In autunno e inverno gli uccellini stentano a trovare cibo: una volta esauriti i frutti sulle piante coltivate e quelli su alberi e arbusti spontanei, il loro destino è quello di morire di fame, soprattutto se la cattiva stagione sarà lunga, rigida e magari nevosa.
La morte degli uccellini riguarda chiunque possieda un giardino, un orto o un frutteto: questi preziosi volatili, infatti, da marzo a ottobre vanno in buona parte a caccia di insetti, eliminando anche quelli nocivi alle piante. Se gli uccellini saranno di meno, l’anno prossimo avrete molti più parassiti dannosi ad attaccare le vostre amiche verdi!
Cosa fare in ottobre per gli uccellini
Dopo la metà di ottobre, mettete in opera alcune mangiatoie e un abbeveratoio (non i nidi, che servono invece in primavera e vanno attaccati in febbraio-marzo, e solo dopo che gli uccellini si saranno abituati al vostro giardino avendovi mangiato tutto l’inverno).
L’abbeveratoio deve essere una bacinella sollevata da terra di almeno 80 cm su uno stelo liscio (su cui eventuali gatti non si possano arrampicare). L’acqua deve essere rinnovata ogni giorno e, nelle notti più rigide, è bene aggiungere un oggetto di plastica galleggiante (es. un pezzetto di polistirolo) per evitare che la superficie si ghiacci del tutto, rimuovendo il ghiaccio alla mattina e alla sera.
Le mangiatoie disponibili in commercio sono di varie misure e conformazioni: dalla “casetta” con “fermamela” al semplice vassoio (sempre sopraelevato), fino alle tipologie adatte a specifiche specie di volatili, con prezzi che partono da pochi euro.
Si riempiono con granaglie, pezzetti di frutta e verdura, pane a dadini e, per le specie insettivore, pezzettini di carne avanzata.
Esistono anche le “palle di lardo”, una sorta di polpetta confezionata appunto con lardo e cereali, da appendere così com’è a un ramo, per gli uccelli insettivori.
Piccola manutenzione
Gli avanzi vanno rimossi al massimo ogni 3 giorni, sostituendoli con cibo fresco. Le aggiunte vanno eseguite preferibilmente ogni sera, in modo che la mattina, quando gli uccellini si svegliano, trovino “già imbandito”, ma può andar bene anche il rifornimento mattutino, purché non oltre le 11.
Vanno collocate in luoghi tranquilli, non di passaggio, a un’altezza minima di 1,50 cm, anche appese ai rami, purché non raggiungibili dai gatti. Al di sotto è bene coprire la pavimentazione con un telo di plastica, da rinnovare periodicamente (la sporcizia è da mettere in preventivo).
All’inizio però, se gli uccellini non sono già visitatori abituali del vostro giardino, dovete attirarli con una postazione ben visibile, in cui le granaglie siano percepibili anche dall’alto.
Le mangiatoie vanno poi rimosse gradualmente a partire dalla metà di marzo, in relazione all’andamento meteo: man mano che gli insetti si svegliano, gli uccellini devono ricominciare a cibarsi di essi, e non degli alimenti già pronti!
Mangiatoie fai-da-te per gli uccellini
Chi ama il bricolage può divertirsi a costruirla da sé: può bastare anche una semplice tavoletta rettangolare di 50 x 25 cm o rotonda, dotata di un bordino rialzato che impedisca all’alimento di cadere. Lasciate però una fessura ai lati per poterla pulire (almeno due volte nell’arco dell’inverno) e, se la mangiatoia viene fissata a un palo, dovrà essere facilmente staccabile proprio per poterla pulire.
La vecchia abitudine di spargere briciole di pane in giardino o sul davanzale può servire per rendere stanziali e abitudinari vicino a casa gli uccellini, per poterli osservare a lungo (il cosiddetto “birdgardening”). Scegliete un luogo fisso ove servire il cibo, dove gli uccelli non possano spargerlo troppo intorno né dare fastidio con gli escrementi. Fornitelo nelle prime ore del mattino (la colazione) o a metà pomeriggio (la scorta per la notte), perché verso sera vengono più facilmente richiamati anche i topi.
È possibile fare birdgardening anche sul terrazzo, sia installando una mangiatoia o un abbeveratoio, sia allestendo alimenti sciolti sui manufatti. In questo secondo caso però, dovete localizzarlo in un punto preciso, sempre quello, e per abituare i commensali, e per scongiurare lo spargimento di residui su tutto il terrazzo.