Massimo Cupertori, del vivaio Floralpe, è un profondo conoscitore e appassionato di fucsie, piante particolarmente amate in Gran Bretagna (dove hanno selezionato oltre 1500 ibridi), e ultimamente apprezzate anche in Italia. Gli abbiamo rivolto alcune domande sulle fucsie "danzanti".
1) Esistono fucsie diverse da quelle classiche, rosa e viola o rosa e bianco?
Il mondo delle fucsie è estremamente vasto. Se ne possono trovare di ogni forma, colore, dimensione e portamento; con fiori piccolissimi o molto grandi, semplici o doppi, rivolti verso il basso o l’alto, bianchi, rossi, rosa, blu, arancio, bicolore e addirittura gialli. Possono avere portamento pendulo, strisciante o eretto, fra queste ultime alcune specie raggiungono i 5-8 m d’altezza, ma ve ne sono anche di nane che si sviluppano al massimo 20-30 cm.
2) Quali consiglia fra le più particolari?
Menzionarne alcune è veramente difficile, e si rischia sicuramente di dimenticarne molte altre. Per fare qualche esempio posso citare: ‘Annabel’ dai grandi fiori bianchi, resistente al freddo dell’inverno; ‘Bicentennial’ arancio; Fuchsia procumbens dai piccoli fiori giallo-verdi e dal portamento strisciante; ‘Gottingen’ arancio e resistente ai raggi del sole; ‘Pinkgalore’ di un rosa molto bello; ‘Caroline’ estremamente elegante nella sua tonalità rosa confetto. Tra le varietà erette ricordo ‘Abbé Farges’ rosa rosso, ‘Albertina’ rosa, ‘Dancing Flame’ rosa sfumato, ‘Susan Travis’ bianco rosa, ‘Woodoo’ rosso scuro. Tra le pendule apprezzo ‘Alaska’ bianca, ‘Autumnale’ rossa a foglia variegata di giallo, ‘Walz Mandolino’ arancio, ‘Golden Marinka’ rossa con foglia variegata, ‘Archie Owen’ rosa delicato.
3) In che modo coltivarle?
Le fucsie possono essere allevate a cespuglio in vaso, basket e balconette che abbelliscono con copiose cascate balconi, porticati e scale, coltivate singolarmente o in miscuglio con altre piante stagionali. In giardino, in vaso o in piena terra, come singoli esemplari o in gruppo, possono riempire aiuole con fioriture prolungate dalla primavera al tardo autunno, o formare meravigliosi alberelli; in alcuni casi si possono utilizzare come rampicanti fissando i rami a un sostegno. Coltivatele in contenitori di piccole dimensioni (13-16 cm di diametro) fino ad arrivare a grandi esemplari in vasi da 40-50 cm.
4) Come conservarle, di norma, in inverno?
La maggior parte delle piante va ritirata in locali luminosi con temperature di circa 5-8 °C, anche se molte (in genere quelle che si trovano comunemente in commercio) possono scendere fino a 3-4 °C. In questo periodo le bagnature si limiteranno al minimo indispensabile per mantenere in vita la pianta e le concimazioni verranno sospese. Alcune specie e varietà si possono piantare in giardino provvedendo in autunno a proteggerle con foglie e tessuto non tessuto.
5) Le fucsie possono superare all’aperto inverni rigidi?
Sì, esistono alcune varietà che, piantate in piena terra, sopportano i rigori invernali, se posizionate in luoghi riparati e coperte con fogliame e teli: perdono la parte aerea per poi rivegetare in primavera dalla base. Sono ‘Beacon’, F. magellanica alba, ‘Achievement’, ‘Golondrina’, ‘Lady Thumb’, ‘Dollar Princessin’. Fondamentale è usare terricci sempre molto drenanti con l’aggiunta di sabbia o agriperlite per evitare ristagni di acqua, estremamente pericolosi soprattutto in estati molto torride.
6) Nel Centro-Sud valgono gli stessi consigli?
È possibile piantare in piena terra molte più varietà, assicurando comunque una buona protezione di foglie in inverno. Attenzione invece alla calura estiva: meglio scegliere una posizione ombreggiata durante le ore più calde e il più possibile ventilata, situazione più facile da ottenere lungo le colline che non presso le coste.
7) Cosa fare in primavera?
Alla fine del periodo freddo, per le piante in piena terra è necessaria una pulizia quasi completa della vegetazione vecchia, mentre su quelle ricoverate si provvede a una potatura per eliminare rami troppo esili o secchi e ridimensionare il resto della vegetazione. Il taglio dipenderà dalla dimensione della pianta: in caso di piccoli esemplari si lasciano 10-15 cm di vegetazione, mentre su quelli più grossi ci si limita a ridurli di un terzo o al massimo di metà. Con gli steli tagliati, se in buono stato e ancora erbacei, potete procedere alla riproduzione, che va effettuata comunque in primavera; usate come substrato un miscuglio di torba e sabbia o agriperlite in parti uguali.
8) Come facilitare la fioritura?
All'inizio della stagione, le piante devono essere concimate con prodotti a maggior tenore di azoto che ne facilita lo sviluppo; successivamente si useranno concimi con un titolo più alto di fosforo e potassio che assicurerà una copiosa fioritura colorata. In estate le concimazioni si diraderanno notevolmente per non sfruttare troppo la pianta, in settembre invece si ricomincerà a concimare quando le temperature scenderanno.
9) Si ammalano facilmente?
Dipende dall’avversità: le principali sono i pidocchi, il moscerino bianco e gli acari, che possono essere combattuti con prodotti che si trovano normalmente in commercio. Per quanto riguarda il moscerino bianco, insetto fastidioso, estremamente dannoso e temuto, potete adottare un sistema molto pratico e funzionale: appendete alcuni cartoncini di un bel colore giallo, cosparsi di vischio, sui quali rimarranno appiccicati i moscerini, che sono attratti da questo colore.
10) Esistono varietà resistenti al sole?
‘Abigail’, ‘Garden News’, ‘So Big’, ‘Lyes’ Unique’, ‘Mantilla’ e ‘Thalia’ sopportano il pieno sole, con maggior difficoltà in climi estremamente caldi o con umidità atmosferica elevata. La maggior parte delle fucsie predilige invece una posizione a mezz’ombra; in caso di estati molto calde è opportuno ripararle in luoghi più freschi prestando molta attenzione agli eccessi di acqua che potrebbero provocarne la morte. Al riguardo, è possibile somministrare fungicidi per proteggere le radici; inoltre, l’utilizzo di vasi in cotto aiuta l’apparato radicale assicurando una traspirazione migliore e favorendo una più veloce asciugatura del terriccio.
Curiosità sulle fucsie
In Gran Bretagna la “fucsiamania” scoppiò all’inizio del XIX secolo, quando nell’alta società londinese era impensabile non possedere almeno un esemplare fra le 15 specie già scoperte. Dal 1840 incominciarono le ibridazioni che, nel 1880 contavano 1500 varietà, con esemplari alti 3 m. La moda si esaurì all’inizio del secolo scorso ma, negli anni ’30 colpì gli americani, che ottennero oltre 2000 varietà. Attualmente, il lavoro di ricerca e sviluppo è portato avanti dall’American Fuchsia Society e dalla British Fuchsia Society.