L'innesto “a occhio” si effettua in marzo, appena la pianta che funge da portinnesto è di nuovo turgida e ricca di linfa (“in succhio”). Si può effettuare anche in agosto, magari irrigando bene la pianta per una settimana prima dell'innesto, in modo che la linfa scorra bene.
Innesto a occhio, come si fa
Le marze (i rametti da innestare), che devono avere gemme dormienti robuste, vanno tagliate al momento, eliminando eventuali foglie. Subito dopo, scegliete la marza più in succhio; praticate un'incisione orizzontale di 5-6 mm sulla corteccia del portainnesto.
Dal centro di questo taglio fate scendere la lama per 1,5-2 cm, sollevando la pellicola della corteccia che si deve staccare facilmente.
Subito, dalla marza tagliate una fettina (“scudetto”) che comprenda una gemma e un gambo (“picciolo”), e 5 mm di corteccia al di sopra e al di sotto.
Tenendo con due dita lo scudetto, con la lama del coltello allontanate i lembi di pellicola in orizzontale e in verticale, e fate scorrere lo scudetto nel portinnesto fino in fondo: sporgerà solo il picciolo della gemma.
Poi riaccostate i due lembi di pellicola e coprite lo scudetto.
Infine avvolgete la rafia intorno alla pellicola tagliata, sopra e sotto il picciolo della marza, legandola senza stringere il portainnesto.