La fine di agosto e sino alla fine di settembre è il periodo giusto per moltiplicare i rosai attraverso numerosi sistemi.
Se avete un rosaio selvatico (Rosa canina) potete "modificarlo" mediante l’innesto a gemma, cioè prelevando una marza da un rosaio che vi piace e innestandone una o più gemme sul portainnesto di rosa canina. Si ricorre all'innesto quando comunque si dispone di rosai selvatici come portainnesti, altrimenti è più semplice moltiplicare per talea: in genere è il sistema adottato dai vivaisti professionisti, in alternativa alla talea per ottenere rosai più robusti. Ricordatevi che si vedrà se la gemma ha attecchito già dopo un paio di settimane, se rimane turgida e verde, ma il germogliamento vero e proprio ci sarà solo la primavera successiva. Nelle zone più fredde è consigliabile procedere con l'innesto solo entro il 10 del mese di settembre.
Oppure, più semplicemente, si possono utilizzare le talee semilegnose, vale a dire i rami dell’anno, non ancora completamente lignificati, da inserire in un vasetto con metà terra da giardino e metà sabbia, da tenere inumidita e all’ombra, e sempre in esterni anche durante l'inverno. In questo caso fate attenzione alle false partenze nella primavera successiva: non è raro che la talea dimostri di aver attecchito, gettando foglioline nuove e poi, nel mese di maggio, si secchi completamente anche se è stata tenuta nel migliore dei modi.
Infine si possono effettuare le propaggini sulle rose rampicanti e sarmentose: si prende un getto vigoroso che parta dal colletto e si valuta il punto in cui si può interrare lasciando fuoriuscire la parte apicale. In quel punto si compie un taglio che va spolverato di ormone radicante. Si tolgono le foglie e i getti laterali posteriori al taglio e si interra la parte, fissandola a terra con un ferro piegato a U rovesciata. La parte di ramo che fuoriesce va legata a un tutore. Nell’autunno dell'anno successivo sarà possibile separare la pianta figlia, espiantandola con delicatezza e ripiantandola dove desiderato.