Le piante di pomodoro e i relativi frutti sono ormai agli sgoccioli: nel Sud Italia potranno produrre fino all’inizio di novembre, mentre in Val Padana alzeranno bandiera bianca a metà ottobre e sulle Alpi addirittura all’inizio del mese.
Chi è stato previdente e dalla metà di settembre ha coperto le piante con una specie di tettuccio di telo di plastica pesante sostenuto da quattro paletti avrà ancora pomodori probabilmente sani, senza marciumi da eccesso idrico, spaccature da piogge intense o macchie di peronospora.
Che le bacche siano perfette o meno, è il momento di staccarle tutte dalle piante. Utilizzate un cestino di vimini con manico e una cesoia per tagliare il picciolo.
Seguite le previsioni del tempo: se il meteo dovesse indicare più di due giorni di pioggia, anticipate la raccolta, soprattutto nel Nord, perché l’abbinamento “acqua-freddo conseguente” potrebbe poi impedire l’operazione per una settimana o più, compromettendo gravemente la durabilità delle bacche.
Operate a metà giornata, in modo da spiccare pomodori ben asciutti, gli unici conservabili senza sviluppo di muffe.
Prelevate tutti i frutti, tralasciando solo quelli evidentemente troppo piccoli, soprattutto se la buccia è opaca: non matureranno mai, bensì raggrinziranno e si mummificheranno.
Quindi cerniteli, riponendoli in diverse cassette basse in legno, in unico strato: quelli rossi pronti per il consumo da portare in cucina, quelli ancora non maturi ma con danni (buchi, lacerazioni, macchie di peronospora ecc.) che vanno controllati due volte a settimana, quelli che incominciano a cambiare colore, e quelli completamente verdi, ambedue da verificare una volta a settimana, buttando ciò che marcisce e avviando all’altra cassetta ciò che man mano arrossa.
Il pomodoro è un frutto climaterico, cioè continua a maturare anche dopo il distacco dalla pianta. Certo, il sapore non sarà lo stesso della piena estate… In genere entro Natale sono pronte anche le ultime bacche, non perfettamente rosse, ma perlomeno giallo-arancione.
Poiché la maturazione indoor va a scapito della dolcezza, utilizzate i pomodori pronti da novembre in poi per preparazioni cotte (es. salsa, gratin, ratatouille ecc.) correggendo l’acidità con uno o due cucchiaini di zucchero.
Non fatevi tentare dalla “marmellata di pomodori verdi”: avrà un grande contenuto di solanina, un alcaloide tossico anche se non esageratamente nocivo, ma capace di provocare disturbi gastrointestinali e nervosi negli organismi più fragili, come bambini o anziani.