gatto
Abituare il gatto a essere manipolato può richiedere anche molto tempo.
Il gatto da gattile o da strada va abituato pian piano al contatto e alle manipolazioni con una strategia precisa, tanto tempo e molta pazienza
I gatti sono animali estremamente complicati, la loro gestione può in alcuni casi risultare difficoltosa soprattutto in determinate situazioni come ad esempio la toelettatura o seguire una terapia prescritta dal veterinario.
Molti proprietari non riescono minimamente ad avvicinare i loro amati gatti e quindi risulta per loro impossibile non soltanto curarli, ma anche effettuare un semplice controllo del micio per prevenire eventuali patologie che se trascurate possono diventare gravi, dolorose e pericolose per la salute.
Allora come fare per creare quella fiducia e quella confidenza che in una relazione tra gatto e umano fa la differenza?

Tempo e pazienza

Prima di tutto ci vuole molta pazienza e tempo, ogni gatto ha i suoi tempi, il suo carattere ed i propri gusti, anche nel ricevere le coccole.
Quello che dobbiamo fare appena portiamo a casa il nostro micio è iniziare con calma e senza imposizioni a creare quel rapporto di affetto e fiducia che ci porterà poi a manipolarlo in maniera piacevole per il nostro micio.
I gatti presi in allevamento a 90 giorni sono abituati dagli allevatori ad essere manipolati, accarezzati e presi in braccio, sarà quindi molto più facile per il micio abituarsi ad essere toccato da noi a differenza dei gatti adottati dal gattile o salvati dalla strada, ma anche con loro è possibilissimo arrivare ad avere lo stesso rapporto che si instaura con un gatto di allevamento, dobbiamo solo avere pazienza e dargli il tempo necessario.
"Ho adottato un gatto, è selvatico e non si fa toccare", quasi fosse una scusante o una situazione insuperabile, dedicando del tempo a quel gatto e costruendo con lui una relazione giorno per giorno, si potrà arrivare a instaurare quella complicità che porterà il micio a fidarsi di noi e a lasciarsi manipolare.

La tecnica del premietto

Per creare una relazione di fiducia con il nostro gatto e abituarlo di conseguenza ad essere manipolato iniziamo con l'offrire al micio sempre allo stesso orario un premietto molto appetibile: lo chiamiamo, gli offriamo il premietto senza toccarlo in caso di gatti più selvatici, altrimenti possiamo già iniziare ad accarezzarlo delicatamente sulla schiena. Usiamo un modo di fare dolce, movimenti lenti, senza scatti, tono di voce amichevole e non costringiamo in nessun modo il gatto a restare più del dovuto o a farsi toccare troppo. Se vediamo che non gradisce diamo tempo al tempo, continuiamo a costruire questo momento piacevole allungando i tempi delle coccole un pochino alla volta stando sempre attenti a farlo gradualmente, in questa piccola routine possiamo anche introdurre il cardatore e iniziare a spazzolare il micio.

Prendere in braccio il gatto

Una volta arrivati al punto che il micio si fida di noi e impara che riceve solo cose buone come coccole e cibo goloso possiamo, sempre gradualmente, prendere in braccio il gatto. Le prime volte lo appoggiamo subito, poi anche in questo caso allunghiamo i tempi senza fretta; quando il gatto starà a suo agio in braccio a noi, a contatto con il nostro corpo, possiamo iniziare a fare coccole su tutto il corpo, accarezzarlo sul musino, sotto il mento sul collo, sul petto e piano piano arrivare a toccare le zampe. Quando arriveremo a toccare i polpastrelli senza che il gatto sia infastidito vuol dire che abbiamo conquistato la sua fiducia e che la nostra relazione è stabile e lui ci vede come l'umano del quale si può fidare, allora possiamo arrivare a controllargli anche il cavo orale, le orecchie e gli occhi.
Un gatto abituato alle manipolazioni è un gatto che avrà meno problemi durante la visita veterinaria e sarà sicuramente più facile controllarlo anche da parte del proprietario.
Un attento controllo periodico è l'unico modo per prendere con estrema tempestività qualsiasi patologia e dare la possibilità al veterinario di curarla efficacemente.
Gatto, come abituarlo al contatto - Ultima modifica: 2023-10-05T06:40:42+02:00 da Elena Tibiletti