L’operazione di correggere il pH del terreno è abbastanza comune. È molto raro che il terreno che si ha a disposizione sia perfetto per la coltivazione delle piante. Può essere troppo calcareo, troppo acido, troppo compatto, troppo sciolto ecc. Queste condizioni sfavorevoli sono particolarmente gravi per le piante da orto, più sensibili agli squilibri del suolo. È necessario allora correggere il terreno per migliorarne la struttura o modificarne la natura chimica, mediante l’aggiunta di sostanze correttive.
PHmetro: quando correggerlo
Se il suolo è troppo calcareo o acido, sabbioso o argilloso, povero o umido, quello della lavorazione di fondo del terreno è il momento giusto per apportare sostanze che correggano il difetto. Ecco l’elenco delle sostanze e il relativo dosaggio valido per 1 metro quadro.
Terreno calcareo: gesso agrario (che è a base di zolfo) 1 kg se il suolo ha pH superiore a 7,5; torba acida (in genere nera o bruna) 2 kg se il pH è fra 6,5 e 7,5.
Terreno acido: calce agricola (calce spenta) 4 kg con pH inferiore a 5,5, non apportare sostanza organica; torba bionda o humus 3 kg con pH tra 5,5 e 6.
Terreno sabbioso: sostanza organica (letame fresco 5 kg, letame maturo 3 kg, compost 3 kg, humus 2 kg).
Terreno argilloso: buon terriccio da giardino 2 kg (40-45% argilla); sostanza organica (letame fresco 4 kg, letame maturo 3 kg, compost 3 kg) con 50% argilla; sabbia fine di fiume 2 kg o torba 2-2,5 kg (55% argilla); ghiaia calcarea (0,8-1 cm diametro) 1 kg o calce agricola (incompatibile con il letame) 0,5 kg (oltre 55% argilla).
Terreno povero: sostanza organica (letame fresco 4 kg, letame maturo 2,5 kg, compost 2,5 kg, humus 2 kg).
Terreno umido: ghiaia (1-1,2 cm diametro) 2 kg se è poco drenato, sabbia media di fiume 3 kg se è leggermente umido.