Deinanthe bifida è pianta relegata, purtroppo, agli appassionati; la sua poca diffusione, come per molte altre, è dovuta al fatto che i giardinieri e i disegnatori di giardini non la conoscono; se poi si aggiunge una certa difficoltà a reperirla nei vivai, si comprende la sua scarsa presenza nei giardini.
Pochi conosceranno questo fiore; non si incontra con facilità nei giardini ed è assai raro trovarlo nei vivai. Anche la ricerca su internet non segnala alcun sito in italiano dedicato alla Deinanthe bifida. Credo che a rallentare la sua diffusione contribuisca la timidezza dei suoi fiori, già di per sé piccoli e per di più reclinati; per osservarli bene e fotografarli, infatti, bisogna piegare le gambe e andarci molto vicino. Solo in quel modo ci si accorgerà del loro colore ceruleo molto bello.
Quasi un'ortensia
Appartiene alla stessa famiglia delle ortensie (Hydrangeaceae), ma pur essendone parente, si discosta abbastanza da queste. Se infatti la pianta, almeno per un occhio inesperto, può ricordare un’ortensia macrophylla, in realtà sono molte le differenze; la più vistosa sta nel fatto che non è una pianta legnosa ma in autunno le foglie e gli steli ingialliscono fino a seccare del tutto. Rinascerà ogni primavera con le sue grandi foglie bifide, essendo divise in due lobi nella specie omonima e appuntite nella cerulea, le uniche due di questo genere.
Le foglie sono opposte, ovate, crespe, leggermente dentate, ruvidamente tomentose e di un bel verde intenso. Possono superare i 20-25 di centimetri di lunghezza per una larghezza di 15.
Certamente la parte migliore della pianta è costituita dalle foglie, mentre i fiori, per la breve durata e la poca vistosità, non costituiscono da soli un buon motivo per cercare questa pianta. I fiori, con 5 petali carnosi e gli stami molto evidenti, sono portati su un gambo esile che si allunga poco sopra le foglie. Non sono numerosi e hanno un portamento pendulo, ma se si osservano con un minimo di attenzione sono veramente belli; sembrano di cera. Le mie piante sono tutte di colore ceruleo, ma ne esistono anche con fiore bianco. Fiorisce nei mesi di giugno-luglio
Dove metterla
Provvista di corti rizomi sotterranei, la Deinanthe bifida tende ad allargarsi ogni anno, ma con lentezza. Ama posizioni ombrose e preferisce il fresco, teme di più le calde giornate estive quando le foglie possono essere facilmente danneggiate dal sole diretto, mentre non si spaventa dei freddi inverni, a cui resiste imperturbabile, forte anche per il fatto che riposa sotto terra.
Come si coltiva
Arriva dall’Estremo Oriente, dove cresce nei boschi freschi e ombrosi. Si può moltiplicare con una certa facilità dividendo i ceppi, anche se ha qualche difficoltà ad affrancarsi, mentre non me ne sono mai nate da seme. Pur preferendo un terreno con pH leggermente acido, prospera benissimo anche in suolo neutro o debolmente alcalino, purché sia fertile, umifero, drenante e moderatamente profondo; penso invece non ami il calcare.
Per ora si è dimostrata resistente alle più comuni patologie; contrariamente a quanto mi è capitato di leggere, non è neanche tanto apprezzata dalle chiocciole e dalle lumache. È una pianta di buon carattere, si accontenta anche di essere dimenticata nel medesimo vaso per anni; l’unica cosa che però non deve mai mancargli è l’acqua.
Meriterebbe più spazio e più attenzione nei giardini, magari accostata a hoste o rodgersie, che amano le medesime posizioni; le sue grandi foglie, si distinguerebbero per l’aspetto non lucido.
(Tratto da Vivere il Giardino/incontri vegetali di Renato Ronco, Giardinaggio n. 10, 2014)