Uno schema d’impianto con fiori in tinte pastello diffonde un’atmosfera rarefatta e riposante, quasi statica rispetto all’irruente passionalità trasmessa dai colori accesi così in voga negli anni passati. Certamente l'utilizzo di una palette pastello non è una tendenza autoctona, ma discende piuttosto dalla tradizione ornamentale delle bordure inglesi. Il cui concetto, spesso seducente per le risonanze romantiche che è in grado di trasmettere, viene considerato una questione di stile e di eleganza, mentre in realtà è una risposta pratica a specifiche condizioni climatiche, e una deliberata tattica per trarne il migliore vantaggio.
Il tipo di luminosità e l’intensità dei raggi solari hanno infatti una diretta influenza non solo sulla crescita delle piante, ma anche sul tipo di impatto cromatico esercitato dalle fioriture: la luce diffusa tipica dei giardini inglesi enfatizza la forma e l’incisività delle corolle chiare, che assumono tinte quasi luminescenti sotto la frequente velatura delle nubi. Al contrario, la regolarità e la forza del sole italiano al suo apice tendono ad annullarle, rendendole quasi invisibili durante il giorno.
Per ottenere composizioni efficaci, si tenga presente che tutte le tonalità chiare possiedono la caratteristica di apparire molto sfumate rispetto ai colori forti e, anche a seconda della forma, delle dimensioni e della quantità dei fiori, tendono ad assumere contorni meno nitidi, almeno durante il giorno. Nella ridotta luminosità dei cortili cittadini, per esempio, i toni del bianco, rosa perla, giallo limone e azzurro pallido spiccano maggiormente, anche se le condizioni colturali impongono precise limitazioni nella gamma di specie fiorifere che tollerano la mezz’ombra (Impatiens e begonie offrono una buona soluzione nei mesi estivi con fioriture continuate in tonalità di rosa pallido, bianco e pesca). Nei piccoli giardini, l’utilizzo dei colori chiari si rivela uno stratagemma prezioso per ampliare visivamente lo spazio e creare l’impressione di maggiore distanza, particolarmente se vengono graduati a partire dai più scuri, vicino all’abitazione, fino ai più luminosi che fanno recedere i confini.
(testo tratto da “La luce dei toni pastello”, di Luisa Ferrari, Giardinaggio, n.2/2011)