Le yucche sono tra le piante sempreverdi che più di frequente vivono nei giardini dal Nord al Sud Italia. Robuste, rustiche e longeve, sono quasi indistruttibili. Hanno un solo “tallone d’Achille”: la vulnerabilità alle malattie fungine, in particolare ad alcuni funghi patogeni, come Stigmina concentrica (o Cercospora concentrica), Conyothyrium e Mycosphaerella yuccae.
Questi funghi causano prima puntini nerastri visibili a occhio nudo, che si tramutano pian piano in ampie macchie brune, di forma allungata o rotondeggiante, che poi si evolvono in un esteso seccume della foglia che, a volte, si arrotola su se stessa. La malattia attacca inizialmente le foglie vecchie più esterne e procede man mano verso l’interno e le foglie giovani.
Il fungo raramente porta al disseccamento completo dell’esemplare colpito (anche perché l’infezione avanza lentamente), ma causa un notevole danno estetico permanente.
Asportate subito le foglie secche, per intero o solo agli inizi, ed eliminatele senza aggiungerle al compost. Trattate con fungicidi a base di sali di rame. I trattamenti vanno effettuati nel periodo primaverile e autunnale, ripetendo l’intervento 2-3 volte a distanza di 10-15 giorni.