gatto
Il gatto può stare benissimo anche solo in casa.
Secondo voi, il vostro gatto è felice solo se esce? Fermatevi un attimo a pensare cosa significa per il gatto uscire, rispetto a una casa attrezzata per lui

Uno dei dubbi più grandi che assale i proprietari di gatti è quello legato alla vita dei propri felini dentro casa: molti sono convinti che il gatto sia veramente felice solo se vive fuori casa, libero di muoversi ed esplorare, cacciare e fare quello che vuole tutto il giorno, per poi tornare la sera a casa, vivendo una sorta di semi proprietà o semi libertà a seconda di come la si voglia chiamare. Ma siamo sicuri che il nostro micio sia veramente felice nel vivere tutta questa libertà oppure lo stiamo esponendo quotidianamente a pericoli, paure e rischi?

Etologia del gatto...

Ricordiamoci un attimo chi è il gatto: il nostro gatto domestico (inteso tale in ambiente domestico, urbano e rurale) è un animale solitario, territoriale, carnivoro obbligato, di origine desertica, con comportamenti predatori e sociali del gatto selvatico.

È un predatore crepuscolare/notturno, i cui sensi sono specializzati per la caccia notturna, ma è anche una preda, è territoriale, crea con il proprio territorio un legame molto forte e più lo conosce e controlla, più si sente sicuro: per fare questo il gatto deve strutturarlo e marcarlo.

Lo struttura in campi territoriali cioè zone dove compie specifiche attività: zona di caccia, riposo, eliminazione, gioco, che collega tra loro con sentieri invisibili.

... e convinzioni del proprietario

La convinzione che il micio senta la necessità di uscire per vivere la libertà è una teoria tutta nostra. Fermiamoci un minuto a riflettere su tutto quello che il nostro gatto può trovare fuori dalla porta di casa: i pericoli a cui ogni giorno lo esponiamo, le paure che vive quando esce di casa, il territorio che cambia, i predatori che ogni giorno attentano alla sua vita, iniziando dai cani di proprietà che vengono lasciati liberi in passeggiata, per non parlare del pericolo delle strade, e delle macchine che sfrecciano veloci e di quanti gatti ogni giorno muoiono investiti.

La sicurezza dal punto di vista del gatto

Il gatto, come detto, nasce come animale solitario e territoriale, con il suo territorio instaura un legame molto forte, più conosce e riesce a prevedere tutto quello che accade nel suo territorio e più lui vivrà sereno e senza stress. Questo significa che, dando al gatto la possibilità di vivere e appartenere alla nostra casa, lui trascorrerà una vita felice e serena al suo interno. Ovviamente è importante che la casa sia arredata in modo da rispettare i suoi bisogni, dove poter esprimere i suoi comportamenti innati e specie-specifici.

La tranquillità di conoscere il territorio, di sentirsi al sicuro e a suo agio in qualsiasi momento della giornata, poter cacciare in sicurezza piccoli insetti che varcano la soglia di casa, conoscendo lo spazio, osservare il territorio, dalla finestra o i suoi umani da un punto rialzato della casa, riposare in una tana sicura, muoversi di notte liberamente senza il terrore continuo di essere predato, interagire con il proprio umano, giocare insieme, piccole sessioni divertenti di pochi minuti ripetute più volte durante il giorno, mangiare cibo sano e nutriente al sicuro dentro casa senza doverlo contendere, andare nella lettiera sentendosi al sicuro. Sì, perché per i gatti espletare i propri bisogni è sempre un momento molto particolare: in natura sono esposti a eventuali predatori, mentre dentro casa il gatto è tranquillo e al sicuro, ed è indubbio che in un ambiente idoneo il gatto vive una vita serena e felice.

Bisogna però essere onesti e fare un esame di quella che è la nostra casa, se l'abbiamo resa abitabile veramente anche per lui oppure no e se interagiamo con lui tutti i giorni.

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Per approfondire

40616 - Ultima modifica: 2024-06-28T18:51:24+02:00 da Elena Tibiletti
Gatto, in casa è veramente felice? - Ultima modifica: 2024-07-09T06:41:12+02:00 da Elena Tibiletti