Per i fagioli settembre è il mese della raccolta, sia di quelli freschi sia di quelli da seccare. Rimane solo un po' d'irrigazione da applicare
- In settembre i fagioli rampicanti (quelli alti oltre 1,50 m) sono in piena produzione: prediligono infatti temperature di 15-16 °C nelle ore notturne e di 24-28 °C in quelle diurne per continuare a svilupparsi e a produrre baccelli.
- Le raccolte sono scalari e iniziano, a seconda delle varietà, dopo 80-120 giorni dalla semina. Nell'orto si effettua manualmente con stacchi eseguiti due-tre volte a settimana.
- I fagioli da consumare freschi si raccolgono quando i baccelli sono maturi, ancora teneri e con i semi ben ingrossati. Per i fagioli secchi da conservare, il momento giusto coincide con l'ingiallimento delle foglie e il completo essiccamento dei baccelli.
- Amano terreni di medio impasto, freschi, profondi, relativamente poveri in calcio e con pH prossimo alla neutralità. Si possono ottenere buoni risultati anche su suoli leggermente sabbiosi, se c’è la possibilità di bagnare, o argillosi, se viene migliorato il drenaggio.
- L’irrigazione va effettuata per scorrimento, senza bagnare il fogliame: in questo mese si riduce sempre di più la quantità e la frequenza dell'acqua erogata. Non è necessaria la concimazione durante la coltivazione perché i fagioli, come tutti i legumi, sono in grado di utilizzare l’azoto atmosferico grazie a particolari batteri presenti sulle radici.
- Nella rotazione colturale il fagiolo può precedere ortaggi come le Solanacee, particolarmente esigenti sotto il profilo nutritivo. Per evitare la stanchezza del terreno o la trasmissione di malattie, è sconsigliata la monosuccessione (con altre Leguminose) e la successione a cetriolo, zucca o zucchino.
- Viene frequentemente consociato con ravanelli, ortaggi a foglia, spinaci, sedano e piante a sviluppo indeterminato di pomodoro.