La septoriosi (Septoria spp.) è una malattia fungina che colpisce numerosi tipi di piante, fra cui quelle da frutto, da orto e il prato. Particolarmente gravi sono gli attacchi sul frumento, sia duro sia tenero dove, se l’infezione non viene curata, il rischio è di perdere la spiga.
Attacca fra le orticole il pomodoro e il sedano, tra gli alberi da frutto il pero e più raramente il melo; le Graminacee che formano i tappeti erbosi.
Come si manifesta e che danno provoca la septoriosi
Si manifesta su foglie, fusti e piccioli, più raramente sui frutti.
Sulla vegetazione colpita delle piante da frutto e da orto appaiono macchie rotondeggianti del diametro di 2-5 mm sulle foglie, fusti e piccioli, più raramente sui frutti. Le alterazioni sono di colore brunastro con una zona centrale più chiara con punteggiature nere leggermente in rilievo.
La pianta presenta un sensibile rallentamento dello sviluppo e successivo deperimento; forti attacchi su giovani piantine possono causarne la morte.
Sul tappeto erboso compaiono macchie del diametro di 2-5 mm. Le alterazioni sono di colore brunastro e hanno forma rotondeggiante sul tappeto erboso. L’erba deperisce e si secca.
Predilige temperature miti e una discreta umidità nell’aria, quindi il periodo di massima attività è dato dalla primavera, seguita dall’autunno.
Come si previene e come si cura la septoriosi
Raccogliete e smaltite subito i residui delle piante malate.
In caso di attacchi nell’anno precedente, prevenite la malattia trattando dopo ogni pioggia primaverile con un fungicida a base di rame.
Si cura con anticrittogamici a base di rame (ammessi in agricoltura biologica) ripetendo per due volte a distanza di 15 giorni e comunque dopo ogni pioggia primaverile.