente, ma anche nuove varietà più moderne originarie dell’emisfero australe. Con 2.000 metri quadri di estensione, la grande serra principale è il fulcro del parco, protegge gli esemplari dalle intemperie e consente di vedere le piante in ogni condizione meteorologica. Forte di questa grande esperienza, Giorgio Tintori vi spiega in 10 punti come coltivare al meglio il kumquat o fortunella.
1 Esiste una sola specie di kumquat?
I kumquat fanno parte del genere Fortunella, a cui appartengono ben sette specie: la più comune e nota è Fortunella margarita, chiamata fortunella ovale o kumquat ovale, ma anche mandarino cinese o Nagami. Poi ci sono F. polyandra, detta Malayan kumquat; F. hindsii, che è il kumquat selvatico di Honk Kong; F. japonica, il kumquat rotondo o mandarino giapponese; F. mejwa, definito kumquat crassifolia; F. reale, chiamato kumquat reale; F. obovata, detto kumquat obovato o changshou kumquat. Tutti questi kumquat si possono coltivare nella piena terra in giardino oppure in vaso, senza problemi.
2 Dove posizionare il kumquat?
Nelle zone dove le temperature invernali non scendono al di sotto dello zero queste piante possono rimanere anche senza protezione. Va detto però che se sono state piantate in una posizione riparata, magari da edifici o muri, ed esposta a sud o a ovest, con una copertura invernale con tessuto non tessuto, queste piante sopportano anche fino a –5 °C senza subire danni. Infatti, tra tutti gli agrumi i kumquat sono fra i più resistenti al freddo, dopo il Poncirus trifoliata e l’arancio amaro.
3 Quali accorgimenti al momento dell’impianto in giardino?
I periodi migliori per effettuare la piantagione sono i mesi primaverili o l’inizio dell’estate. Dopo aver scelto la migliore esposizione, scavate nel terreno una buca di 80-100 cm di lato e di profondità. Se il terreno è per sua natura drenante (quindi non è argilloso), si potrà aggiungere, mentre riempite la buca, solo una pala di letame ben maturo. Se invece il terreno è poco drenante e magari la zona prescelta è umida, sarà utile porre sul fondo della buca uno strato di materiale drenante (ghiaia o pietrisco) per un’altezza di 30-40 cm. Quando riempite la buca, mescolate al terreno scavato dalla buca, oltre allo stallatico, anche un 30-40% di torba o terriccio universale. Tenete presente che gli agrumi crescono bene in terreni con pH 6: se il vostro suolo è troppo calcareo, potete correggerlo aggiungendo una maggiore quantità di torba; se invece è troppo acido, aggiungete un po’ di calce in polvere.
4 Come curare il kumquat dopo l’impianto in terra?
Soprattutto durante il primo anno dopo l’impianto, bisogna stare molto attenti all’irrigazione, perché, fino a quando la pianta non sarà penetrata con le nuove radici nel terreno preparato, essa dipenderà dalla vecchia zolla sia per l’acqua sia per il concime. Quindi le irrigazioni dovranno avere una frequenza simile a quando la pianta era in vaso e andranno poi diradate con il passare dei mesi.
5 Come va piantato in vaso?
Il consiglio fondamentale, nel momento in cui si trapianta il kumquat da un vaso a un altro, è di scegliere vasi le cui dimensioni siano superiori a quelle del precedente di non oltre 10-15 cm di diametro. Sul fondo del vaso mettete un pezzo di coccio sul foro di drenaggio e aggiungete uno strato di alcuni centimetri di materiale drenante (tipo argilla espansa, ghiaia ecc.). Poi aggiungete il terriccio specifico per agrumi, in quantità tale da far tornare il colletto della pianta alla stessa altezza del vaso precedente. A questo punto riempite gli spazi attorno alla zolla pressando bene il terriccio, che in questa fase non dovrà essere bagnato. Solo dopo aver completato queste operazioni, potete annaffiare e concimare.
6 Come deve essere condotta la concimazione?
Per la concimazione periodica noi consigliamo concimi a lenta cessione che siano completi di macro e microelementi, come il ferro, un elemento minerale molto importante per avere un bel fogliame di color verde intenso. Con questo tipo di concime sono sufficienti tre concimazioni all’anno (in marzo, giugno, settembre): se vengono rispettati i dosaggi descritti sulla confezione sarete sicuri di mantenere le piante con una buona e costante alimentazione. Utilizzando altri tipi di concime, ma sempre specifici per gli agrumi ornamentali, l’operazione dovrà essere effettuata più frequentemente, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto scelto.
7 Qual è la quantità giusta di acqua per i kumquat in vaso?
Non esiste una ricetta precisa: possiamo dare solo qualche indicazione di massima, perché l’irrigazione è legata a molte variabili, come le stagioni, il rapporto fra le dimensioni del vaso e quelle della pianta, la quantità di vegetazione e di frutti. In generale, la pianta è un essere vivente che ci parla con il suo linguaggio: solo l’occhio attento di chi la segue può capire le sue esigenze. L’abitudine migliore è quella di innaffiare abbondantemente, ripetendo l’irrigazione a distanza di circa 30 minuti; in seguito effettuate l’operazione quando vi rendete conto, osservando la pianta, che è necessario bagnare. Per dare un’idea, durante l’estate si può arrivare a effettuare anche tre-quattro irrigazioni alla settimana, mentre in inverno possono essere sufficienti due irrigazioni al mese.
8 Deve essere potato?
Anche il kumquat, come tutte le piante di agrumi ornamentali, deve essere potato con regolarità e il periodo giusto per questa operazione va da aprile ad agosto. In genere, queste piante vengono tenute ad alberello, con chioma a palla e quindi la potatura è molto facile. la potatura si effettua quindi per mantenere la chioma uniforme, eliminando tutti i rametti fuori sagoma, esauriti o disseccati.
9 Come ottenere una ricca produzione di frutti?
I kumquat sono piante che, a seconda delle zone d’Italia, entrano in fioritura da giugno ad agosto. Per garantirvi una migliore fruttificazione, vi consigliamo di raccogliere i frutti durante la primavera. Tenete presente che, dopo aver compiuto un rinvaso, può accadere che la fioritura sia minore rispetto al solito o addirittura inesistente: cioò si verifica perché la pianta privilegia la crescita fogliare e lo sviluppo vegetativo piuttosto che la produzione di fiori e quindi di frutti.
10 Quali malattie lo possono colpire?
Il kumquat è una pianta rustica e poco soggetta a funghi e parassiti. Può comunque essere attaccato dalle cocciniglie e dalla minatrice degli agrumi. In questi casi si dovranno usare gli antiparassitari specifici.
L’esperimento botanico con i bambini
Un esperimento da fare nei lunghi pomeriggi d'inverno assieme ai bambini: dopo aver mangiato i frutti, potete piantare i semi! Scegliete quelli più grossi, estratti da frutti perfettamente maturi: interratene 3-4 a 2 cm di profondità in vasetti di 8-10 cm di diametro, utilizzando l’apposito terriccio da semina; collocate i vasetti in posizione molto luminosa e ben riscaldata, bagnandoli poco e spesso, in modo che il terriccio sia sempre leggermente umido, ma non inzuppato. Dopo circa un mese spunteranno i germogli: quando appaiono le prime due foglie vere potete iniziare a concimare con fertilizzante organico, e quando le piantine avranno 4-6 foglie potete separarle in vasetti singoli. Tenete però presente che, pur essendo piante simili ai genitori e non selvatiche, difficilmente riusciranno a diventare grandi e a fruttificare, perché le giovani piante sono facile preda di gravi malattie fungine.