gatto smarrito nero piante
Il gatto smarrito è fonte d'angoscia per i suoi umani. (Foto Marina Sera)
Come fa un gatto a diventare smarrito? I consigli per evitare che scappi di casa. Come ritrovarlo? I suggerimenti per riuscirci

“Gatto smarrito” è fra i titoli di post più frequenti che si incontrano scrollando le pagine di Facebook: il gatto non c’è più, i suoi umani sono disperati. Tre però possono essere i casi in cui il gatto non si vede più: un gatto che non esce mai di casa ed è scappato per una disattenzione, oppure un gatto che abitualmente esce all’esterno ma non fa ritorno a casa da un determinato tempo comunque superiore a quello solito, o ancora un gatto scappato dal trasportino.

Gatto smarrito perché scappato dalla porta

Un gatto abituato a vivere solo in casa può uscirne passando dalla porta o dalla finestra.

Rispetto a un appartamento privo di animali, chi adotta un gatto deve abituarsi fin da subito a entrare e uscire facendo attenzione a dov’è il gatto, eventualmente allontanandolo con un piede alzato (non con un calcio, ovviamente!) o con una borsa tenuta bassa nella luce della porta.

Con un gatto non bisogna mai spalancare o lasciare aperta la porta d’ingresso: se arriva un corriere o un rider, o anche solo se suona la vicina di casa, o li fate entrare in casa e chiudete la porta, o uscite voi di casa (con le chiavi) e chiudete la porta: intanto che voi chiacchierate e guardate ad altezza d’uomo, il micio scappa per le scale o direttamente in strada, se il portone al piano terra è rimasto aperto (come lo lasciano in genere i rider).

Se viene un tecnico, un artigiano, o dovete traslocare, il gatto va chiuso dentro una stanza o, alla peggio, nel trasportino: artigiani e traslocatori vanno e vengono di continuo e non possono chiudere ogni volta la porta, quindi cautelate il micio chiudendo lui da qualche parte.

Naturalmente, questi consigli valgono anche per la portafinestra sul giardino, se non volete che esca in giardino (perché magari non è in sicurezza e potrebbe raggiungere la strada).

L’abitudine, che danno alcuni umani al proprio gatto, di uscire sul pianerottolo è pericolosa, perché non si può mai sapere cosa deciderà di fare il micio, e se al piano terra il portone del palazzo è rimasto aperto, può prendere la via della strada in una manciata di secondi.

Gatto smarrito perché scappato dalla finestra

Qualunque apertura verso l’esterno (finestra e quindi davanzale, ma anche balcone, terrazzo) andrebbe messa in sicurezza proprio per evitare che il gatto esca o, ancora peggio, caschi di sotto.

Molti pensano che il gatto, anche se cade, atterra sulle quattro zampe e non si fa niente. È sbagliato, perché molto dipende dall’altezza: perché le conseguenze siano minime, dovrebbe cadere dal secondo piano, non dal primo, non dal terzo né men che meno da piani superiori. La caduta può provocare conseguenze gravissime, che vanno dalla rottura del palato fino alla paralisi degli arti posteriori e alla morte. E, se rimane incolume, il micio non è più dentro casa e, spaventatissimo, scappa via.

Altri invece pensano che: “Sta sul davanzale, passeggia sulla ringhiera, ma non è mica così matto da buttarsi di sotto! Non è mai successo niente!”. Benissimo, non sarà matto e non sarà mai successo niente, ma questo non significa che continui per sempre così. Se un giorno decide di inseguire una farfalla o un uccellino nel vuoto, basta un secondo perché cada di sotto.

Quindi finestre, balconi e terrazzi vanno messi in sicurezza con reti metalliche che impediscano loro di cadere di sotto.

Se poi abitate al primo piano, anche rialzato, può essere che il gatto, quando voi non siete presenti (per es. nelle intriganti – per lui – e afose – per voi – notti estive), decida deliberatamente di scendere dalla finestra lasciata aperta, magari perché vede passare sotto un altro gatto o un cane, o semplicemente per curiosità. In discesa alcuni gatti saltano anche 3 metri senza avere paura.

Se invece il terrazzo, o il lucernario in mansarda, dà sui tetti, sappiate che la libertà di passeggiare liberamente in vetta alle case può costare cara. Nella migliore delle ipotesi il gatto approderà dai vicini, nella peggiore volerà sulla strada per aver sbagliato l’appiglio (impossibile per le sue unghie sulle tegole lisce). Anche in questo caso serve una rete metallica arcuata verso l’interno per impedirgli di sconfinare dal vostro terrazzo.

Gatto smarrito perché scappato dal trasportino

Ebbene sì, capita anche che il gatto scappi perché il trasportino si apre o perché lo apriamo noi incautamente...

I trasportini più sicuri sono quelli in griglia metallica con gancio di chiusura: sono pressoché indistruttibili e non smontabili dal gatto. Per maggiore sicurezza un paio di moschettoni supplementari cautelano anche in caso di apertura involontaria (da parte vostra) della molla di chiusura.

I trasportini in plastica "a guscio", ossia con la possibilità di scoperchiarlo, sono altamente insicuri perché basta che la molla di plastica non sia ben fissata e il fondo si sgancia facendo scappare il gatto. Lo stesso vale per lo sportellino, che non sempre aggancia bene la chiusura. In questo caso bisogna ogni volta passare un doppio giro di scotch plastico da trasloco per essere sicuri che non accada niente.

Poi c'è la nostra ingenuità nell'aprire il trasportino: in area di servizio il gatto NON ha bisogno di sgranchirsi come il cane. Se proprio volete farlo bere, chiudetevi in macchina con lui, portiere e finestrini tutti chiusi, aprite cautamente la gabbia (lui deve rimanervi dentro e inserite la ciotolina d'acqua, togliendola dopo 5 minuti. Non fatelo uscire nemmeno se fosse abituato al guinzaglio con pettorina: in un ambiente così diverso, basta un nonnulla perché si spaventi e si sfili la pettorina sparendo in autostrada...

Anche dal veterinario (o toelettatore) il trasportino si apre solo quando siete in ambulatorio (non in sala d'attesa...) con porte e finestre ben chiuse.

In pullmann, treno, aereo, nave ecc. il trasportino NON SI APRE MAI! A meno che non abbiate una cabina privata ben chiusa, oppure non siate in un bagno ben chiuso!

Infine il discorso delle staffette o altre situazioni in cui serve un cambio di trasportino: il gatto arriva in una gabbia e va traslocato nella vostra. Questa operazione va fatta sempre in luogo CHIUSO e delimitato: dentro un'automobile, un camper, un bagno, una stanza, ma sempre ben chiusi. Un gatto che non conosce gli umani che ha attorno e si vede aprire il trasportino, cercherà di scappare via terrorizzato, siatene ben consci e non fate mosse stupide: ritrovarlo in una stazione o area di servizio autostradale a lui e a voi completamente sconosciute è praticamente impossibile...

Gatto smarrito perché non tornato

Se invece il gatto è abituato a uscire in un giardino non protetto (cioè privo di reti alte almeno 2 metri e arcuate verso l’interno), non contate sul fatto che esca solo insieme a voi: basta un secondo perché lui corra via e voi non lo vediate più; né contate sul fatto che: “Non si è mai allontanato dal giardino!”, perché può sempre sentire qualcosa che lo attira al di fuori del perimetro di proprietà. Se poi non è sterilizzato, l’allontanamento soprattutto del maschio è assicurato: i gatti maschi interi, ascoltando i miagolii della femmina in calore, possono percorrere anche 10 km per raggiungerla.

Una volta superata la recinzione non protetta del vostro giardino, fuori c’è un mondo pericoloso: i veicoli a motore, i cani che lo inseguono, eventuali animali selvatici (la faina e la volpe possono uccidere un gatto, è capitato a chi scrive, purtroppo...), possibili polpette avvelenate o topi che hanno ingerito il topicida, vicini malevoli… Senza contare chi può prenderlo con sé: c’è chi lo raccoglie in buona fede ritenendolo un gatto smarrito e portandolo al gattile più vicino, e chi invece lo prende perché gli piace e se lo tiene senza mettere annunci di ritrovamento né portarlo dal veterinario (rapitori di gatti).

Nella migliore delle ipotesi, infine, se il gatto non torna è perché è rimasto chiuso in una cantina, soffitta, magazzino, garage, casa dei vicini. Se ciò accade nel periodo estivo, i vicini potrebbero tornare anche dopo 4 mesi…

Gatto smarrito in vacanza

Tutti i consigli fin qui valgono anche se vi spostate con il gatto durante le vacanze. L'appartamento o la stanza d'albergo devono avere finestre e balconi in sicurezza. Se non lo sono, il gatto sta solo in casa (e voi state ben attenti a non farlo uscire!). Se il gatto a casa vostra è abituato a uscire, non fidatevi a lasciarlo andare: il luogo è sconosciuto, lui vorrà esplorarlo tutto e potrebbe cacciarsi nei guai; voi sarete meno attenti perché presi a godervi le meritate vacanze...

Vale soprattutto per chi si sposta in camper o in campeggio: il rischio che non torni, ma voi nel frattempo finite i giorni di ferie e dovete tornarvene a casa a centinaia di km di distanza è elevatissimo. Trovate piuttosto una soluzione per lasciarlo a casa, perché non può stare chiuso nel camper per 15 giorni...

Gatto di casa: come cercarlo

I gatti che vivono solo in casa se escono sono in genere atterriti da un ambiente che non conoscono e quindi cercano immediatamente un riparo sicuro: si infilano sotto un manufatto, es. pedana, pallet, nicchie, sottoscala ecc., ma anche sotto le macchine o fra la ruota e la carrozzeria, oppure salgono in cima a un albero, e lì rimangono terrorizzati anche per giorni, a tanto maggior ragione se sono anche feriti. Di solito ciò accade in un raggio di 50-100 m da dove sono caduti.

Uscite a cercare il micio dopo le 22 o prima delle 7, quando tutto è silenzio e lui sentirà voi e voi lui. Partite da sotto casa e poi, lentamente, allargate il raggio di ricerca. Chiamatelo continuamente con voce normale, senza ansia (possibilmente) e rimanete in ascolto di una sua risposta. Agitate il sacchetto o il barattolo dei croccantini come rinforzo: soprattutto dopo alcuni giorni la fame potrebbe avere la meglio. Portate una torcia con cui illuminare tutti gli anfratti, chinandovi per vedere se scorgete gli occhi riflettenti la luce.

Quando lo trovate, muovetevi sempre con gesti lenti chiamandolo e attiratelo fuori con i croccantini. Tenete sempre a portata di mano il trasportino, perché non è detto che il vostro micio, una volta recuperato, vi stia in braccio senza scappare di nuovo spaventato. Non scoraggiatevi alla prima notte: potrebbero servirne molte di più (anche una ventina) per trovarlo e recuperarlo.

Gatto libero di uscire: le ricerche

In questo caso il gatto potrebbe essere ovunque nei dintorni, magari ferito e incapace di muoversi. Il consiglio è di cercarlo sia di notte sia di giorno, battendo palmo a palmo tutte le aree che presupponete lui frequenti, raddoppiandone l’estensione.

Consigli validi per tutti i casi

Create un volantino sia cartaceo sia digitale, che riporti:

  • nome e foto del gatto,
  • telefono cellulare di riferimento (non fatevi contattare solo su Facebook o Messenger, potrebbero passare giorni prima di vedere il commento),
  • giorno di sparizione ed eventualmente anche orario,
  • luogo di sparizione (via e numero civico, paese o città con indicazione del quartiere), meglio se indicando anche un negozio, scuola, ente o altro punto geografico noto a tutti in zona,
  • sesso (per i maschi indicare se intero o sterilizzato),
  • segni particolari (es. coda mozzata, orecchio tagliato, macchia bianca sotto il mento, chiazza a forma di cuore sul dorso, zoppia ecc.),
  • carattere (socievole, pauroso, risponde o no al suo nome, miagola molto/poco ecc.),
  • eventuale microchip,
  • stato di salute se il micio necessita di cure urgenti,
  • se è abituato a uscire o sta solo in casa,
  • se sale volentieri su automobili e furgoni,
  • eventuale ricompensa per segnalazioni fondate o ritrovamento.

Affiggete i volantini in tutte le zone “sensibili”: fermate dell’autobus, cassonetti delle immondizie, semafori, farmacia, tabaccaio, fornaio, edicola, bar (chiedendo di tenerli per soli 15 giorni, così i commercianti ve lo consentono in genere). Verificate giornalmente che nessuno li strappi: spesso è proprio chi l’ha rubato a toglierli tutti dopo poche ore.

Fate il giro di tutti i vicini di casa in un raggio di almeno 200 m e lasciate il volantino nella cassetta delle lettere di quelli che non riuscite a incontrare personalmente.

Lasciate il volantino anche presso i veterinari in un raggio di 2 km e presso tutti i gattili esistenti nella vostra città.

Lo stesso volantino va postato sulla pagina Facebook vostra e dei vostri familiari, fissandolo in alto in bacheca (cliccate sui tre puntini in alto a destra nel post pubblicato e selezionate “Fissa in alto”).

Cercate tutte le pagine di animali smarriti e/o trovati della vostra città e regione, sia per postare lo smarrimento, sia per verificare se qualcuno lo avesse trovato postandone il ritrovamento, e controllatele il più spesso possibile.

Condividetelo nei gruppi “Sei di… se…”, “Animali smarriti” e “Gatti smarriti” della vostra città e regione. Avvertenza per chi risponde da questi gruppi: chi ha smarrito il gatto non vede i vostri commenti perché non può vedere dove il post è stato condiviso; per commentare utilmente chiamate il cellulare nel post originario oppure cliccate sulla foto e commentate su di essa (i commenti appaiono nel post originario); il problema, da parte di chi cerca il gatto smarrito, si evita scrivendo direttamente l’intero volantino senza condividerlo (basta fare Copia dal vostro Facebook e Incolla sulla pagina del gruppo di smarriti). Esistono anche pagine relative a “Gatti/Animali rubati”: se avete il sospetto che sia stato portato via, postate anche su queste pagine.

Se sale abitualmente sui veicoli, cercate di ricostruire quali auto e furgoni sono passati nei pressi nel giorno di sparizione e postate l’appello anche nelle pagine di smarrimenti delle città di destinazione dei mezzi.

Continuate comunque le ricerche per parecchi giorni senza arrendervi, ripassando anche negli stessi luoghi e allargando il raggio di ricerca man mano che passa il tempo. Verificate anche se nei dintorni ci siano colonie di gatti randagi a cui qualcuno porta acqua e cibo: col trascorrere del tempo il vostro gatto potrebbe essersi aggregato a questi, sfamandosi a sufficienza. Così come potrebbe seguire gatti liberi nella zona.

Gatto smarrito: il ritrovamento

Se ritrovate il vostro gatto smarrito, aggiornate immediatamente il post originale: non cancellatelo, né fatene uno nuovo, perché continuerebbero a girare le condivisioni di smarrimento rubando tempo e spazio ad altri mici ancora dispersi. Aggiornando quello originale e lasciandolo su Facebook, automaticamente si aggiornano tutte le condivisioni in qualunque pagina. L’aggiornamento si fa cliccando sui tre puntini in alto a destra e cliccando su Modifica.

Rifate il giro dell’affissione e togliete tutti i volantini. Informate anche i vicini di casa, i veterinari e i gattili del ritrovamento.

E naturalmente attrezzatevi per evitare che lo smarrimento si ripeta

Per approfondire

37346 - Ultima modifica: 2022-10-14T22:38:56+02:00 da Elena Tibiletti
Gatto smarrito, come non perderlo e ritrovarlo - Ultima modifica: 2022-10-17T06:32:14+02:00 da Elena Tibiletti