Soluzioni e prodotti ecosostenibili, profonda attenzione alla salute animale attraverso integratori e mangimi che prevengano i problemi, profusione di proposte estere. Questo, in estrema sintesi, è stato Zoomark International, la fiera professionale b2b più importante in Europa negli anni dispari sui prodotti e le attrezzature per gli animali da compagnia, tenutasi all’inizio di maggio a Bologna.
Nei 55mila mq a disposizione il meglio del pet-shopping mondiale ha dato risposte precise. Il mondo, attraverso Greta Thumberg e i suoi numerosissimi seguaci, chiede rispetto per le risorse naturali? Le aziende rispondono con soluzioni ecologiche: dai tessuti per cappottini o per cucce biologici e antibatterici naturali, ai prodotti per la pulizia del pet o dell’ambiente in cui vive tutti biodegradabili e innocui, dai mangimi vegani per cani a collari e pettorine riciclati, riciclabili e atossici.
I proprietari di pet chiedono di prevenire i problemi di salute, anche per allungare la vita ai propri beniamini? Le ditte sfornano mangimi ipoallergenici o medicati; integratori naturali che incidono beneficamente su problemi d’intestino, di reni, di cute e quant’altro; impasti per fare ingerire le pastiglie medicinali; snack-premio supersalutari e tanto altro.
A Zoomark tante aziende estere
Il mondo anglosassone ha solo da insegnare a noi Italiani quanto a soluzioni per i pet, e noi Italiani possiamo ispirarci a loro oppure importare i loro prodotti. Così le folte delegazioni dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Gran Bretagna si sono schierate, forse più a beneficio dei buyer esteri che di quelli nostrani, comunque poco attratti da ossi sterilizzati giganti o divanetti in pelle in stile inglese.
Sì, perché questa edizione di Zoomark è stata finalizzata proprio ai visitatori internazionali: già il cambio di giornate, che esclude la domenica, ha fortemente penalizzato l’Italia, dove tutti i “mondo pet” (dai pet-shop ai veterinari, dai toelettatori ai garden center) lavorano dal lunedì al giovedì. A cascata, il pubblico parlava tutte le lingue del mondo fuorché l’italiano, relegato a una percentuale minima. Per giunta, alcuni colossi del pet non hanno partecipato, da Bayer farmaceutica all’icona dei toelettatori Iv San Bernard, passando per Virbac e Merial, e Adragna Pet Food: assenze dettate dal prevedibile cambio di visitatori?
A completare il quadro circa la presenza estera, una nutrita schiera di espositori made in China, in parte disposti nel “padiglione cinese”, ma anche sparpagliati in testa e in coda a ciascun altro padiglione. Ampia scelta di prodotti – uno su tutti: la lettiera cambia-colore in base al pH dell’urina –, in buona parte copiati da idee preesistenti in Occidente, guardati con estremo sospetto da tutti i partecipanti al Salone, fatta eccezione per visitatori dagli occhi a mandorla che, unici, si fermavano a chiedere informazioni.
Era stato previsto: la percentuale annunciata da Zoomark parlava del 70% di espositori esteri da oltre 40 Paesi, e così è effettivamente stato. D’altronde, già nel 2017 erano più di 9.000 i buyer provenienti da 100 Paesi esteri, un terzo del totale dei visitatori…
A Zoomark i mangimi superpremium
Così come nell’alimentazione umana ora c’è una grandissima attenzione verso i prodotti funzionali o nutraceutici, altrettanto nel pet-food tutte le aziende, italiane ed estere, si sono buttate sui mangimi Superpremium funzionali, grain-free e monoproteici.
Superpremium perché rappresentano il top di gamma (e di prezzo): contengono alimenti di qualità superiore, a volte destinati al consumo umano, comunque con elevatissime percentuali di carne, anche fresca e non solo disidratata. Assenti i coloranti e i conservanti artificiali (ammesso come conservante l’olio essenziale di rosmarino). Insomma, sono mangimi che, volendo, potremmo ingerire anche noi uomini senza paura della qualità.
Funzionali perché contengono vari cocktail di estratti vegetali benefici verso le funzioni dell’organismo: dall’olio d’oliva alla mela, dal mirtillo al goji, passando per echinacea, alga spirulina, cardo mariano, yucca schidigera ecc. Si va dal “banale” antiossidante al disintossicante epatico, dall’antiputrefattivo intestinale al potenziatore delle difese naturali. Niente di nuovo: buona parte di questi estratti costellano anche tantissimi prodotti alimentari per uso umano, con una nutrita schiera di estimatori e, in genere, prove della loro efficacia.
Grani-Free perché, come in ambito umano, i cereali possono dare luogo ad allergie e intolleranze, a tanto maggior ragione nei pet che sono carnivori. Gli amidi vengono quindi dalle patate o dai legumi, e solo pochi mangimi contengono ancora cereali, ma antichi, come farro, orzo o avena di vecchie varietà.
Monoproteici perché, dopo decenni di orrende miscele di carni e pesci e relativi sottoprodotti a formare “pastoni” molto diffusi fino alla fine del secolo scorso, i medici veterinari hanno segnalato l’incremento esponenziale di allergie e intolleranze, nonché di dermatiti e infiammazioni gastrointestinali causate, nei pet predisposti, proprio dai mangimi. E dunque la soluzione non poteva essere che riformulare le composizioni mangimistiche, inserendo in ogni vaschetta o lattina una sola fonte di proteine animali. Chiaramente, sempre di ottima qualità e in percentuale elevata, quindi Superpremium.
E se il problema allergico è già conclamato? Ecco una serie di mangimi medicati, che possono sostituire – su parere del veterinario – le medicine per risolvere patologie epatiche, intestinali, cutanee ecc.
Ben vengano queste attenzioni e qualità, ma attendiamo dalla R&S italiana un maggior sviluppo delle linee differenziate per età, con particolare attenzione ai pet anziani che, come gli omologhi umani, vengono ancora troppo trascurati…
A Zoomark tanti integratori
Vero e proprio boom, sempre in parallelo con il comparto umano, anche per gli integratori destinati ai quattrozampe: pastiglie, polverine e paste che, a seconda della formulazione, consentono di tenere a bada disturbi gastrointestinali, cutanei, epatici, articolari, cerebrali, renali, urinari ecc., ma anche stati di stress determinati da cambiamenti, come viaggi, membri nuovi in famiglia, fuochi d’artificio ecc. Manca invece ancora la formulazione in stick appetibile e masticabile che farebbe la felicità soprattutto dei proprietari di gatti…
Contro lo stress, che evidentemente dall’uomo si è esteso ai pet, ora ci sono anche numerosi prodotti a base di feromoni tranquillizzanti, fiori di Bach e preparati pronti a base di erbe rilassanti.
E se il pet deve per forza assumere una compressa dal sapore terribile, c’è perfino un impasto modellabile – a base di ingredienti naturali e benefici – dentro il quale nasconderla: un’idea geniale alla quale nessuno aveva ancora pensato!
Tanta sostenibilità a Zoomark
In generale, la stragrande maggioranza delle proposte viste a Zoomark 2019 si è ispirata alla sostenibilità ambientale, oltre che al benessere psico-fisico dell’animale.
- Carni certificate bio, pesce da pesca sostenibile, mangimi vegan.
- Soluzioni naturali a piccoli problemi, sia di stress sia patologici, mediante erbe e nutraceutici.
- Grattatoi in cartone dalle fogge e dimensioni più varie, da usare e poi gettare nella raccolta di carta e cartone.
- Cucce e cappottini in fibra bio, a volte biodegradabili, anche con trattamento antibatterico naturale.
- Guinzagli robusti in materiali riciclati.
- Sacchetti biodegradabili per la raccolta delle feci, così come le lettiere, smaltibili nel wc e con involucro anch’esso riciclabile.
- Prodotti per l’igiene e la bellezza dell’animale a base di sole sostanze naturali, biodegradabili e innocue. Ma anche prodotti per la pulizia degli ambienti frequentati dal pet ugualmente bio e biodegradabili, igienizzanti ma atossici e sicuri.
- Cucce esterne in plastica riciclata e riciclabile, coibentata per il massimo comfort.
- Trasportini per bicicletta, per viaggiare senza inquinare e in completa sicurezza.
- Passeggini per cani anziani o cani toy che non riescono a fare troppa strada a piedi.
- Carrellini per cani paraplegici, per restituirli alla bellezza della vita.
A Zoomark molta concretezza
Se nelle edizioni precedenti molti erano gli eccessi in mostra, a partire dalle cucce in vera pelliccia di volpe(!), quest’anno la grandeur è scomparsa, a favore appunto della sostenibilità che spesso si accompagna con la sobrietà e con il risparmio.
Pochi i vestitini per chihuahua, molti i guinzagli con geolocalizzatore, poche torte per cani, molti snack funzionali, un solo mangime arricchito con tartufo e centinaia di prodotti contenenti frutta nutraceutica: aleggiava ovunque un generale senso di ridimensionamento che ha portato anche le aziende a proporre stand più o meno essenziali, anziché megateatri come in passato.
Il concetto visto in fiera, e la tendenza già in atto da pochi anni, è quello di tenere al meglio il proprio pet, prevenendo il più possibile ogni tipo di malattia o disagio, in modo da allungare la vita che è già troppo breve. Gli unici “vizi” rimasti sono divenuti salutari: lo snack che premia il pet apportando nutrienti sani, il guinzaglio decorato indistruttibile, la medaglietta colorata con i numeri telefonici, il cappottino waterproof, la cuccia in cotone biologico, la lettiera morbida… Tutti “eccessi” non solo perdonabili, ma anche auspicabili!