C'è una pianta perfetta per tappezzare il suolo in zone che ricevono poco sole: si chiama Pachysandra terminalis e sostituisce l'erba del prato che, all'ombra, non riesce a crescere.
Dove mettere la Pachysandra
Pachysandra terminalis è un'erbacea perenne sempreverde, alta 20-30 cm, con foglie verde scuro, ovali e appuntite e margini dentati. In maggio-giugno produce spighe di fiorellini bianchi. Questa piccola pianta tende a espandersi sul terreno ombreggiato per mezzo di vigorosi rizomi sotterranei e ciò la rende molto apprezzata come tappezzante per zone che ricevono poco sole. Cresce senza problemi all’ombra, da quella più fitta alla mezz’ombra, anche sotto la chioma degli alberi, purché il terreno sia sufficientemente umido, ricco di humus e ben drenato.
Se l’area che deve accoglierla non corrisponde perfettamente a queste caratteristiche e magari il terreno è un po’ troppo compattato, si può migliorare aggiungendo sabbia di fiume, concime organico e terriccio fertile.
Per svilupparsi bene la Pachysandra ha bisogno di acqua, quindi nel periodo vegetativo è necessario mantenere fresco il terreno con irrigazioni frequenti. È raccomandabile annaffiare dal basso, senza bagnare le foglie, per non favorire l’insorgenza di malattie crittogamiche. Questa rustica piantina tollera anche i terreni asciutti e le posizioni più esposte alla luce, ma nel primo caso la crescita sarà meno vigorosa e nel secondo le foglie tendono a ingiallire, insomma la pianta non dà certo il meglio di sé, perciò è più saggio sostituirla con una specie più adatta.
Come ottenere un tappeto folto
Per ottenere in tempi rapidi un folto tappeto interrate le piantine ogni 20 cm. Chi ha pazienza e non ha fretta di vedere subito il terreno coperto può aumentare a 40 cm la distanza di piantagione e ridurre a cinque il numero di piante per metro quadrato. Questa seconda scelta permetterà inoltre di ritardare le operazioni di sfoltimento necessarie per la salute delle piante.
Una volta diventato adulto, il tappeto di Pachysandra richiede qualche intervento per mantenersi “giovane”: è importante diradare regolarmente le piante per arieggiare la coltivazione, impedendo l’insorgere di malattie fungine e il propagarsi della cocciniglia, nonché per consentire uno sviluppo più rigoglioso.
È consigliabile anche potare periodicamente il tappeto di Pachysandra passandoci sopra con il tosaerba a lame alte, per favorire la crescita di una vegetazione giovane e folta.
Le operazioni di diradamento compiute in primavera offrono anche l’occasione per moltiplicare la pianta con la divisione di cespi e di rizomi. Le parti ricavate si ripiantano subito nell’area prescelta, rispettando le distanze di piantagione, per lasciare a ogni pianta lo spazio necessario per svilupparsi.
(di Rosa Anna Cafagna - Pubblicato su Giardinaggio 4/2010)