popillia
Popillia japonica è un Coleottero fitofago molto nocivo.
La Popillia è un coleottero straniero che da un decennio ha colonizzato la Val Padana danneggiando tappeti erbosi e colture varie.

La Popillia japonica è un coleottero giapponese, arrivato probabilmente in aereo con i viaggiatori, e mai più andato via, purtroppo. Infatti fu avvistata per la prima volta in Italia nel 2014 nel Parco del Ticino a Turbigo, in Lombardia vicino a Malpensa, ma ora si estende dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia e sicuramente fino al Piacentino.

È un insetto particolarmente nocivo in tutti gli stadi della vita e ai danni di circa 300 specie vegetali in piena terra: alberi, arbusti, piante da frutto, ornamentali ed erba del prato. Tanto che perfino Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, un paio di anni fa venne ingaggiato dalla Regione Lombardia per video su Youtube in cui spiegare perché le trappole anti-Popillia non vanno danneggiate nei parchi pubblici lombardi.

Le larve e gli adulti

La larva bianca con capo rossiccio e zampe, che nasce dalle uova deposte tra metà giugno e fine luglio nel terreno, ha a disposizione dal resto dell’estate fino al maggio successivo per mangiare le radici delle piante erbacee, in particolare dell’erba del prato, tanto che una forte infestazione può azzerare un intero tappeto erboso: si secca completamente e gli steli vengono via senza più radici. Anche le piante da orto possono venire danneggiate, e ancora di più le erbacee perenni da fiore. Tra le piante colpite: acero, ippocastano, buddleia, erica, castagno, cotogno giapponese, nocciolo, cosmea, dalia, carota, echinacea, emerocallis, ibisco, ortensia, agrifoglio, impatiens, iris, noce, lagerstremia, ligustro, melo, pomodoro, rododendro, vite americana…

L’adulto per fortuna ha a disposizione meno tempo per fare danni: da maggio a settembre, mesi durante i quali si nutre divorando foglie, fiori e frutti, spogliando completamente arbusti e alberi se la popolazione del coleottero è densa. E nello stesso periodo la femmina continua ad accoppiarsi e a deporre uova, fino a un totale di 60 per stagione.

Come salvarsi dalla Popillia

Poiché la femmina della Popillia ha bisogno di terreni umidi per deporre le uova, non irrigare durante l’estate evita la deposizione (ma contemporaneamente uccide l’erba del prato…). Per infestazioni contenute sugli arbusti da giardino, ci si può alzare all’alba, quando gli insetti sono ancora intorpiditi dal freddo/fresco, per posizionare vaschette di acqua saponata sotto i rami e scuoterli in modo che gli adulti cadano nelle bacinelle annegando. Oppure si possono avvolgere con reti anti-insetto i cespugli meno sviluppati. Infine da maggio in poi si possono posizionare le trappole a feromoni anti-Popillia, ma è necessario seguire alla lettera le istruzioni per l’uso circa il posizionamento, perché altrimenti si rischia di richiamare ancora più coleotteri moltiplicando l’infestazione. Tutto questo vale per attacchi bassi o medi, mentre in caso di ingenti popolazioni del parassita è bene rivolgersi a ditte specializzate nella disinfestazione agronomica, autorizzate a impiegare insetticidi chimici molto potenti (e tossici).

Popillia, come eliminarla dal giardino - Ultima modifica: 2025-09-26T06:00:56+02:00 da elena.tibiletti@lupino07.it