L'Allium ornamentale è uno spettacolare fiore che, da un bocciolo un po’ sgraziato, esplode in tutta la sua bellezza appariscente. Per goderne per qualche anno sul balcone o terrazzo è necessario utilizzare vasi via via sempre più grandi, tenendoli occupati ma “vuoti”, perché dopo la fioritura le foglie (peraltro non particolarmente belle) si seccano. Per riempirli durante la bella stagione si possono seminare le portulacche annuali, le cui radici sono piuttosto corte e che, soprattutto, non richiedono troppa acqua, che potrebbe far marcire i bulbi di Allium. Se manca lo spazio o la voglia di curarli, meglio considerare i bulbi come “usa e getta” oppure piantarli in settembre in giardino (o regalarli a chi ha il giardino).
Origine: Asia.
Descrizione botanica: perenne da bulbo, presenta foglie nastriformi, morbide, lunghe fino a 30 cm. Al centro si erge lo stelo fiorale unico, che porta all’apice l’infiorescenza a ombrella sferica più o meno grande, composta da piccoli fiori stellati rosa, rossi, azzurri, viola; la lunghezza dello stelo varia tra 10 e 150 cm.
Specie affini e varietà: ben 700 specie appartengono al genere Allium, lo stesso delle piante da orto aglio, scalogno, porro, cipolla, erba cipollina. In base all’altezza dello stelo fiorale si distinguono due gruppi, gli allium di taglia medio-bassa (fino a 60 cm) e quelli alti (oltre 60 cm), fra i primi si annoverano A. karataviense e A. moly; fra i secondi A. chrystophii e A. giganteum.
Esposizione: pieno o mezzo sole, al massimo ombra/sole.
Temperatura: resiste fino a –15 e + 45 °C.
Precauzioni invernali/estive: nessuna.
Vaso: di terracotta se si desidera conservare i bulbi, di plastica se si tengono solo per una fioritura, di diametro di 20 cm per un singolo bulbo di taglia bassa, di 24 cm per uno di taglia alta. Profondità di piantagione (da effettuare tra settembre e novembre) 10 cm. Rinvaso ogni anno in febbraio in una misura in più; non conviene tenere il bulbo più di 3-4 anni perché poi la fioritura scema comunque.
Terra: fertile, ben drenato, per es. terra da giardino con una manciata di sabbia, oppure solo terriccio per piante da fiore.
Acqua: media e regolare tra marzo e luglio, dopo che il terriccio si è asciugato; nulla negli altri mesi.
Concime: solo se conservate il bulbo, in aprile un prodotto granulare a lenta cessione per giardino.
Potatura: eliminare lo stelo sfiorito e poi le foglie secche, se conservate il bulbo.
Moltiplicazione: per seme in giugno-luglio (ci vogliono almeno 3 anni per arrivare al fiore) o per divisione dei piccoli bulbi laterali.
Malattie e parassiti: il ragnetto rosso attacca le foglie di piante troppo asciutte e in posizione troppo calda. Se le foglie si seccano anticipatamente tra marzo e maggio, è in atto una grave carenza idrica, che può anche impedire la fioritura.
Note: in vaso sono più indicati i bulbi di taglia bassa, soprattutto sul balcone; in terrazzo si può provare anche con quelli di taglia alta. Le infiorescenze sfiorite e lasciate seccare sono molto decorative anche in casa e durano una vita (salvo eccesso di polvere).