La stella di Natale è bella, ma è sempre la stella di Natale, mentre molte altre piante d'appartamento sono fiorite proprio per Natale, e possono spezzare la monotonia della stella...
Anturio
Come sceglierlo: puntate sulle novità che ogni anno vengono proposte dai maestri floricoltori olandesi con spata a cuore stretto o largo, arricciata, verde, bianco-verdastra, rosa o porpora quasi cioccolato, oppure bicolore o tricolore. Scegliete esemplari che abbiano già qualche spata aperta, ma anche “boccioli” in procinto di aprirsi; il fogliame dev’essere di taglia grande, ben lucido, turgido e teso, privo di macchie o seccumi; non devono esserci foglie secche alla base, sotto le fronde; tastandolo, il terriccio deve risultare uniformemente inumidito ma non inzuppato.
Come curarlo: dategli una posizione luminosa ma al riparo dal pieno sole, che scotta le foglie, e dalle correnti d’aria, a 20-22 °C. Il terriccio non deve mai asciugarsi completamente: annaffiate due volte la settimana e, ogni 15 giorni, aggiungete mezza dose di concime per acidofile. Vaporizzate giornalmente il fogliame con acqua decalcificata.
Dopo le feste: recidete alla base i fiori ormai appassiti e sospendete la concimazione. In estate aumentate a tre le annaffiature e a due le vaporizzazioni. Riprendete a concimare in settembre.
Clivia
Come sceglierla: un classico tornato in auge dopo decenni d’oblio. L’esemplare migliore ha uno stelo fiorale di 10 cm circa tra le foglie, con i boccioli ancora perfettamente chiusi; impiegherà all’incirca due settimane per schiudere le corolle arancione. La pianta deve avere foglie lucide e intatte, senza macchie, spaccature o seccumi, né fiocchetti bianchi alla base (le cocciniglie cotonose). Il terriccio non deve essere inzuppato.
Come curarla: non ama gli spostamenti, quindi datele subito una posizione definitiva, luminosa ma priva di raggi solari diretti, a 16-21 °C. Annaffiate moderatamente solo dopo che il terriccio è ben asciutto, concimando ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiore.
Dopo le feste: a sfioritura avvenuta, tagliate lo stelo dell’infiorescenza in modo che non si formino i semi, sforzo che impedirebbe la rifioritura l’anno successivo. Continuate a bagnarla e concimarla regolarmente e, una volta al mese, pulite le foglie con un panno umido. Alla fine dell'estate, mandate la pianta a riposo per indurre la fioritura: rinvasatela, sospendete le innaffiature e spostatela in un luogo fresco e poco luminoso, a 10 °C; dopo 45-60 giorni spunterà lo stelo fiorale.
Guzmania
Come sceglierla: acquistate soggetti dai colori carichi e dalle foglie ben verdi, senza macchie o annerimenti sulle punte. Le brattee colorate che avvolgono il fiore possono durare in perfetta forma anche per 12 mesi, conservando i colori vivaci.
Come curarla: desidera una posizione luminosa, non in pieno sole, a 20-22 °C. Si annaffia moderatamente con acqua non calcarea e a temperatura ambiente nella rosetta fogliare ogni 10 giorni circa. Gradisce nebulizzazioni quotidiane.
Dopo le feste: dopo la fioritura l’esemplare muore, lasciando però i germogli laterali dai quali si svilupperanno nuove piantine, che a loro volta fioriranno dopo 2-4 anni. La pianta madre si rimuove quando, tirandola, non oppone più resistenza.
Kalanchoe
Come sceglierla: deliziose le nuove varietà, come le serie Calandiva e Queen dai fiori abbondantissimi e doppi a forma di rosa, o la ‘Sunny Balloon’ dai grandi fiori di forma curiosa. Meglio gli esemplari che hanno parecchi fiori aperti ma almeno altrettanti ancora in boccio. Non devono avere foglie secche. Quelle mini servono anche come segnaposto.
Come curarla: vuole molta luce e sopporta i raggi diretti per mezza giornata. La temperatura ideale è fra 20-25 °C. Si annaffia ogni 7-10 giorni immergendo il vasetto in una bacinella d’acqua per 15 minuti e lasciando sgrondare altrettanto. Aggiungete mezza dose di concime per piante grasse una volta al mese. Eliminate i singoli fiori secchi e poi i rametti che portavano le infiorescenze; spesso, al di sotto, ci sono nuovi bocci.
Dopo le feste: al termine della fioritura sospendete la concimazione. Rinvasatela con terra per cactacee e terra da giardino in parti uguali. Da aprile a settembre ponetela all’aperto, a mezz’ombra, annaffiando con regolarità. In ottobre riprendete la concimazione e tenete la pianta a 15-17 °C per farla rifiorire in primavera.
Phalaenopsis
Come sceglierla: anche se i fiori durano a lungo, è preferibile acquistare piante con un fiore già aperto e numerosi boccioli. Se è già presente un secondo stelo fiorale, sono assicurati quattro mesi di fiori. Accertatevi che non ci siano cocciniglie cotonose nascoste alla base delle foglie. Non acquistate piante troppo pesanti: il substrato troppo bagnato danneggia le orchidee.
Come curarla: tenetela in casa, in posizione molto luminosa, a una temperatura compresa fra 16 e 20 °C, lontano dal termosifone e preferibilmente in ambiente umido (ideale in bagno), avendo cura di vaporizzare il substrato (mai i fiori) ogni giorno. Annaffiate solo quando il substrato è completamente asciutto, cioè quando la pianta è leggera. Ogni due-tre irrigazioni aggiungete metà dose di un concime specifico per orchidee.
Dopo le feste: al termine della fioritura recidete gli steli fiorali. Continuate a bagnare e a concimare fino a luglio, poi fatela andare a riposo riducendo le annaffiature e sospendendo le concimazioni. Riprendete in novembre: rifiorirà in marzo. Rinvasate, con il substrato apposito per orchidee, ogni due-tre anni.
Schlumbergera o Rhipsalis (cactus di Natale)
Come sceglierla: cercate piante con parecchi bocciolini, di cui solo alcuni già aperti. Grattate leggermente il terriccio alla base della pianta per controllare che non ci siano cocciniglie cotonose. Scartate gli esemplari con i fusti appassiti, cioè leggermente grinzosi, e quelli il cui terriccio è umido.
Come curarla: ponetela in una stanza fresca (al massimo 18 °C), in posizione luminosa ma non raggiunta dai raggi diretti del sole. Bagnate nel sottovaso solo quando il terriccio è molto asciutto, fornendo una modica quantità d’acqua; dopo 10 minuti togliete l’eventuale residuo dal sottovaso. Ogni 15 giorni aggiungete una dose di concime specifico per piante grasse.
Dopo le feste: quando termina la fioritura, sospendete la concimazione e riducete le annaffiature. Con la bella stagione ponetela all’aperto, a mezz’ombra, bagnando quando il terriccio è ben secco. In settembre ricominciate a concimare e in ottobre spostatela nella stanza fresca: rifiorirà a dicembre.
Spatifillo
Come sceglierlo: la spata non è più solo di colore bianco, ma anche verdastro; ne esistono inoltre taglie diverse, da esemplari alti 20 cm fino ai giganti di 80-100 cm. Puntate su piante che abbiano già qualche spata aperta, ma anche “boccioli” in procinto di aprirsi; il fogliame deve essere lucido e con portamento leggero, privo di punte secche; il terriccio non deve risultare inzuppato.
Come curarlo: può stare anche in ambienti non molto luminosi, a temperatura di 16-22 °C, privi di correnti d’aria fredda. Va annaffiato con regolarità e in abbondanza, senza infradiciare il substrato, concimando ogni 15 giorni con un prodotto per piante da fiore. I fiori appassiti vanno tagliati alla base della guaina.
Dopo le feste: al termine della fioritura si manda a riposo la pianta in un ambiente fresco, riducendo le annaffiature e azzerando la concimazione per un paio di mesi. Poi si riprende a bagnare regolarmente e, dopo un mese, a concimare. Può stare all’aperto, a mezz’ombra, d’estate.
Per approfondire
