Andate per mostre mercato di giardinaggio in primavera e in autunno? Non vedete l’ora che arrivino? Ogni volta fate incetta di piante, e magari vi portate dietro un carretto (o un marito molto paziente, disponibile e nerboruto) per i tanti acquisti? Oppure siete di quelli che, se la mostra ha un ingresso a pagamento, non vi sognate di metterci piede perché trovate ingiusto dover pagare un biglietto? E preferite comprare le piante al supermercato o al discount o dall’ambulante a bordo strada perché costano pochissimo?
Che apparteniate agli entusiasti o ai riottosi, qui vi raccontiamo cosa sono esattamente le mostre mercato di giardinaggio e perché sono differenti da un supermercato (ma anche da un garden center).
Mostre mercato di giardinaggio oppure mercato di piante
Innanzitutto una sottile distinzione lessicale: c’è un’enorme differenza fra “mostre mercato di giardinaggio” oppure “mercato di piante e fiori”.
“Mostra” presuppone che ci sia qualcosa da vedere senza poterlo/doverlo acquistare: un’esposizione di piante rare, di semi, di ortaggi, di frutti, oppure una “mostra del sapere”, ossia conferenze, corsi, laboratori, workshop ecc. La “mostra”, all’interno di una manifestazione organizzata, è sempre gratuita se proposta dagli organizzatori dell’evento, mentre può essere a pagamento se svolta dai singoli vivaisti o associazioni in esposizione.
“Mercato” indica invece la vendita: di piante e fiori, di accessori e prodotti per il giardinaggio, di arredi outdoor, di prodotti tipici, di artigianato ecc.
Quindi avete un primo indizio: le mostre mercato di giardinaggio sono molto più ricche di scelte e opportunità rispetto a un semplice mercato di piante e fiori.
Nel “mercato di piante e fiori” troverete solo piante, fiori e prodotti vari in vendita: nessuno vi spiegherà come coltivare la pianta che state acquistando, perché chi ve la vende è a sua volta un venditore. Cioè acquista piante e fiori dai coltivatori e li tiene in serra il tempo necessario a rivenderli al consumatore finale. Non coltivandoli in proprio, difficilmente sa con esattezza come tenere quella pianta, tant’è vero che spesso, sui cartellini, ne scrive anche il nome sbagliato (e a volte è errato anche il consiglio dell’esposizione al sole piuttosto che all’ombra…). Spenderete poco, ma avrete anche poco in termini di informazioni.
I mercati/mercatini di piante e fiori si tengono in moltissime città italiane in una determinata piazza, con cadenza settimanale oppure due volte l’anno (primavera e autunno).
Mostre mercato di giardinaggio: i costi di organizzazione
Le mostre mercato di giardinaggio si dividono in due macrocategorie: quelle che fanno pagare un biglietto d’ingresso e quelle che sono a ingresso libero. Perché questa differenza, vi chiederete voi? Ve la spieghiamo pian piano.
Partiamo da una premessa: organizzare una mostra mercato costa parecchio. L’organizzatore è in genere una società specializzata in eventi, ma può essere anche il proprietario di un giardino o parco storico: nel primo caso la società dovrà chiedere al Comune il permesso di utilizzo dello spazio pubblico, pagando la relativa tassa di occupazione del suolo per i giorni concordati (quelli della mostra più il giorno precedente per l’allestimento), oppure affittare uno spazio adeguato da un privato. Nel caso di un proprietario privato non c’è la tassa di occupazione suolo pubblico, ma ci sono i costi di mantenimento del parco/giardino. Dunque l’organizzatore si accolla una prima ingente spesa/ammortamento.
Poi l’organizzatore deve pagare uno staff di persone che seguano l’organizzazione (l’iscrizione degli espositori, le indicazioni per partecipare, i permessi in Comune e la relativa normativa da rispettare, il contratto d’affitto ecc.), l’allestimento (per risolvere i problemi degli espositori durante l’evento), la comunicazione via web e social (sito web aggiornato, post su Facebook e Instagram, mailing list alle redazioni cartacee/online/radio/tv), la sicurezza (pronto soccorso) durante le giornate dell’evento, la pulizia (operatori ecologici, noleggio wc chimici ecc.).
Per offrire una mostra mercato di giardinaggio di alta qualità, l’organizzatore (che è un imprenditore non specializzato in floricoltura) deve avvalersi di un esperto di giardinaggio che selezioni gli espositori migliori e, soprattutto, crei un cast di esperti che possano tenere conferenze, corsi, laboratori ecc. Questi esperti (professori, divulgatori, arboricoltori, agronomi, frutticoltori, orticoltori, scrittori ecc. italiani e stranieri) a volte chiedono un compenso, altre volte partecipano gratuitamente.
Infine, soprattutto le mostre mercato di giardinaggio più famose, ultimamente si avvalgono di un blogger o influencer del mondo green per realizzare video sulla e nella manifestazione da postare sui social per pubblicizzare l’evento.
Mostre mercato di giardinaggio: come guadagna l’organizzatore
Dunque, questi sono i costi a carico dell’organizzatore. Come rientrare di queste cifre di decine di migliaia di euro? I sistemi sono due: o far pagare molto lo spazio concesso agli espositori, o far pagare un biglietto d’ingresso al pubblico.
Una piazzola può costare molto (anche più di 1000 euro per l’intera manifestazione) quasi solo in una mostra mercato di giardinaggio, artigianato, abbigliamento, cosmesi e alimentari ben miscelati, che sia molto grande, in un luogo molto facile da raggiungere anche con mezzi pubblici o a piedi, e con ingresso libero: una manifestazione che sarà frequentata da decine di migliaia di persone, anche semplicemente per fare una passeggiata o dare un’occhiata. Perché – giustamente – gli espositori sono disposti a spendere molto per esserci solo se sanno che venderanno più di quanto hanno pagato per partecipare all’evento: in queste mostre mercato “gigantesche” la vendita è sicura perché è talmente tanto e variegato il pubblico da trovare sempre qualcosa da acquistare.
In Italia sono pochissime le mostre mercato di giardinaggio a ingresso libero, i cui costi sono ricaricati interamente sul budget degli espositori, per due ragioni. La prima: pochi espositori – vendendo vasetti a 5 euro – sono in grado di spendere 1000 euro per la piazzola, a cui aggiungere le spese di viaggio e quelle di soggiorno per due persone (circa altri 1000 euro), e ricavare un guadagno a fine manifestazione. La seconda ragione: in queste mostre mercato il giardinaggio non è mai prevalente rispetto agli alimentari, all’artigianato e all’abbigliamento, e chi produce piante di qualità (magari difficili da coltivare e quindi anche costose) sa che troverà un pubblico poco appassionato, più interessato allo strudel dell’Alto Adige o al foulard in tessuto di bambù che alle sue piante rare. Quindi perché un vivaista di qualità dovrebbe spendere 2000 euro per arrivare a guadagnare se va bene 1000 euro la domenica sera (e per giunta smontare lo stand, caricare le piante rimaste sul furgone e guidare per 3-4 ore per tornare a casa a mezzanotte)?
Ne discende anche una considerazione per voi appassionati di piante, già accennata: le mostre mercato di giardinaggio a ingresso libero espongono pochi vivaisti di qualità (produttori di piante), molti venditori di piante – già citati a proposito dei mercati di piante – e tantissimi altri banchetti di generi merceologici che non c’entrano nulla con il giardinaggio. Anche l’offerta di corsi, conferenze, laboratori ecc. sarà piuttosto ridotta (una decina di appuntamenti in 3 giorni), seppur con esperti validi. Quindi per voi l’esperienza floristica sarà sì gratuita, ma molto limitata.
Mostre mercato di giardinaggio con biglietto
Il secondo modo che ha l’organizzatore di mostre mercato di giardinaggio per guadagnare è far pagare un biglietto d’ingresso al pubblico. L’importo da far pagare al pubblico è legato alla quantità di espositori e alla tariffa applicata agli espositori per l’affitto della loro piazzola. Quanti più sono gli espositori (paganti l’affitto della piazzola), tanto più basso sarà il biglietto d’ingresso. Quanto più alta è la tariffa d’affitto piazzola, tanto più basso sarà il biglietto d’ingresso. Ma quanto più alta è la tariffa d’affitto piazzola, tanto meno espositori parteciperanno, sia per il costo, sia per il biglietto d’ingresso che riduce il pubblico acquirente.
In sostanza, gli organizzatori in genere preferiscono applicare tariffe ridotte (circa 300 euro per 3 giorni) di affitto piazzola agli espositori per avere tanti vivaisti di qualità, e rientrare delle spese guadagnando con un biglietto d’ingresso un po’ più alto: le cifre più comuni sono 8-10 euro. Va detto che molte mostre mercato hanno convenzioni con associazioni di portata locale o nazionale per una riduzione del biglietto, mentre giovani e anziani hanno diritto alla riduzione e i disabili con accompagnatore non pagano.
Come già accennato, nelle mostre mercato di giardinaggio con ingresso a pagamento voi appassionati di piante troverete tantissimi fra i migliori vivaisti italiani, rarissimi venditori di piante, e una piccola percentuale (max 20%) di altri generi (alimentari, artigianato). Con un’offerta così ricca, avrete la certezza di trovare qualcosa che vi piace, da acquistare. La disponibilità di corsi e laboratori sarà grandissima (anche 30 o più nei 3 giorni), tanto da imbarazzarvi perché magari due workshop interessanti si svolgono alla stessa ora.
Certo, è vero che se entrate pagando 10 euro avrete 10 euro in meno da poter spendere all’interno della manifestazione. Vorrà dire che spenderete 10 euro in meno.
Mercati e supermercati
Infine, due parole sugli altri canali di acquisto piante in presenza. Se vi servite presso i mercati rionali, vale quanto già detto a proposito dei mercati specializzati in piante: troverete tanti venditori e quasi mai i vivaisti produttori.
Nei garden center potete trovare una piccola produzione propria se si tratta di un’azienda florovivaistica, ma la stragrande maggioranza delle piante in vendita sarà acquistata da vivai produttori. Vero è che i migliori garden center hanno personale esperto che vi può spiegare come tenere l’esemplare che state comprando.
Nei supermercati e discount trovate piante prodotte per lo più in Olanda, arrivate dopo giorni di viaggio e tenute nel punto vendita senza cure. Nessuno del personale vi potrà spiegare come coltivare. Costano poco, ma valgono anche poco.
Infine gli ambulanti a bordo strada sono abusivi che vendono piante a buon mercato perché fuori dalla normativa fiscale. Anche questi sono venditori che non possono darvi informazioni utili.