PAN, piano per una difesa sostenibile delle piante

Utilizzare gli agrofarmaci secondo modalità sostenibili per tutelare salute, ambiente e biodiversità. Un’utopia? No, oggi è realtà grazie all’applicazione del PAN. Ecco i dettagli.

Nel febbraio del 2014 è entrato in vigore il PAN, ovvero il Decreto 22 gennaio 2014 con il quale è stato adottato il Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il Piano è la conclusione di un articolato percorso iniziato nel 2009 con l’emanazione di una Direttiva comunitaria inerente questa materia, recepita nel nostro ordinamento nazionale nel 2012.

Il PAN si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari (insetticidi, acaricidi, fungicidi ed erbicidi) verso forme caratterizzate da una maggiore sostenibilità ambientale e sanitaria.

Gli obiettivi del PAN sono ambiziosi e, necessariamente, di lungo periodo:

  • promuovere la difesa integrata, l’agricoltura biologica e le pratiche alternative all’uso delle sostanze chimiche;
  • ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità;
  • proteggere gli utilizzatori professionali, i consumatori e la popolazione potenzialmente esposta al rischio dei fitofarmaci;
  • tutelare gli ecosistemi, l’ambiente acquatico e le acque potabili;
  • conservare la biodiversità.
Comune di Faenza
Nelle aree verdi frequentate dalla popolazione sono vietati i trattamenti con prodotti pericolosi (Foto Comune di Faenza).

Cosa dice il PAN

Come perseguire questi obiettivi? Il PAN è articolato in azioni, vale a dire in specifiche misure che riguardano tutti gli ambiti connessi con l’impiego degli agrofarmaci.

  • La formazione – È prevista una capillare e sistematica azione di formazione che coinvolge utilizzatori professionali, rivenditori dei prodotti fitosanitari, consulenti in materia di difesa sostenibile.
  • L’informazione e sensibilizzazione – Viene garantita una accurata informazione della popolazione circa i potenziali rischi associati all’impiego dei prodotti fitosanitari. Sono previste indicazioni riguardanti le modalità di informazione dei cittadini che frequentano aree extra agricole quali parchi e giardini pubblici, aree gioco per bambini, piste ciclabili, giardini scolastici, cimiteri, aree monumentali e archeologiche.
  • Le regole per il controllo e la regolazione delle macchine utilizzate per la distribuzione degli agrofarmaci.
  • Specifiche azioni di protezione di aree a elevata valenza ambientale e azioni di tutela dell’ambiente acquatico.
  • Le misure da attuare negli ambiti extra agricoli, in particolare nelle aree frequentate dalla popolazione e dai gruppi vulnerabili (per es. divieto di impiego di impiego dei prodotti più pericolosi per la salute che riportano in etichetta determinate frasi di rischio, divieto di trattamenti alla chioma, ricorso privilegiato a tecniche di prevenzione dei parassiti e a misure di lotta biologica).
  • Le operazioni di manipolazione, stoccaggio e smaltimento dei prodotti fitosanitari e dei loro contenitori in modo che siano correttamente eseguite.
  • La difesa delle colture agrarie a basso apporto di prodotti fitosanitari (difesa integrata obbligatoria e volontaria), al fine di tutelare la biodiversità e gli organismi utili, privilegiando tutte le misure di prevenzione dalle avversità, in particolare le tecniche agronomiche.
  • Prevedere un incremento delle superfici condotte con il metodo dell’agricoltura biologica.

PAN: chi riguarda

Molti sono i soggetti coinvolti nell’attuazione del PAN: agricoltori, rivenditori di prodotti, consulenti, manutentori del verde, giardinieri, professionisti, tecnici delle amministrazioni che gestiscono aree verdi pubbliche. Ma anche i cittadini, che devono diventare più consapevoli nella scelta dei prodotti da portare in tavola e in generale più informati sui rischi connessi all’uso di sostanze chimiche.

Tutti noi, insomma, possiamo contribuire a rendere più sostenibile l’ambiente in cui viviamo: quando facciamo la spesa o coltiviamo l’orto, quando dobbiamo decidere come proteggere le piante sui balconi, nei terrazzi e nei giardini dagli afidi, dalle cocciniglie e da tutti quegli ospiti poco graditi sul verde che ci circonda.

PAN, piano per una difesa sostenibile delle piante - Ultima modifica: 2019-02-06T14:45:24+01:00 da Claudia Notari