Le piante aromatiche hanno preferenze precise riguardo al luogo dove desiderano stare. Ecco l'elenco delle posizioni preferite dalle principali aromatiche
Si fa presto a dire: "aromatiche"! Le piante aromatiche sono svariate decine, anche molto diverse una dall'altra, e di conseguenza non possono essere collocate tutte insieme, perché ciascuna ha peculiarità che la rendono più adatta a una specifica posizione rispetto alle altre. Ecco una panoramica delle specie più amate.
6 gruppi di aromatiche
- L’alloro (Laurus nobilis) è una pianta aromatica che si presta a tagli formali, anche a siepe, necessita di spazi più ampi e va quindi collocato all’interno della bordura o sul confine, mentre in versione topiaria resiste bene in grandi vasi.
- Insostituibile il rosmarino: oltre al classico con fioritura azzurra ne esistono a fiori bianchi (Rosmarinus officinalis var. albiflorus) o rosa (R. o. ‘Majorca Pink’), a portamento eretto (R. o. ‘Miss Jessop’s Upright’, che fornisce steli aromatici perfetti per realizzare spiedini da grigliata) oppure strisciante (R. o. ‘Repens’), utile come tappezzante, eccellente come ricadente per ricoprire muretti.
- Salvia e lavanda (in particolare le varietà di Lavandula stoechas, di minore espansione) insieme a tutte le varietà di timo, origano, santolina ed Helichrysum italicum si prestano, singolarmente o in gruppo, sia a posizioni intermedie che a creare cordoli di contenimento nelle bordure o negli orti. Ottima a questo scopo anche l’erba cipollina (Allium schoenoprasum), piccola bulbosa appartenente alla famiglia dei gigli il cui fogliame sostituisce la cipolla nelle insalate e in molti altri piatti per il gusto più delicato; i graziosi fiorellini rosa carico sono anch’essi commestibili e molto decorativi a metà primavera.
- Tra le stagionali il basilico rimane in Italia una delle erbe aromatiche indispensabili in cucina e si presta a collezioni molto particolari per il gran numero di varietà esistenti oltre a quella comune: splendidi e insoliti per esempio quello a foglia purpurea (Ocimum basilicum ‘Purple Ruffles’), dal leggero retrogusto di anice e quello tailandese (O. b. ‘Siam Queen’ e ‘Sweet Thai’), da impiegare nei piatti etnici. Il basilico preferisce terreni fertili, ricchi di sostanza organica ben decomposta e irrigazioni al mattino o a metà giornata (senza bagnare le foglie) piuttosto che la sera perché è sensibile alle escursioni termiche, soprattutto inizialmente, si adatta bene alla coltura in vaso.
- Il prezzemolo (biennale coltivata come annuale), sia a foglia riccia (Petroselinum crispum) che piatta (P. c. hortense e P. ‘Gigante d’Italia’), una delle erbe di utilizzo più antico per l’alto contenuto di vitamina A, B, C e ferro e già descritta in un erbario greco del 3º secolo a.C. va piantato o seminato in piena terra o in contenitori profondi perché l’apparato radicale a fittone non sopporta limitazioni. L’infuso delle foglie è particolarmente salutare per chi soffre di reumatismi.
- A mezz’ombra nei terreni freschi si coltiva invece Angelica archangelica, biennale di grande statura (circa 1.5-1.8 m) che crea il secondo anno punti focali di grande effetto. I suoi steli vengono tradizionalmente canditi mentre i semi profumano bevande a base di vermouth, gin ed alcuni vini bianchi. Sempre a mezz’ombra si collocano tutti i tipi di menta, che offrono diverse fragranze, tra cui quella classica (M. x piperita) oppure profumata di mela (Mentha suaveolens, sin. M. rotundifolia), di bergamotto (M. x piperita citrata), di zenzero (M. x gentilis ‘Variegata’) e persino di ananas (M. rotundifolia ‘Variegata’).