GRAMINACEE
Con le Graminacee si realizzano terrazzi e giardini a bassa manutenzione.
Le Graminacee sono piante affascinanti e facilissime, ideali su terrazzi e giardini a bassa manutenzione ed ecosostenibili. Con un video sulla divisione

Il nuovo giardinaggio ecofriendly (ecosostenibile) punta su specie a basso consumo idrico ed energetico per ottenere uno spettacolo naturale e coltivare senza trattamenti contro malattie e parassiti con uso di prodotti tossici per l'ambiente: le Graminacee sono perfette! E, non ultimo, sono anche di lunga durata: molte Graminacee riescono a vivere in giardino per anni e anni, persino per decenni.

Caratteristiche delle Graminacee

Le Graminacee possono essere distinte a grandi linee in due categorie in base alla loro reazione alle variazioni della temperatura: le precoci e le tardive.

Le Graminacee precoci presentano il massimo del loro sviluppo nella prima parte della primavera, entrando poi in riposo vegetativo durante l’estate, quando le temperature tendono ad alzarsi. Ricominciano a crescere in autunno, senza però esibire le calde colorazioni tipiche di questa stagione.

Le Graminacee tardive invece iniziano a svilupparsi in primavera inoltrata, continuando a crescere per tutta l’estate, fiorendo infine in autunno con le belle colorazioni che le basse temperature determinano nella vegetazione.

Per le Graminacee sempreverdi, che mantengono le belle forme anche durante l’inverno, vi converrà rimuovere le foglie secche manualmente, per quelle invece che tendono a seccare completamente potrete operare dei tagli alla base dell’intero cespo, da effettuare alla fine di febbraio.

Quasi tutte le Graminacee non hanno particolari esigenze pedologiche, adattandosi a crescere rigogliose praticamente in ogni tipo di terreno.

Molte Graminacee presentano il pregio di richiedere poche irrigazioni in estate, una volta che si sono ben ambientate. La minore richiesta idrica è espressa da quelle che hanno fogliame grigio o argentato. In generale, tranne il genere Carex, tutte le altre sopportano senza problemi piccoli periodi di siccità; non tollerano invece i ristagni idrici, che causerebbero l’ingiallimento del fogliame. Ricordatevi però che le nuove piante, fino a quando non avranno ben radicato, saranno più suscettibili alle carenze di acqua: irrigate dunque con frequenza.

Non necessitano di concimazioni particolari e sono praticamente immuni agli attacchi dei parassiti.

Le Graminacee si mantengono comunque belle anche in estate e nei climi mediterranei, all’arrivo delle prime piogge tardo-estive o autunnali, riprendono vigore e ricominciano a vegetare, aiutate al Sud dalla stagione ancora mite. Comunque, rinnovano ogni anno la vegetazione riacquistando splendore e valore decorativo.

Le Graminacee più interessanti per il giardino

Briza media si copre di piccoli pendagli cuoriformi che si agitano al minimo alito di vento, fra giugno e luglio, creando un primo piano delicato e leggero.

Festuca glauca, dall’inconfondibile fogliame verde-azzurro, decora da sola il giardino o il terrazzo, in grandi cassette o vasi alti, aggiungendo in estate le lievi infiorescenze, ornamentali anche essiccate.

Stipa gigantea riesce a crescere dove nessun’altra specie resiste: produce vigorose spighe che raggiungono i due metri d’altezza.

Pennisetum villosum, dal portamento ricadente, è ottimo in prima fila nelle bordure. Si tratta di una graminacea di dimensioni ridotte, che non supera i 50 centimetri di altezza. Forma dei cuscini di vegetazione dall’aspetto arioso che si muovono di continuo con il vento. Le infiorescenze sono riunite in piccole spighe piumose che tendono ad aprirsi alla fine dell’estate. In primavera può essere propagata facilmente da seme.

Alcune specie entrano in riposo dall'autunno in poi: fra queste ci sono Pennisetum, Briza o Melica ciliata (fiorita in bianco-crema, illumina la primavera).

Altre forniscono, anche in autunno, ulteriori motivi d’interesse. Per esempio Panicum virgatum mantiene un fogliame bruno nastriforme assai decorativo, mentre Miscanthus sinensis'Silberspinne' proprio in ottobre-novembre produce vistose spighe color bronzo.

In genere tutti i Miscanthus raggiungono l'apice del momento di bellezza nella tarda estate e in autunno, quando la loro dimensione imponente li rende protagonisti e li associa alle altre piante alte di fine estate, come le dalie dalle grosse teste fiorite che aspettano agosto e settembre per dare il meglio.

Miscanthus sinensis 'Zebrinus' è una pianta di grosse dimensioni potendo raggiungere il metro e mezzo di altezza e i due metri di diametro; ideale per lo sfondo di aiuole erbacee. L’aspetto è cespitoso, con lunghe foglie di un bel colore verde intenso che viene interrotto di tanto in tanto da delle bande bianco avorio. I fiori sono riuniti in spighette dall’aspetto leggero e dal colore bruno rossastro che vengono prodotte dalla pianta verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. In estati particolarmente fresche i fiori non vengono prodotti.

Luzula nivea è una delle poche graminacee adatta alle zone d’ombra. Cresce spontanea nelle regioni del Centro e Nord Italia, fino alle Marche e la Toscana, preferendo tutti quegli ambienti sotto le chiome dei grossi alberi. In Toscana viene chiamata “erba lucciola” per la sua capacità di dare luce al sottobosco con le piccole spighe bianche, prodotte tra maggio e giugno.

Stipa gigantea bella graminacea alta fino a un metro. Di aspetto cespitoso, possiede lunghe foglie leggermente ricadenti, con lunghi steli fiorali prodotti in estate. I fiori, di aspetto leggero, permangono sulla pianta per lungo tempo anche dopo essersi seccati. È una pianta decisamente vistosa soprattutto se la posizionerete in luogo dove la luce del sole illuminerà da dietro i lunghi steli fioriti.

Carex buchananii è una pianta sempreverde, la cui dimensione non supera mai i sessanta centimetri di altezza. Il fogliame marrone ramato si sviluppa bene sia in pieno sole che in mezza ombra. Come la maggior parte delle Carex è poco resistente ai periodi di siccità.

Una Graminacea speciale: il bambù

Così come la comune erba del prato, anche il gigantesco bambù appartiene alla grande famiglia delle Graminacee. I bambù comprendono diverse decine di generi e moltissime specie, alcune delle quali si sono ben ambientate in Italia in quanto sanno resistere al gelo e alla neve, grazie alla robustezza delle radici al gelo e alla capacità dei fusti di esprimere una grande elasticità.

In giardino e in terrazzo i bambù trovano impiego per l'aspetto gradevole e per le doti utili: formano infatti schermi frangivento, boschetti affascinanti per i bambini (vere e proprie "capanne" naturali) e rivestono le pareti di cortili, terrazzi e piccoli giardini se vengono coltivati in vasi molto profondi. In piena terra si diffondono rapidamente fino a diventare seriamente invadenti: esistono però appositi feltri o tessuti antiradice che sono d'aiuto per contenerne l'espansione.

Tra le specie da prendere in considerazione nei piccoli spazi ci sono quelle dei bambù nani che non superano il metro e mezzo d'altezza (Pleioblastus pumilus, P. fortunei, Shibatea) che fungono da tappezzanti del terreno, e quelli piccoli e medi; la coltivazione in vaso richiede contenitori profondi almeno mezzo metro.

Coltivare le Graminacee in giardino

Le Graminacee appena piantate richiedono qualche attenzione, soprattutto irrigazioni regolari per tutta la primavera: le innaffiature vanno fatte non spesso ma con abbondanza, in modo da favorire la radicazione in profondità dove troveranno un poco di umidità anche nei periodi più siccitosi. In seguito, quando le piante sono ben assestate, le cure sono davvero minime.

Conviene effettare uno sfoltimento verso la fine dell’inverno oppure a inizio della primavera per eliminare le parti ormai invecchiate e stimolare la pianta a emettere nuova vegetazione, sia in termini di steli e foglie che di infiorescenze, che spesso sono molto ornamentali. Può rendersi necessaria una potatura di contenimento per ridurre esemplari un po’ troppo vigorosi o mantenere la forma ordinata e compatta.

Coltivare le Graminacee in vaso

L'utilizzo delle Graminacee ornamentali in balcone e in terrazzo, ma anche in cortili e piccoli giardini, ha conosciuto un forte incremento negli ultimi anni, anche perché si tratta di piante che una volta ben installate, richiedono poche cure.

Occorrono contenitori capienti e profondi o cassette di buona dimensione; vanno bene anche i grandi vasi in terracotta o plastica, preferibilmente alti e stretti, per meglio mettere in evidenza la bellezza e l'unicità della vegetazione.

Le graminacee da coltivare in vaso si acquistano in primavera e si piantano in terriccio fertile (va bene quello universale) con un fondo di palline d'argilla espansa. Nel primo periodo è consigliabile fornire concime organico liquido ogni 10-15 giorni.

Con l'avanzare della primavera si vedrà un rapido sviluppo; in estate l'acqua dovrà essere fornita in modo regolare e continuo (la resistenza alla siccità è minore in vaso, perché le pareti del contenitore causano un rapido riscaldamento dell’apparato radicale e le piante possono soffrirne), il concime si sospende nel periodo più caldo e non sarà più necessario. Se possibile, cercare di ombreggiare il vaso disponendo altri contenitori intorno, o rivestendolo con cannicciato, che lascia passare l'aria ma riduce il caldo alle radici.

Per un buon risultato occorrono alcune ore di sole, meglio se di mattina; in genere non temono il vento.

In autunno si può lasciare il fogliame, se ornamentale e piacevole, oppure tagliarlo alla base, operazione suggerita comunque nel tardo autunno o a fine inverno.

Le specie più imponenti richiedono un cambio del vaso o una divisione del cespo ogni due anni, quelle di minore vigore ogni 3-4 anni.

Al Nord alcune Graminacee in vaso possono risentire dei geli intensi e conviene quindi ritirare i contenitori in serra fredda, mentre lungo le coste e al Sud i vasi possono restare all'aperto senza problemi particolari.

Può creare problemi la mancanza di drenaggio nel terreno: causa marciumi di solito irreparabili.

Raramente le graminacee danno segni di malattie o parassiti: un altro valore in più per un giardino o terrazzo eco-friendly.

Leymus arenarius e Pennisetum villosum sono molto belle in vaso, così come le Stipa. Il Miscanthus richiede un grande vaso profondo nel quale coltivare un solo esemplare.

Le allergie alle Graminacee

Con l'arrivo della primavera, soprattutto tra aprile e maggio ma in alcuni casi fino all'autunno, sono molte migliaia le persone (soprattutto bambini) che cominciano a manifestare la loro allergia al polline delle graminacee. I sintomi principali sono rinite e asma bronchiale, mal di testa, disturbi all'apparato respiratorio.

Le piante 'colpevoli' non sono quelle qui presentate, bensì certe specie selvatiche e comuni in campagna, come avena, agrostide, phleum, orzo, sorgo, segale e parecchie altre. Il problema è acuito dall'inquinamento atmosferico: le particelle inquinanti trattengono nell'aria il minuscolo polline.

Perciò, se non esiste un'accertata allergia alle specie di graminacee qui riportate, non nascono problemi. Per maggiore sicurezza consultate il vostro centro di allergologia e il medico curante.

 

Ecco il nostro video tutorial sulla divisione delle graminacee:

 

(Pubblicato su Giardinaggio 4/2012)

 

Graminacee per un giardino ecosostenibile - Ultima modifica: 2021-08-25T07:17:00+02:00 da Redazione Passione In Verde