Lo abbiamo capito tutti: non è più tempo di sprecare, né l’acqua, né altri materiali, anche per non finire sepolti sotto una montagna di rifiuti. Nella vita di tutti i giorni è importante imparare a recuperare e riciclare tutto ciò che può avere una nuova vita, per noi o per altre persone. Ma anche nel giardinaggio è possibile fare tantissimo in questo senso: basta avere le informazioni giuste, e magari un po’ di manualità e di fantasia per trasformarci in “campioni” del riciclo. Con la soddisfazione di contribuire, ciascuno come può, alla salvaguardia del nostro Pianeta, l’unica casa che abbiamo.
Nella vecchia carrozzina
Può capitare di svuotare una soffitta e trovarci qualche reperto “d’antiquariato”, tipo le vecchie carrozzina per bebè della prima metà del Novecento. Per gli amatori del genere, hanno anche un piccolo valore economico ma, se desideriamo tenerle per motivi affettivi o estetici, riutilizziamole così. Dopo averle pulite con una spugnetta e un detergente neutro, foderiamo l’interno con un telo di plastica pesante e poi con uno di non tessuto messo a doppio. Dopodiché, o le riempiamo di terriccio per Cactacee e coltiviamo piante grasse, oppure ci mettiamo direttamente i vasi di gerani, petunie, verbene o altre erbacee da fiore. Attenzione: mancando i fori di drenaggio, in previsione di pioggia vanno spostate al coperto; siamo noi a decidere quanta acqua dare e quando!
Con gli pneumatici
Gli pneumatici usurati vanno smaltiti dal gommista o al Centro raccolta materiali. Però si possono anche impilare in giardino, inserendovi nella circonferenza i vasi di piante che hanno bisogno di stabilità (es. piante alte con traliccio, tipo mandevilla o falso gelsomino). Attenzione: tagliamo con un cutter robusto i bordi inferiori delle gomme per evitare che vi si fermi la pioggia, culla di zanzare. In alternativa, dipingiamoli con vernice per gomma, impiliamoli in interni (anche sotto un portico) e coltiviamoci piante d’appartamento o bonsai.
Carriole décor
Le vecchie carriole, in legno o ferro, sono perfette per una nuova vita. Se in legno, passiamo alcune mani di impregnante ad acqua, pratichiamo con il trapano alcuni fori sul fondo, rivestiamo l’interno con due fogli di non tessuto, e colmiamo di buona terra per piante da fiore. Se in metallo, cartiamolo con la smerigliatrice, passiamo due mani di antiruggine, pratichiamo i fori e procediamo come prima. Sono perfette per le annuali o perenni da fiore, e possono rimanere all’aperto anche sotto il temporale.
Nel mobilio di casa
Un vecchio cassettone senza valore si trasforma in un’étagère, da tenere sotto un portico al riparo dalla pioggia. Foderiamo i cassetti con un robusto telo di plastica e con due teli di non tessuto, e appoggiamoci dentro i vasi di piante da ombra. La sedia paesana (ma vale anche per la Thonet e tutte le altre) con la seduta un po’ sfondata si recupera, dopo averla cartata, trattata con impregnante ad acqua se è di legno, coprendo la seduta con tre veli di non tessuto, distribuendo terriccio per piante grasse e inserendovi piccole succulente. Può rimanere fuori durante le piogge (non gli uragani).
Recuperare i vasi di coccio
I vasi di terracotta si riutilizzano all’infinito: basta pulirli con acqua e candeggina 10% quando si svuotano. Se si crepano, ma non sono ancora spaccati, si convertono in buffi personaggi decorativi. Quando si rompono, con il martello si spezzettano per ottener coccetti da mettere sui fori di drenaggio.
Anche nelle scarpe
Le scarpe sono altamente inquinanti, perché si smaltiscono solo nell’indifferenziato. Ricicliamole! Negli stivali di gomma mettiamo qualcosa di invadente, come l’equiseto (in foto) o la menta o l’origano. Nei vecchi scarponi stanno bene le annuali da fiore: qui erica e girasole, ma le combinazioni sono infinite. In tutti i casi pratichiamo con un punteruolo qualche forellino nella suola per il drenaggio.
Dal bagno al giardino
Perfino i sanitari si possono riutilizzare in giardino. La vecchia vasca in pietra o in ottone è perfetta per alloggiare piante acquatiche (chiudendo il foro): in questo caso, ospita Pistia stratiotes o lattuga d’acqua. E perfino il wc può trasformarsi in un portapiante, appoggiandolo in giardino e colmandone la cavità con la terra: poco elegante, ma utile all’ambiente! Vale anche per il bidet.
Negli oggetti di casa
Quanto oggetti gettiamo in un mese? Possiamo recuperarli! Nelle stoviglie in disuso coltiviamo piante succulente che non necessitano d’irrigazione, ma se pratichiamo con il trapano un foro di drenaggio, via libera a qualunque erbacea di piccole dimensioni, annuale o perenne. Addirittura i tetrapack del latte o dei succhi di frutta, ritagliati sotto il bordo superiore, ben lavati e forati di sotto, sono perfetti per un orto a spazio zero!
Dalla fattoria
Capita di trovare nei mercatini dell’usato, o nella soffitta del nonno, oggetti d’antan, da valorizzare. Il vecchio bidone del latte ospita un vaso, a misura del bordo superiore, pieno di surfinie ricadenti, con coreopsis, bidens, verbene ecc. L’antica ruota del carro si sdraia a terra in giardino: gli spicchi sono perfetti per ospitare l’angolo delle aromatiche ma, volendo, anche i colori dell’arcobaleno ben divisi.
Anziché nell’immondizia
I cd o dvd che “saltano” – a parte che si possono pulire con un dispositivo a ultrasuoni – sono ottimi spaventapasseri per l’orto e il frutteto. Serve solo la pazienza di appenderli ai tutori o ai rami con un lungo filo, in modo che ondeggino al vento riflettendo la luce. Le lattine vuote, delle bibite o dei pelati, si liberano del coperchio con un seghetto e si impiegano per le piantine grasse.
Con i mattoni
Ci avanzano dei mattoni, magari rotti, dopo una ristrutturazione? Disponiamoli a formare una circonferenza alta 50 cm e aperta in un punto, coprendo ogni mattone con 2 cm di terriccio per piante da orto. All’interno del semicerchio poniamo un’aromatica legnosa piantata nella terra del giardino, es. rosmarino, lavanda o salvia. Tra le fessure fra i mattoni seminiamo aromatiche perenni di piccola taglia: timo, origano, maggiorana, Helichrysum italicum (“pianta del curry”), oppure piantine da roccaglia, dall’alisso alla sassifraga.
I fiori finti
Sono le guarnizioni di dolci di lusso, come colombe e panettoni di alta pasticceria: fiori e frutti finti si riutilizzano per comporre mazzolini sempiterni in casa, oppure per abbellire il davanzale o le persiane che rimangono sempre aperte.
Mercatini dell’usato
Impariamo a frequentare i numerosi mercatini dell’usato sparsi in ogni città italiana. Potremo portare tutto quello che non utilizziamo più, perché potrebbe servire a qualcun altro, ricavando anche qualche euro dalla vendita. Ma potremo anche trovare cose interessanti per noi, dai vasi agli attrezzi e arredi da giardino, ai tosaerba e tosasiepe, e perfino le piante vive – in genere d’appartamento o succulente – a prezzi ridicoli. Non c’è nulla di male a frequentarli: anzi, avremo fatto la cosa giusta, ecosostenibile!