In ottobre l’orto incomincia ad avviarsi verso la fine naturale, perlomeno fra l’arco alpino e la Pianura Padana. Tuttavia è possibile prolungarne la vita – addirittura fino all’inizio di dicembre in Pianura, se il meteo assiste – con poca spesa e pochissimo lavoro.
A differenza del tunnel, infatti, il tessuto non tessuto (TNT) costa poco, non marcisce, resiste abbastanza agli strappi, non si sfilaccia ed è lavabile in lavatrice (programma leggero) a fine stagione: l’investimento va spalmato su un minimo di 5 (ma anche 10 o più) anni di utilizzo.
Inoltre la sua posa in opera è immediata: non richiede calcoli di metratura, inserimento di picchetti, fissaggio della plastica (che facilmente si spacca), e il relativo smontaggio e lavaggio a fine stagione. Si può perfino stendere ogni sera e togliere ogni mattina, quando le giornate sono ancora tiepide: in un minuto d’orologio è tutto fatto!
Il TNT lascia passare la luce e, pur bloccando il vento, fa passare l’aria; in una certa misura consente anche un leggero passaggio dell’acqua: è quindi l’ideale per le piantine intirizzite, perché le protegge dal freddo attenuando i bruschi sbalzi di temperatura.
È efficace contro le brinate mattutine e le prime notti sotto zero: mantiene infatti 0 °C sul terreno quando l’aria va a –2 °C. Per questo potrebbe anche bastare per tutto l’inverno in Val Padana, per avere insalate invernali, spinaci e verze.
Si può distendere direttamente sulle coltivazioni fermandolo con assi o terra ai bordi, oppure si può stendere sugli archetti bassi, da minitunnel, fermandolo ai lati con assi o pietre. Entrambe le soluzioni consentono la crescita invernale (quindi rallentata rispetto all’estate) degli ortaggi che resistono al freddo, permettendo di raccogliere ancora i propri prodotti perlomeno sino alla fine dell’anno.
E sempre sotto TNT è possibile poi, in febbraio, anticipare le semine dei radicchi e delle cicorie, per riprendere a gustare “in proprio” dalla metà di marzo. Naturalmente, sperando che non nevichi...