Il geranio o Pelargonium può far fiorire il balcone da aprile a ottobre, ma bisogna evitare di fare errori fin da quando lo portate a casa
- Acquistarlo e metterlo subito al sole. Sono piante provenienti da serra, il sole non lo conoscono ancora, anche se lo amano. Teneteli per 3-4 giorni a mezz’ombra e solo dopo esponeteli in pieno sole (vale soprattutto per gli acquisti da maggio in poi).
- Acquistarlo e non rinvasarlo. I vasetti da vivaio sono troppo piccoli: serve un rinvaso immediato in almeno 2 misure in più. Se volete comporre cassette, per 2 piante ce ne vuole una da 30 cm, per 3 piante una da 40 cm. Dopo il rinvaso, deve stare per almeno 5 giorni all’ombra o mezz’ombra.
- Usare un terriccio qualsiasi. Per i gerani o Pelargonium ci vuole un terriccio specifico per gerani. Se non lo trovate, e avete acquistato gerani zonali o aromatici, preparate una miscela con due terzi di terra per piante a fiore e un terzo terra per piante grasse; sul fondo del vaso servono 3 cm di ghiaia di drenaggio. Se invece avete acquistato gerani edera o parigini oppure i macranti o imperiali, va bene quello per piante da fiore; sul fondo mettete 2 cm di argilla espansa.
- Annaffiare troppo. Gli zonali e gli aromatici non vogliono troppa acqua neppure nel cuore dell’estate. Per un vaso da 20 cm in pieno sole in luglio basta un bicchiere al giorno. L’acqua si distribuisce lontano dal colletto della pianta.
- Annaffiare troppo poco. Per gli edera, i parigini e i macranti le annaffiature sono fondamentali: per un vaso da 20 cm in pieno sole in luglio servono 2 bicchieri al giorno, a bagnare uniformemente il terriccio.
- Non concimare. Vale per tutte le piante: escono dal vivaio supernutrite e si rinvasano con un terriccio di marca già addizionato di concime, quindi per i primi 20 giorni non è necessario fertilizzare, ma dopo sì! Serve un prodotto specifico per gerani (oppure per piante da fiore) rispettando dosaggi e frequenza indicati in etichetta del prodotto.
- Concimare nel momento sbagliato. Quando la temperatura sale oltre i 32 °C, i gerani zonali e aromatici entrano “in dormienza” (lo fanno anche a casa loro, in Sudafrica). È inutile e anzi controproducente ostinarsi a super-concimarli per obbligarli a fiorire: anzi, meglio dare loro metà dose, in modo che possano “lavorare al minimo”. Si rifaranno poi dalla fine di agosto.
- Concimare il macranto a go-go. I macranti o imperiali o regali hanno un periodo di fioritura molto più breve di tutti gli altri gerani: al massimo a metà luglio hanno finito e se ne riparlerà l’anno successivo. Inutile quindi concimarli in abbondanza nella speranza che rifioriscano subito: date loro metà dose rispetto all’etichetta, fino a metà settembre.
- Non prevenire la farfallina del geranio. Vero flagello dei Pelargonium, il licenide del geranio (Cacyreus marshallii) si combatte in prevenzione, inserendo nel terriccio lungo il bordo del vaso l’apposita pastiglia insetticida. Non è nociva per le api, che peraltro non frequentano i fiori di geranio. La pastiglia va inserita a inizio maggio e copre in genere tutta la stagione; al Sud però è meglio metterla a metà aprile e ripetere l’inserimento a fine agosto.
- Non togliere le infiorescenze sfiorite. Anche questo errore riguarda tutte le piante da fiore: se lasciate andare a seme (capita con gli zonali) le infiorescenze, la pianta smette di produrre nuovi boccioli e si concentra sui semi. Tagliatele alla base, vicino all’inserzione sui rami.