Le felci sono considerate tra le piante più eleganti e sofisticate, tanto che nell’Inghilterra vittoriana spopolavano nei giardini della nobiltà. Sono inoltre ritenute le piante più antiche del nostro pianeta, presenti da oltre 300 milioni di anni, il che dà l’idea della loro resistenza e grande capacità di adattamento.
Le felci prosperano in habitat inospitali dove poche piante riuscirebbero a sopravvivere, dai luoghi bui e umidi fino a siti sassosi o localizzati tra rocce e detriti. La maggior parte delle 12mila specie proviene dalle foreste tropicali, mentre un migliaio circa è originario dei nostri climi temperati.
Le felci trovano un posto a parte nel regno vegetale in quanto sono prive di organi riproduttivi. Si moltiplicano infatti attraverso le spore, che sono presenti sulla parte inferiore delle foglie e che, una volta disseminate dal vento, germinano.
Come piantare le felci
Le felci sono piante facili da coltivare in giardino. Il momento migliore per piantarle è l’autunno o, in alternativa, la primavera. La buca di piantagione va preparata dopo aver lavorato il terreno umido fino a 30 cm di profondità e incorporato una manciata di perfosfato minerale per mq, mescolata con alcune manciate di foglie decomposte. La buca deve essere ampia e la felce deve essere sistemata con il colletto a livello della superficie del terreno. In primavera sarà poi consigliabile fare una pacciamatura per conservare l’umidità del terreno.
Per il giardino le Dryopteris sono tra le felci più facili da coltivare. In terreni molto umidi, a tendenza acida, consigliamo invece la Matteuccia, chiamata anche “piume di struzzo” per via delle fronde vaporose e particolarmente scenografiche.
Se lo spazio a disposizione all'esterno è quello del vaso, potete scegliere tra le specie più resistenti come il Polypodium, o felce dolce, o il Cryrtomium falcatum dalle foglie rigide, entrambi sensibili al freddo.
E per quando è il momento di dividere i cespi ecco il nostro video tutorial sulla divisione delle felci: