Vero boom del Terzo millennio, aranci, limoni, mandarini, kumquat da allevare in contenitore sono sempre più presenti negli spazi verdi degli italiani. Per mantenerli sani e rigogliosi, per voi 10 consigli preziosi dell’esperto Giancarlo Rosellini, dei vivai Rosellini.
1 Quali specie consiglia per i terrazzi del Nord?
Il kumquat e l’arancio che hanno, rispetto agli altri agrumi, una maggiore resistenza al freddo. Come portainnesto può andar bene il Poncirus. Tenendo il substrato ben asciutto, possono sopravvivere anche a –2 °C.
2 Quali invece per il Sud?
Sostanzialmente tutte, con l’avvertenza di utilizzare come portainnesto ancora il Poncirus perché conferisce il carattere nanizzante, facendo rimanere la pianta più piccola, compatta ed esteticamente assai gradevole.
3 Vasi e terricci: quali sono i migliori?
Nel nostro vivaio utilizziamo contenitori in plastica, che creano meno stress alla pianta rispetto al coccio. Il substrato più idoneo è composto da un 40% di pomice, 40% di torba e 20% di terra sciolta, vale a dire che si tratta di un terriccio tendenzialmente acido con un’ottima capacità drenante. Infatti, se il pH fosse troppo elevato, l’agrume non assorbirebbe ferro e microelementi. Sarebbe bene, inoltre, porre uno strato di 4-5 cm di pomice in fondo al vaso, che va tenuto sollevato da terra mediante tasselli. In piena terra invece è sufficiente un terreno sciolto, sabbioso e non calcareo.
4 Per la concimazione, come regolarsi?
In contenitore la fertirrigazione sarebbe la pratica migliore, specialmente per evitare carenze nutritive nelle piante più giovani. Indicativamente necessitano di 6 g/l di fertilizzante specifico. Per piante oltre i 3 anni d’età è preferibile un concime a lenta cessione (con ferro e microelementi) da somministrare a marzo, giugno e settembre. In piena terra, infine, la concimazione dipende dal tipo di terreno: se è ricco, basta un po’ di sostanza organica.
5 Quanto vanno bagnati?
Da aprile a settembre si può adacquare a giorni alterni, irrigando però con abbondanza, in modo che il terriccio rimanga umido a lungo. In vivaio lasciamo 4-5 cm di spazio fra la superficie del substrato e il bordo del contenitore, spazio che verrà completamente riempito d’acqua durante l’irrigazione. In giardino utilizzate l’irrigazione a conche, intervenendo solo in caso di siccità prolungata.
6 La potatura è obbligatoria?
È relativa alla forma che si vuol dare alla pianta. Per esempio i rami possono venire piegati sia per conferire un certo portamento e non far crescere troppo la chioma, sia per mandare l’esemplare a frutto. Con determinate tecniche si possono far fruttificare anche i rametti basali più esili, con notevole effetto ornamentale. Il taglio può essere effettuato in ogni momento dell’anno, con l’eccezione della potatura ad albereto, da condurre in primavera-inizio estate.
7 Come proteggerli nel Nord?
È perfetta la serretta o, nelle zone non troppo fredde, una copertura con tessuto non tessuto. Con inverni solitamente abbastanza miti può bastare anche una tettoia.
8 Nel Sud bisogna proteggerli?
In genere no, ma in previsione di nevicate o forti abbassamenti di temperatura sotto lo zero è utile tenere a portata di mano fogli di tessuto non tessuto da avvolgere tempestivamente.
9 Quali sono i peggiori nemici fungini?
Il mal secco, la gommosi e, sui frutti, la peronospora. Per contrastare efficacemente i primi due è molto importante la scelta del portinnesto: il Poncirus è il più adatto allo scopo. Contro la peronospora utilizzate preventivamente – da settembre in poi – prodotti a base di rame.
10 E tra i parassiti animali?
Segnalo la minatrice serpentina, il ragnetto rosso, gli afidi e la cocciniglia. Non stancatevi di osservare le vostre piante: un’infestazione agli esordi si debella più facilmente e con minor uso di sostanze chimiche.