Il ragno violino, autoctono in Italia, può causare problemi anche gravi, a seconda della situazione e del soggetto che viene morso
Il ragno violino, Loxosceles rufescens, appartiene alla famiglia dei Sicaridi, è una specie autoctona dell'area mediterranea, ha abitudini notturne e di solito non è particolarmente aggressivo: se lasciato tranquillo non attacca senza motivo. Tuttavia il suo morso è molto pericoloso per animali ed esseri umani dando gravi sintomi, in casi eccezionali anche letali.
In Italia insieme alla malmignatta (Latrodectus tredecimguttatus), chiamata anche vedova nera, il ragno violino è il più pericoloso sul territorio.
Ragno violino senza ragnatela
La particolarità di questo ragno, oltre a essere un predatore notturno, è che preda senza l'ausilio della ragnatela, a differenza di tutti gli altri ragni che rimangono confinati e nascosti nei pressi delle loro ragnatele in attesa che qualche insetto ci si impigli per poi finire di avvolgerli.
Il ragno violino tesse ragnatele formate da pochi fili molto disordinati, diversamente da altri ragni che producono ragnatele geometriche pressoché perfette, alcune delle quali veri e propri capolavori di ingegneria. Questo è un modo molto facile per riconoscerlo: le strambe ragnatele che tesse le usa come rifugio per riposare. Solitamente, anche quando esce di notte per cacciare o nel caso del maschio che va in cerca di femmine, non si allontana troppo dalla sua tana, ha un territorio abbastanza circoscritto, ma i casi di morsi di questo ragno a danni di animali domestici ed esseri umani sono legati alle sue abitudini di cacciatore vagante.
Dove si incontra il ragno violino
Un altro aspetto particolare del ragno violino è che in ambiente domestico ama nascondersi negli armadi e tra i vestiti o le lenzuola e, nonostante sia un ragno che se infastidito preferisce cambiare zona, messo alle strette reagisce difendendosi con il morso.
In ambiente selvatico predilige habitat caldi e asciutti: è facile che faccia la tana sotto i sassi, nelle crepe o tra le rocce, per questo è importante stare particolarmente attenti ai nostri cani in passeggiata in presenza di tali paesaggi naturali. Non è consuetudine, ma potrebbe succedere che, infastidito e magari senza la possibilità di scappare, il ragno violino reagisca mordendo il muso, il naso o le zampe del nostro cane. Il morso di questo ragno sui cani è molto più pericoloso rispetto all'essere umano perché crea una necrosi dei tessuti ed è importante intervenire in maniera estremamente tempestiva.
Nel tempo il ragno violino si è ben adattato agli ambienti antropizzati e la sua presenza nei dintorni o all'interno delle abitazioni umane è molto frequente. Date le sue abitudini notturne, durante il giorno sta generalmente rintanato nelle fessure dei muri, dietro a quadri, infissi, mobili, battiscopa o materiale accumulato in angoli poco frequentati della casa, quindi gli incontri con l'uomo sono rari ma non altrettanto con i nostri animali domestici quali cani e soprattutto gatti.
Quando e perché morde
Come le altre specie del genere Loxosceles, il ragno violino può mordere anche l'uomo e altri animali domestici: il morso non avviene mai in un contesto di aggressione immotivata visto che è un ragno molto timido e per nulla aggressivo, che predilige la fuga dove possibile. I morsi sono più probabili nel caso in cui si rifugiasse all'interno di scarpe o vestiti e venisse inavvertitamente schiacciato o, nel caso di animali, in pertugi senza via di uscita.
Il morso sull'uomo nell'immediato è indolore, i sintomi compaiono anche diverse ore dopo; in due terzi dei casi il ragno infligge un morso a secco o comunque inietta una bassa quantità di veleno, causando solo un moderato indolenzimento e arrossamento locale, che passa da solo in poco tempo senza ulteriori complicazioni.
Con la media di un caso su tre, il ragno violino inietta la sua citotossina che, specialmente in soggetti con sistema immunitario più debole, può causare loxoscelismo, ossia la formazione prima di un edema e poi di un'ulcera necrotica più o meno estesa che può perdurare anche alcuni mesi prima di guarire e che va trattata ricorrendo alla chirurgia plastica per sostituire il tessuto morto con tessuto sano, anche per evitare ulteriori infezioni. La gravità della situazione dipende comunque dalla localizzazione del morso e dall'estensione della cancrena, oltre che dai relativi rischi indiretti di infezione che possono andare a sommarsi ad eventuali altre patologie da cui può essere affetto il soggetto morso.
Sugli animali domestici il morso crea conseguenze disastrose ed è importante la tempestività, riconoscerlo subito e portare immediatamente l'animale morso dal veterinario.