Un arco verde ha un forte valore simbolico, suddividendo il giardino in due parti, dentro e fuori dall'arco. Crearne uno in giardino permette dunque di delimitare due stanze o porzioni ben distinte e precise. Il termine di paragone è un arco celebre: quello dei Giardini Botanici Hanbury.
Dai Giardini Botanici Hanbury…
Ciò che affascina è la sensazione di varcare la soglia di un “giardino segreto”, per accedere poco alla volta all’area più intima del giardino, assaporandola prima a distanza, attraverso l’arco nel muro di pietra che fa da cornice, per poi entrarvi ed esserne avvolti, completamente isolati da tutto il resto. Al tempo stesso quell’arco rappresenta il varco che mette in comunicazione due zone diverse dello stesso giardino e serve ad accentuare la differenza fra due luoghi che sono l’uno la continuazione dell’altro.
… al giardino di casa nostra
Un’atmosfera simile si può riproporre in qualunque giardino, grande o piccolo che sia, anche se naturalmente le dimensioni dell’area suggeriranno l’impiego di piante diverse, più adatte alla situazione specifica. Questa soluzione è particolarmente indovinata, per esempio, nel caso di una villetta a schiera con giardino su tre lati, per sottolineare il passaggio dalla parte anteriore di rappresentanza, più esposta alla vista dei passanti, a quella posteriore, più intima. Oppure, più prosaicamente, dal giardino dei fiori e delle piante ornamentali a quello delle erbe aromatiche e degli ortaggi.
Come realizzarlo?
Occorre anzitutto sostituire il muro di pietra con una parete verde, dove realizzare l’arco. Se c’è abbastanza spazio, il muro può trasformarsi in una composizione di arbusti a crescita libera o potati in forma, piantati ai lati del varco per creare uno schermo visivo e costringere a scoprire l’altra parte del giardino attraverso l’apertura. Si tratterebbe di un’arcata di piante rampicanti, realizzata con un alberello a chioma piangente regolato a misura e guidato su un arco di metallo o di legno. Nei pressi del passaggio si possono piantare specie simili, che si richiamano per forma e colore, allo scopo di conservare una continuità di disegno. Le specie adatte a formare archi fioriti sono molte, da usare da sole o abbinate ad altre, per esempio clematidi e rose, glicine e maggiociondolo, rose e caprifoglio. Personalmente trovo molto ben riuscito l’accostamento di Lonicera periclymenum ‘Belgica’ con Rosa ‘Félicité Perpétue’.
Nel caso in cui il muro verde separi il giardino decorativo da quello riservato a ortaggi, frutti ed erbe aromatiche, sicuramente più pratico ma non necessariamente meno bello, l’arco può essere formato dall’intreccio di due rampicanti, uno decorativo e l’altro fruttifero. Si potrebbe usare ad esempio una rosa rampicante e una vite, un lampone insieme a un gelsomino.
Qualunque specie si scelga è importante potare le piante rampicanti con cura e guidarne i tralci sul supporto, in modo che col tempo lo ricoprano completamente. Chi ha una buona manualità ed è pratico di bricolage può realizzare una serie di archi semplicissimi utilizzando 3-4 tondini di ferro piegati a forma di U rovesciata alta circa 250 cm e larga circa 120 cm, infilati nel terreno per almeno 20 cm. Oppure può realizzare un arco rustico con rete metallica a maglia larga e canne di bambù, o pali di legno inchiodati tra loro. Chi invece non abbia dimestichezza con il bricolage può sempre ricorrere a manufatti pronti all’uso che possono costare da meno di 100 euro in su, in relazione al tipo di materiale con il quale sono stati realizzati.
(tratto da “Una porta nel verde”, di Rosa Anna Cafagna, n.5, 2011)