edera
L'edera permette di ottenere tinture sui toni del verde.
Con l'edera, con le foglie e con le bacche, è possibile ottenere tinture nei toni del verde. Ecco le ricette per tingere le stoffe

Le piante tintorie si possono ottenere o da coltivazione o da raccolta spontanea. Sicuramente l'edera non ha bisogno di essere coltivata, perché la troviamo molto rigogliosa in natura essendo una pianta rustica che sopporta diversi climi.

Praticamente infestante, si aggrappa ai muri, alle recinzioni e anche ai fusti delle altre piante. L'edera ha fusti sottili, semilegnosi, flessibili, che divengono più forti con il passare degli anni; su tutta la lunghezza i fusti dell'edera sviluppano piccole radici, che si ancorano al supporto che sostiene la pianta, sia esso un albero o una parete. Le foglie hanno un lungo picciolo, sono di dimensione diversa, a seconda della varietà, in genere lucide e abbastanza rigide; anche i colori sono diversi, dal verde scuro, al verde chiarissimo e più brillante, con varietà dalle foglie variegate di giallo o di bianco; sono di forma trilobata o pentalobata, con lobi di forma differente, anche sulla medesima pianta. Producono anche bacche di colore scuro.

Proprietà coloranti dell'edera

Dalla famiglia delle Araliacee, e quindi dall'edera, si estraggono sostanze tanniche dai frutti come dalle foglie che danno colori diversi a seconda del mordente utilizzato.

Le foglie è bene raccoglierle nei mesi estivi, mentre le bacche maturano in autunno inoltrato. Sia dalle foglie che dalle bacche possiamo ottenere una vasta gamma di verdi tenui come il verde penicillina, verdi-grigi o grigi.

L'edera non fa parte delle piante storicamente coltivate per la tintura naturale soprattutto perché sono necessarie grandi quantità per ottenere colori piuttosto tenui; essa fa parte di quelle piante che hanno una vasta tradizione nel mondo come coloranti utilizzati per le tinture popolari.

Le bacche sono un cibo prelibato per gli uccelli, ma bisogna fare attenzione perché per gli umani sono altamente tossiche.

Se volete tingere la seta, che è una fibra molto delicata ma che si presta molto a queste tinte pastello, una volta estratto il colore dalle foglie come dalle bacche, è possibile tingere a freddo senza scaldare ulteriormente l'acqua, ma lasciando la seta immersa per alcune ore.

Ricette di tintura

Ricetta con le foglie

Preparare il bagno colore, facendo bollire foglie fresche in quantità minima del 300%, per un’ora. Quindi filtrare, immergere il materiale già mordenzato e bollire ancora per un’ora.

Ricetta con le bacche

Preparare il bagno colore con il 400% di bacche, schiacciandole bene; bollire per un’ora e lasciarle in infusione per un'altra ora. Filtrare e immergere tessuti e filati già mordenzati bollendoli per un’ora ancora.

I colori ottenuti con le foglie o con le bacche non sono molto diversi ma i verdi delle bacche sono più vivi: con allume e cremor di tartaro otterremo un verde penicillina, mentre se il materiale è stato mordenzato con solfato di rame otterremo un verde azzurro tenue. Un verde scuro quasi grigio si ottiene con la mordenzatura con solfato di ferro.

(Pubblicato su Giardinaggio 10/2012 - Ringraziamo per la consulenza Stefano Panconesi, Associazione Casa Clementina, www.casaclementina.net)

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