Una delle tecniche di coltivazione che possono essere sfruttate in ambienti difficoltosi, ma che può anche aiutare a ottimizzare gli spazi, i consumi e la produzione, è la coltivazione fuori suolo. Si può partire con un semplice semenzaio, ma soprattutto potete pensare di sfruttare la coltivazione idroponica. Molte varietà si adattano a questo metodo, ma solitamente si scelgono fragole, insalate e peperoncini.
Sostanzialmente si tratta di costruire una struttura che accolga le piantine al di sopra del livello del terreno. Questo permette di facilitarne la protezione dagli attacchi di insetti e parassiti, di controllarne meglio irrigazione, illuminazione, e temperatura, migliorandone la qualità finale.
A seconda poi del tipo di prodotto che si vuole coltivare, dovrete scegliere i materiali giusti e i substrati più adatti. Questi possono essere ben diversi: da semplice terriccio -- possibilmente bio -- all'argilla, passando per lana di roccia, fibra di cocco, e tanto altro.
Costruirsi da sé la struttura è più semplice di quello che si crede. L'ideale è utilizzare materiale di recupero, come bancali o cassette della frutta (a seconda delle dimensioni finali che si vuole ottenere). Anche per i sostegni che permetteranno di rialzarlo vi basta davvero poco: se non avete abbastanza materia prima da sfruttare, qualsiasi falegnameria avrà da regalarvi scarti di produzione.
Ecco il video: