Le fucsie (Fuchsia) sono arbusti a foglie decidue, con rami ricadenti e foglie verde bottiglia, originarie della Nuova Zelanda e del sud America. Il portamento ricadente di alcune specie le rende ideali per i balconi, dove si coltiva in vaso come esemplare singolo o in cestini appesi.
Senza contare le numerose varietà che sono state selezionate negli anni, questo genere, allo stato spontaneo, comprende all’incirca un centinaio di specie, principalmente diffuse tra l’America centrale e meridionale, i Caraibi e la Nuova Zelanda. Eccone alcune fra le più diffuse.
Le specie di fucsia: Fuchsia magellanica
Questa pianta si presenta come un cespuglio di medie dimensioni che di norma non supera il metro e mezzo di altezza. Il verde intenso delle foglie si accosta magnificamente con il viola e il porpora dei fiori. Questi ultimi iniziano a far capolino con l’arrivo della primavera; rallegrando giardini e terrazzi per tutta la stagione estiva.
È originaria del Sud America, dove cresce spontanea fino alla Terra del Fuoco, da dove poi è stata esportata, intorno al XIX secolo, per scopi ornamentali. Nei suoi habitat naturali l’impollinazione dei fiori è effettuata dai piccoli colibrì, ma alle nostre latitudini api, calabroni e farfalle le fanno spesso visita grazie all’alto contenuto di nettare dei suoi fiori.
Necessita di terreni umidi, estati fresche e inverni miti. Nel nostro Paese può essere coltivata un po’ ovunque, tenendo presente che nelle regioni con inverni particolarmente rigidi la pianta perderà le foglie, mantenendo la vitalità solo negli steli più vicini al suolo.
Non necessita di particolari cure, ma risentirà positivamente di una potatura all’inizio della primavera per stimolare la fioritura.
In giardino, da Firenze in giù, può essere utilizzata come siepe irregolare, piantando un esemplare ogni 40 cm.
Questa pianta è stata premiata dalla Royal Horticultural Society come una delle più belle e più versatili piante da giardino.
Le specie di fucsia: Fuchsia excorticata
È la fucsia di dimensioni maggiori, avendo portamento arboreo che può raggiungere i 12 metri di altezza.
È originaria della Nuova Zelanda dove cresce dal livello del mare fino ai 1000 metri di altitudine. I maori, primordiali abitanti di queste isole, utilizzavano il suo polline di colore blu come tintura per tingersi il viso durante le cerimonie; da loro veniva chiamata Kotukutuku. I primi coloni europei trovarono nelle succose bacche di questa pianta una valida alternativa ai mirtilli, facendone così la materia prima delle loro marmellate. La loro appetibilità non è rimasta segreta nemmeno agli opossum, piccoli marsupiali che sono stati di recente introdotti in Nuova Zelanda e che, essendo ghiotti delle bacche di questa fucsia, stanno mettendo a repentaglio la sopravvivenza di quest’affascinante albero.
È una pianta decisamente rustica, arriva infatti a tollerare temperature anche sotto lo zero. Preferisce terreni ricchi di humus e sempre umidi: non a caso gli ambienti dove si trova a crescere allo stato spontaneo sono le rive dei corsi d’acqua. I suoi fiori, di un viola carico, spuntano sui rami alla fine dell’estate.
Le specie di fucsia: Fuchsia procumbens
Anche lei originaria della Nuova Zelanda, è una pianta molto interessante per il suo particolare portamento strisciante, non comune tra le fucsie. Potrete dunque usarla come un'insolita tappezzante o più semplicemente come ricadente tra le pietre di un muretto.
Presenta una miriade di piccole foglioline tonde e dei fiori tubulari di colore giallo e arancione con i pistilli rossi. Questa fucsia non ama i caldi eccessivi, preferendo invece le posizioni ombreggiate.
Le specie di fucsia: Fuchsia triphylla
Deve la sua indiscutibile bellezza al fogliame che spesso mostra delle sfumature marrone o bordeaux e alla particolare forma dei fiori stretti e allungati, di color rosa salmone.
Fu la prima specie di fucsia a essere scoperta da Plumier durante una spedizione tra le colline della Repubblica Dominicana, dove ancora cresce spontanea. Il botanico, rimasto colpito dalla bellezza di questa pianta, ne volle riportare degli esemplari in Francia, da dove poi la Fuchsia triphylla è stata riprodotta e diffusa in tutta Europa.
Essendo una pianta originaria dei Paesi caldi, non è idonea a essere coltivata in piena terra nelle regioni dove le temperature minime invernali scendono per lunghi periodi sotto lo zero. Durante questa stagione potrete comunque ripararla in serra o all’interno di casa. Preferisce le posizioni lontane dal sole di mezzogiorno.
Le specie di fucsia: Fuchsia regia
È chiamate “fucsia rampicante”, anche se non sviluppa rami abbastanza resistenti con cui avvinghiarsi a un supporto. Ha l’attitudine a infiltrarsi tra i rami delle piante che le stanno accanto e può raggiungere anche i 5 metri di altezza. La sua posizione ideale in giardino sarà quella di fianco a un grosso albero con cui potrà intrecciare i suoi lunghi rami, decorandolo con la sua generosa fioritura.
Predilige terreni ricchi di humus e sempre umidi. Ricordatevi di non far mai mancare a questa fucsia una buona dose di ore di sole. Essendo originaria delle montagne nello Stato di Rio de Janeiro, nel nostro Paese risulta tollerare bene anche i rigori dell’inverno (non sulle Alpi e sull'alto Appennino), pur con l’accortezza di proteggerla in caso di gelate prolungate.
Come coltivare la fucsia
La fucsia vive bene in zone fresche, in mezz'ombra luminosa, al riparo dai raggi diretti. Soprattutto nel Sud è adatta a balconi rivolti a nord, nord-est o nord-ovest. Ovunque, da maggio a settembre non deve ricevere i raggi solari del mezzogiorno. È comunque poco indicata per le zone costiere (non sopporta il vento salso). Non tollera in generale il caldo intenso e il vento asciutto: un colpo di siccità può farla appassire in poche ore.
È ideale da appoggiare su pilastrini, colonnine, scalei o altro luogo dove i rami possano danzare in libertà al vento e con essi i fiori “con il tutù”. Appesantite il vaso ponendo sulla superficie del terriccio sassi per evitare che una corrente impetuosa possa rovesciare il vaso: i rami sono fragili e si spezzano facilmente (potete usarli per talee).
Ama l'umidità, ma non i ristagni radicali: il substrato, quindi va mantenuto ben fresco ma deve essere ben drenato. Predilige i substrati acidi, torbosi, fertili, non sopporta substrati calcarei: ideale metà terra universale e metà terriccio per acidofile.
Va coltivata in un vaso in plastica, di diametro di 20 cm per una pianta alta 25 cm; non ama le coabitazioni; si rinvasa ad anni alterni in gioventù, poi ogni 3-4 anni, sempre in una misura in più. Può vivere in panieri appesi, purché si abbia la certezza di poterli irrigare regolarmente.
L'acqua d'irrigazione deve essere decalcificata e va fornita prima che il terriccio si asciughi, abbondante e regolare da maggio a settembre, scarsa in marzo-aprile e in ottobre, nulla in inverno.
In vaso va concimata da maggio a settembre ogni 15 giorni con un prodotto liquido per acidofile nell'acqua d'irrigazione.
Nelle regioni con inverni freddi, sopravvive bene da un anno all'altro se si ritirano i vasi in serra fredda, altrimenti occorre trattarla come pianta stagionale perché non tollera il gelo. Al momento del ricovero invernale (o alla rimessa in esterni) si possono accorciare di un terzo i rami ingombranti.
Si moltiplica per talea di ramo tra maggio e agosto.
Le varietà di fucsia
Fuchsia magellanica è la specie più comune e diffusa. La facilità di ibridazione comporta la continua produzione di nuove cultivar, con fiori in tante tinte, dal bianco (per esempio 'La Neige') al viola-blu (per esempio 'Deep Purple').
La gamma 'Cherry' è stata selezionata per resistere al sole, al caldo e all'inquinamento. Cultivar molto attraenti a fiore doppio sono 'Ballet Girl' (bianca e rossa), 'Fascination' (rosa e rossa), 'Nautilus' (rosso carminio e bianca).
Malattie e parassiti della fucsia
- Uno strato di feltro grigio sulle foglie? Muffa grigia, dovuta a un fungo che si sviluppa in ambienti umidi e afosi (situazione tipica in serra, soprattutto a fine inverno): spostare la pianta in zona meno umida e più arieggiata, non innaffiare sulla chioma.
- Foglie che presentano macchie rosso-ruggine? Ruggine: trattare con antifungino.
- Piccoli insetti bianchi nella pagina inferiore delle foglie? Mosca bianca: trattare con insetticida e favorite l'arieggiamento.
- Rapido appassimento? Troppo caldo o troppo secco: con atmosfera asciutta o se il substrato inaridisce, la pianta soffre. Immergetela in una bacinella d'acqua per mezz'ora, vaporizzate la chioma.