Piante della nonna in giardino

Cento anni fa le specie coltivate in giardino erano diverse: ecco un elenco di "piante della nonna" che vale la pena recuperare nei giardini moderni

Negli ultimi anni è moda riscoprire il gusto dell'antico, ricreare un ambiente con uno stile che ricorda i giardini tipici degli anni passati, con le cosiddette "piante della nonna", quelle che andavano di moda un secolo fa. Tra nostalgia passatista e intelligente conservazione della storia e della biodiversità vediamo di quali piante si tratta.

Certe specie, da alcuni anni a questa parte, stanno tornando di moda, nei giardini non si vedevano più perché sostituite da varietà o specie migliori, più pregiate; tra queste ricordiamo:
•- le zinnie, piante robustissime, fioriscono in piena estate;
•- i tagete si collocano bene in gruppi misti insieme ad altre annuali che gradiscono il sole alla mattina evitando, i raggi diretti nelle ore più calde della giornata;
- i phlox garantiscono una fioritura per un lungo periodo e di lunga durata. Vanno concimati regolarmente con un prodotto per gerani;
•- le salvie da fiore creano un tappeto fitto che copre il terreno che deve essere ben fertile e sciolto. Necessitano di essere irrigate frequentemente senza però eccedere. Esigono una posizione ben soleggiata e ventilata, infatti se è afoso si ammalano di più;
- le fucsie sono una buona soluzione per l'ombra luminosa. Necessitano di concime ogni 8 giorni, la fioritura è continua fino ai geli; in inverno vanno posti in serra o veranda ad una temperatura superiore a 10 °C; necesssita di irrigazioni costanti se poste in vaso;
•- i girasoli, fiori del passato, evocano semplicità e allegria. Fioriscono in un periodo compreso fra fine giugno e settembre;
- il fiordaliso, un tempo era diffuso naturalmente in Europa, ma oggi è a rischio di estinzione, a causa dell'agricoltura. Cresceva su prati, campi di grano, terreni incolti e ai bordi delle strade;
•- quasi scomparse anche le petunie classiche, rimpiazzate da surfinie e simili.

Per chi volesse, aprile e maggio sono i mesi migliori per mettersi a caccia di piante comuni nei giardini storici cercando i vivaisti-collezionisti alle fiere di primavera. Potrete trovare veri tesori vegetali: rose antiche, camelie recuperate da giardini di due secoli fa, lillà in varietà che hanno compiuto 100 anni e molto altro.

Un caso particolare è quello delle peonie, immancabili nelle aiuole delle case di campagna fino agli anni '60, poi un po' dimenticate e oggi recuperate. Lo stesso dicasi per le ortensie, anch'esse come le peonie compagne in giardino 40, 50 o 100 anni fa.
Naturalmente non mancheranno i frutti antichi e quelli minori come giuggioli, azzeruoli, gelsi e, al Sud, carrubi e agrumi.

Il "giardino della nonna" è un modo per richiamare l'attenzione sulla tutela e salvaguardia di varietà che rischiano di essere dimenticate, surclassate da altre  più moderne prodotte in serie.
In questo modo si vuole tutelare un enorme patrimonio di varietà di fiori e arbusti creato nel corso del tempo e travolto dalla frenetica corsa all'innovazione,  che ha fatto perdere molte varietà di ortaggi, frutti, fiori e arbusti. Il collezionismo botanico è un encomiabile sforzo per preservare la biodiversità valorizzando l'ambiente in cui viviamo.

 

Piante della nonna in giardino - Ultima modifica: 2020-07-08T07:52:03+02:00 da Redazione Passione In Verde