Il topo è per lo più carico di simbolismi negativi a partire dal cristianesimo e dal Medioevo, ma esistono alcuni popoli che lo ritengono simbolo positivo
Il topo comune (Mus musculus), denominato anche topo domestico per differenziarlo da quello selvatico (Apodemus sylvaticus), è un piccolo roditore appartenente alla famiglia dei Muridi, originario dell'Asia centrale, poi diffuso in tutto il mondo, seguendo l'uomo in tutti i suoi spostamenti via mare e via terra.
Questo piccolo mammifero vanta di una ricca simbologia sia positiva sia negativa, a seconda del periodo storico, del popolo e del contesto nel quale viene inserito.
Topo simbolo di negatività
Per un lunghissimo periodo è stato considerato simbolo del male e di sventura. Come il pipistrello e il ragno, anche il topo era considerato uno degli animali delle streghe, piccole spie furtive che le streghe mandavano in giro: il topo era considerato una creatura al loro servizio.
Nel Medioevo durante il periodo dell'Inquisizione veniva utilizzato come uno degli strumenti più dolorosi durante le torture.
Portatore di morte e di malattie, durante la peste veniva sterminato ma sempre con inutili risultati: il topo è l'unico animale nella storia del mondo a non essere mai stato a rischio di estinzione.
Il cristianesimo gli attribuisce un significato negativo, come per la maggior parte degli animali: il topo per i cristiani è legato a una simbologia negativa, legato infatti alle attività nefaste e agli inganni del demonio.
Per la sua tendenza a rosicchiare tutto, dal cibo, agli oggetti di carta, dal mobilio ai fili elettrici, agli indumenti e così via, è stato sempre considerato indice di eventi nefasti, questo sia quando lo si avvistava nella realtà sia nelle fasi oniriche del nostro riposo notturno, infatti nell'interpretazione dei sogni il topo ha significati diametralmente opposti a seconda del contesto nel quale viene sognato.
Topo simbolo di positività
Presso gli antichi Romani, invece, era simbolo di buon auspicio, per i saggi Egizi era considerato un animale sacro.
Per i nativi americani il totem del topo spinge a essere precisi e pignoli, la natura di questo piccolo roditore è quella di osservare minuziosamente ogni cosa, per questo il suo totem è la rappresentazione della precisione, le persone guidate e protette da questo totem sono estremamente pignole, tendono a vivere di schemi metodici nei quali si sentono sicure, non sono persone intraprendenti, si tratta di persone estremamente timorose nei confronti della vita, poco curiose e molto legate alle loro routine, per questi motivi, proprio come i loro animali totem, sviluppano un’attitudine comportamentale che tende ad evitare di incappare in problematiche spiacevoli o pericolose.
In alcuni popoli africani il topo è simbolo di fertilità e viene utilizzato in molti riti propiziatori per il concepimento. Anche in Asia è visto come animale di buon augurio, in Giappone accompagna il Dio della ricchezza Daikoku, anche in Siberia e in Cina è simbolo di prosperità, al contrario per questi popoli l'assenza di topi è un segno inquietante.
Nella cultura anglosassone il topo viene considerato una creatura debole e timida ma dotata di grande intelligenza.
Il topo è protagonista di numerose favole e leggende, una tra le più famose è il Pifferaio di Hamelin dei fratelli Grimm.
Nello zodiaco cinese
Il topo appartiene a uno dei 12 segni dello zodiaco cinese: la leggenda narra che Buddha chiamò tutti gli animali ma solo 12 risposero al suo appello e lui per ringraziarli gli dedicò un anno dello zodiaco. Il topo fu il primo ad arrivare usando uno stratagemma: si fece trasportare per tutto il tragitto dal bufalo, arrivato davanti al Buddha saltò giù dalla schiena del bufalo e salutò per primo il Buddha che lo inserì come primo animale dello zodiaco.