volpe
La volpe simboleggia, fra l'altro, la vista nel buio.
La volpe rossa è un animale che in passato è stato molto venerato ma anche detestato. Fra i vari significati attribuiti c'è anche la vista nel buio

La volpe rossa, Vulpes vulpes, è la più grande delle volpi ed è il carnivoro con l'areale più vasto essendo presente in tutto l'emisfero boreale. Nonostante il nome, la specie non è sempre e solo rossa, sono stati segnalati casi di albinismo ed esemplari melanici.

Come vive la volpe rossa

Si distingue da tutte le altre per le grandi dimensioni e per la sua straordinaria capacità di adattamento a qualsiasi ambiente: sono state riconosciute 45 sottospecie divise in due grandi categorie, le grosse volpi rosse settentrionali e le piccole volpi rosse meridionali e dei deserti asiatici e mediorientali.

Vivono solitamente in coppia o in piccoli gruppi, che possono essere formati da una coppia riproduttiva e la prole che, anche raggiunta l'età adulta, rimane con i genitori per aiutarli nella crescita di nuovi cuccioli, o formati da più femmine imparentate tra loro e un solo maschio.

Caccia prevalentemente piccoli roditori, ma anche conigli, uccelli terricoli, rettili, invertebrati e giovani ungulati; alla sua dieta ogni tanto aggiunge anche frutta e vegetali; viene predata da lupi, coyote, sciacalli e grandi felini quali linci e leopardi.

Una storia legata all'uomo

La volpe è uno degli animali che ha una vasta storia legata all'uomo: è stata cacciata per molti secoli come animale nocivo e per la sua pelliccia ed è fonte di numerose storie, leggende e favole.

Nell'antica cultura cinese la volpe ha poteri magici, appartiene al regno del buio: principio femminile yin che si contrappone all'energia solare yang, con cui si combina in un'eterna danza degli opposti, viene associata alla seduzione e all'istinto primordiale della forza.

In epoca Song (960-1279) sono stati costruiti templi in onore del Re delle volpi. C'è un proverbio che dice "Senza volpe non c’è villaggio", e nella mitologia cinese si narra che il dio del sole, Xihe, avesse al suo servizio una volpe, per questo in antichità si facevano sacrifici alle volpi per propiziarsi la fortuna.

Nei Paesi mediorientali e in Persia si credeva che la volpe accompagnasse i morti verso l'aldilà. Le culture celtiche invocavano la volpe come guida dei boschi e attraverso il mondo degli spiriti. I nativi americani erano convinti che la volpe potesse regalare il dono dell'invisibilità e la capacità di vedere nel futuro a chi fosse meritevole di tali poteri. Si narra che fu la volpe ad aver trasmesso agli esseri umani la conoscenza del fuoco.

Per la popolazione africana dei Dogon la volpe che abita il deserto è il dio che incarna l'energia del caos.

Nella cultura Inca si credeva che nelle volpi si nascondessero guerrieri capaci di combattere con il potere della mente.

La volpe per gli sciamani siberiani, insieme all'orso e al gufo, è un animale totem di potere, considerato uno spirito  custode, intermediario fra mondi diversi.

Purtroppo però come spesso accade, anche la volpe durante il periodo medievale perde tutte le sue virtù, viene associata al potere diabolico e inizia a essere cacciata e perseguita: dall'animale sacro nelle altre culture, diventa una bestia che incute timore e paura perché esce al crepuscolo, caccia di notte e all'alba, nel tempo delle ombre.

La volpe vede nel buio, il suo simbolo è l'intuizione che sa comprendere al di là dell'apparenza e vedere la realtà, possiede la capacità di osservazione acuta nel buio della coscienza, la volpe ha il potere di orientarsi nelle tenebre.

Per la cultura giapponese la volpe rappresenta uno spirito mutevole capace di cambiare forma, è il simbolo assoluto del sesto senso.

La volpe viene celebrata dallo scrittore Antoine de Saint-Exupéry nel suo libro Il piccolo principe.

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Simbologia: la volpe vede nel buio della coscienza - Ultima modifica: 2024-03-06T06:34:27+01:00 da Elena Tibiletti