Il verde è un bisogno a cui non rinunciare. Ma anche il giardinaggio può diventare inquinante: si possono, e si devono scegliere metodi che proteggono l’ambiente pur senza rinunciare alla bellezza e alla comodità. Ecco una serie di consigli per ottenere un terrazzo o giardino ecosostenibile.
Piccole abitudini da modificare
L’uso eccessivo di fertilizzanti e macchine, lo spreco di acqua, l’impiego di anticrittogamici chimici sono fattori che rendono inquinante il giardino e il terrazzo domestico. È in questo modo che, inconsapevolmente, tanti giardinieri concorrono al depauperamento delle risorse naturali, al danneggiamento delle falde freatiche e allo spreco di risorse energetiche necessarie per il funzionamento delle serre di produzione nelle quali ogni anno milioni e milioni di piante vengono prodotte per essere perse nel giro di una sola stagione, spesso per incuria o per scarsa conoscenza delle loro esigenze.
Per cambiare davvero passo e ritrovarsi più vicini alla natura è indispensabile scegliere di curare il verde con il recupero di conoscenze e competenze che l’agricoltura del passato aveva sperimentato e che danno esiti positivi e rispettosi dell’ambiente. Il che non significa rinunciare alla modernità e all’innovazione tecnologica, che anzi possono essere di grande aiuto. Per esempio, è possibile risparmiare energia e produrla con pannelli fotovoltaici per illuminare giardino e terrazzo, ma lasciare al buio lo spazio verde ogni volta che è possibile, per rispettare la fauna notturna. Ciò è particolarmente importante anche in autunno quando le ultime falene sono in volo per trovare luoghi in cui deporre le uova e far sviluppare i bruchi dopo il riposo invernale.
Per lo stesso motivo di rispetto ambientale è opportuno pensare alla tutela della natura nella sua biodiversità, accettando la presenza di parassiti se non costituiscono un pericolo per la salute del vegetale e del raccolto. In autunno e inverno è fondamentale collocare nidi e mangiatoie per gli uccelli, fornendo briciole, granaglie e grasso che i pennuti di città consumano con avidità per rinforzarsi e resistere al gelo. In primavera, se ancora non lo avete fatto, dovrete collocare le bat box per attirare la nidificazione dei pipistrelli, alleati contro i parassiti delle piante e le zanzare. Un pipistrello ne mangia più di 2.000 al giorno.
Scelte facili per un giardino ecosostenibile
Lo spazio verde attento all'ambiente è un luogo in cui il giardiniere utilizza attrezzi con batterie ricaricabili: sono silenziosi e più ecologici: e per lo stesso principio di tutela ambientale, rinunciate ai pesticidi. Comprate antiparassitari bio o produceteli in casa utilizzando ortiche, timo, equiseto, aglio. Quanto alla concimazione, la risorsa migliore è rappresentata dal letame naturale ben decomposto. Niente paura, non ha odori sgradevoli; lo trovate anche in versione granuli o pellet pronti all'uso, ed è ideale in autunno per il suo graduale rilascio di risorse nutritive.
Trasformare i rifiuti vegetali in concime è un’altra operazione alla portata di tutti. Il compostaggio, ovvero il riciclo naturale dei resti vegetali, può essere praticato anche in un piccolo giardino o in terrazzo, senza rischio di odori sgradevoli o insetti: regala un concime prezioso e a costo zero, ottenuto dai resti vegetali (erba falciata, foglie fresche e secche, potature ecc.) e organici (fondi di caffè, gusci d’uovo, resti di frutta e verdura...). Questi materiali subiscono una trasformazione biologica nel processo di compostaggio, da effettuare in un cumulo o negli appositi bidoni, pratici anche in balcone. Da 100 kg di materiale organico si ricavano circa 30-40 kg di terriccio che non puzza: al contrario, ha un buon odore di terra di bosco e un alto valore nutritivo. Il terriccio ottenuto dal compostaggio può essere usato anche a diretto contatto con radici e semi, in giardino e nell’orto, per le piante in vaso e i prati. Gli elementi nutritivi variano in relazione agli scarti impiegati per produrlo.
6 consigli per risparmiare acqua
Negli ultimi 15 anni la quantità complessiva di piogge è stata molto inferiore agli anni precedenti. L'aumento dei periodi di secca deve portare a un ripensamento anche nell'arte del giardinaggio, tanto al Nord come al Sud. Ecco alcuni consigli base per il risparmio idrico.
- Il sistema di irrigazione automatizzato consente, grazie alle moderne tecnologie, un sensibile risparmio sul consumo idrico in quanto si riesce a fornire l'acqua in modo molto localizzato.
- I sistemi a goccia sono consigliabili per l'orto, le aiuole, i cespugli e le siepi. La fornitura dell'acqua in piccole quantità ne evita la dispersione per evaporazione in quanto viene tutta assorbita dal terreno e non ci sono fenomeni di ruscellamento.
- Il terreno mantenuto umido conserva inoltre una struttura migliore e più fertile.
- L'irrigazione con tubo poroso o a microspruzzi, in superficie o leggermente interrato (per esempio sotto uno strato di corteccia utilizzata come pacciamatura) è un altro sistema efficace e con assenza di spreco e dispersione. Consigliabile per bordure e aiuole, va installato dopo aver verificato che esista un corretto drenaggio.
- Per evitare ogni spreco è consigliabile installare i sensori di umidità e di pioggia e attivare l'impianto nelle ore serali, notturne o di prima mattina, anche per non interagire con i consumi domestici.
- Si può recuperare l'acqua piovana per poter irrigare orti e giardini acquistando un serbatoio e un aggancio a un sistema di grondaie che possano convogliare le acque piovane. In questo modo, oltre a riutilizzare l'acqua in agricoltura si evita il sovraccarico della rete fognaria di smaltimento in caso di precipitazioni di forte intensità. Alcune amministrazioni comunali hanno in fase di studio forme di incentivazione (sconto sul pagamento degli oneri di urbanizzazione) per quanti adottino sistemi di recupero e riciclaggio delle acque piovane.
8 idee eco-friendly
- Il composter: in plastica o assi di legno, fondamentale per il riciclaggio dei resti organici di casa e giardino da trasformare in terriccio fertile.
- I pannelli solari e fotovoltaici: esistono modelli adatti a trovare posto in giardino e nell'orto e altri da mettere sul tetto delle case. Inoltre da oltre 10 anni viene prorogato l'eco-bonus governativo del 60%, che può aiutare chi sceglie questa strada ecosostenibile.
- Le attrezzature a batteria ricaricabile: oggi molti attrezzi (tosaerba, rifilabordi, tosasiepi, biotrituratore ecc.) funzionano efficacemente con batterie ricaricabili o solari, consentendo di risparmiare energia e di evitare l'impiego del motore a scoppio, inquinante e rumoroso.
- Le vaschette di semina: è il modo più efficace per produrre piante a chilometri zero con costi minimi e con un fortissimo risparmio energetico.
- La centralina per gestire l'irrigazione: impostandola bene e accessoriandola con i rilevatori di umidità e di pioggia, si risparmia sensibilmente sul consumo di acqua (e si irriga molto meglio mantenendo le piante più sane).
- Le api: in un giardino o terrazzo naturalistico non devono mancare fiori capaci di attirarle e nutrirle.
- Gli uccelli: favorite la nidificazione e attirateli con briciole, semi e palline di grasso. Sono indispensabili per la sopravvivenza del nostro ecosistema e sono divoratori di zanzare e parassiti. Inoltre contribuiscono a diffondere i semi delle piante per il ripopolamento vegetale delle aree incolte e selvatiche.
- I rettili e gli anfibi: combattono i nemici delle piante e mangiano le zanzare. Alleati efficaci!