Le bufale, oggi ribattezzate fake news, sono sempre esistite, in tutti i campi, fin dalle civiltà preromane. Non stupisce quindi che circolino anche nel mondo verde, a proposito delle piante e di come coltivarle. Il meccanismo è ben noto: c’è chi è contrario per principio a tutto quanto viene dal mondo industriale, sospettando imbrogli o rischi per la salute. E chi pensa al risparmio, cercando di utilizzare materiali che ha già in casa. E anche chi si fida del vicino di casa, della zia o di uno sconosciuto sui social che spaccia per miracolosa una determinata sostanza o operazione.
Così si saccheggiano la dispensa e l’armadietto dei detersivi alla ricerca del prodotto magico, quello che con pochi centesimi trasforma una violetta in un baobab, cancella gli afidi dalla faccia della Terra, ridipinge le foglie smacchiando le chiazze… Perché l’ha detto qualcuno sul social… Salvo poi cercare consolazione, sempre sui social, perché la pianta, da malconcia che era, è proprio defunta…
Cosa c’è dietro ai prodotti commerciali
Eppure dovrebbe essere semplice: un concime o un prodotto per la difesa in vendita in negozio sono stati studiati da ricercatori e tecnici per ottenere un mezzo efficace per nutrire o difendere le piante senza nuocere loro e, se impiegato come le etichette raccomandano, senza nuocere neppure all’uomo, agli animali e all’ambiente. Ci sono, dietro a qualunque prodotto commerciale, mesi o anni di ricerca e sviluppo, di test, di prove e sperimentazioni, che attestano l’efficacia di quel prodotto, e il tasso di innocuità (ripetiamo: nel caso di fitofarmaci, sia chimici sia biologici, la bassa tossicità vale se il trattamento lo fate correttamente, seguendo le indicazioni sulla confezione).
Quindi sono tutti prodotti che hanno una loro scheda tecnica, con allegati i risultati di tutte le prove condotte e gli attestati di efficacia e di bassa tossicità. E, nel caso dei fitofarmaci in vendita, hanno tutti superato gli “esami” previsti dalla legge non solo italiana ma anche europea: sono prodotti efficaci e sicuri (se ben usati).
E allora, per quale masochistico motivo rifiutare un prodotto efficace e sicuro, che risolve il problema, elaborato da ricercatori di professione, per affidarsi al vicino di casa che giura sul “potere magico” del detersivo per i piatti “stermina-pidocchi”?
Le sostanze “rimedio miracoloso”
Aceto, fondi di caffè, bustine del tè, bucce di banana, latte, miele, lievito, tabacco, sale, acqua della pasta, detersivo per piatti, insetticida in polvere per scarafaggi e formiche… Finora l’elenco è questo, ma potrebbero sempre aggiungersi in futuro altre sostanze che la vox populi farà assurgere a “rimedio miracoloso”. Prima di distribuirle a pioggia, e magari uccidere in un lampo le vostre piante, informatevi da fonti qualificate (che non sono la zia o Facebook) sull’effettiva validità del rimedio!
Fake news: “concimi”
I fondi di caffè e le bustine del tè NON concimano, bensì acidificano la terra: una modica quantità a grande intervallo di tempo (almeno ogni 4 mesi) può servire per le piante acidofile; per tutte le altre, invece, altera il pH del substrato senza apportare alcuna sostanza nutriente.
Le bucce di banana tritate NON concimano: servono solo ad attirare moscerini neri e mosche, nonché a produrre cattivo odore e marciumi fungini.
Il latte andato a male NON concima: fa come le bucce di banana. Quanto al latte utilizzato come lucidante fogliare, in 4-5 mesi tappa i pori (“stomi”) delle foglie compromettendo la fotosintesi (e ciao ciao pianta).
Il miele NON concima: fornisce un apporto eccessivo di carbonio, del tutto inutile per le piante a livello radicale.
Il lievito NON concima: apporta però colture fungine che possono favorire l’instaurarsi di patogeni fungini che uccidono la pianta.
L’acqua della pasta, ovviamente non salata (e vi vogliamo vedere a mangiare la pasta senza sale…), NON concima: vale lo stesso discorso del miele, apporta amidi, cioè carboidrati, inutilizzabili dalle radici delle piante. E non serve nemmeno per annaffiare, proprio per l’elevato contenuto in amidi che riduce l’assorbimento di acqua da parte delle radici.
In tutti questi casi, se pensate di concimare così, senza un prodotto commerciale specifico, avrete risultati miserrimi…
Fake news: gli “insetticidi”
Il tabacco per sigarette è un insetticida, ma talmente potente che può risultare tossico per le piante, danneggiando le lamine fogliari e alterando il ciclo della fotosintesi clorofilliana; in più non è selettivo e uccide tutte le forme di vita, dalle coccinelle alle api. Nonostante sia un prodotto “naturale”…
L’insetticida in polvere per scarafaggi e formiche è un insetticida, ma è nato per essere sparso lungo i muri, i battiscopa, sottosoglia, NON su piante: è a base di sostanze molto tossiche – da usare solo su elementi edili, inorganici – le quali, da un lato uccidono ogni tipo di fauna come appena detto, e dall’altro intossicano le piante stesse, quando vengono sparse sulla terra o sul fogliame.
Il detersivo per piatti è nato per i piatti, non per le piante: è a base di sostanze chimiche nocive per tutti gli insetti e per tutte le piante, e non si capisce perché, essendo anch’esso chimico, debba sostituire un altrettanto chimico insetticida contro i parassiti delle piante ma innocuo per il vegetale… Comunque: se lo usate sulle piante, soprattutto quelle erbacee vi saluteranno presto.
Fake news: i “diserbanti”
Aceto e sale grosso, versati sulle malerbe nei vialetti, effettivamente le uccidono, ma alterano anche la composizione del terreno, rendendolo inospitale per le radici delle piante anche a grande distanza dal sentiero, e inadatto ad accogliere la fauna utile del suolo (pedofauna, come i lombrichi). Certo, funzionano anche contro le formiche, ovviamente, ma vale lo stesso discorso: il terreno si acidifica e si salifica, diventando micidiale per le piante: non avrete più formiche, ma nemmeno fiori!
Per l’acqua di bollitura della pasta, salata, vale lo stesso discorso con l’aggravante che, se è bollente, stermina all’istante tutti gli animaletti del terreno. Se proprio non resistete a usarli, impiegateli sulle fessure dell’asfalto in un grande piazzale lontano da piante coltivate.
I nuovi prodotti a base di sostanze naturali
In commercio adesso esistono numerosissimi prodotti a base di sostanze naturali: olio di soia, di lino, di colza, di pino, estratto d’aglio, macerato d’ortica, tannini di castagno, sapone di Marsiglia (sapone potassico), propoli ecc. Sono prodotti ben bilanciati, formulati in maniera da svolgere la loro azione il più a lungo possibile ed essere efficaci contro i parassiti. Così come esistono centinaia di ottimi concimi specifici per ogni tipo di pianta.
Certo, potete sperimentare in casa la preparazione o del macerato d’aglio, d’ortica o di equiseto, e sicuramente risparmierete, ma solo a condizione di macerare a regola d’arte, con le quantità giuste di materia prima e acqua, per il tempo giusto, sopportando l’odore terribile che questi macerati rilasciano, filtrando poi con una tela per rimuovere le particelle in sospensione così da evitare che l’ugello dello spruzzino o della pompa dopo due spruzzate si intasino irrimediabilmente. Ma… e se aveste sbagliato qualcosa e il rimedio non funzionasse? Avreste risparmiato sull’acquisto del flaconcino, ma spendereste poi lo stesso per ricomprare la pianta defunta…