bulbi stefano pagano
I bulbi primaverili vanno piantati in autunno, come spiega Stefano Pagano The Gardener.
Fra ottobre e dicembre si possono piantare i bulbi, perfetti in giardino e in vaso per creare cuscini di colore a bassa manutenzione

Decidere di interrare bulbi è una delle scelte più fortunate per far sbocciare il giardino (ma anche il terrazzo) la prossima primavera. Oggigiorno c’è l’imbarazzo della scelta, perché la ricchezza e l’assortimento varietale sono quasi infiniti. Oltre ai bulbi “classici” di tulipani, giacinti dal profumo inebriante e narcisi, ce ne sono altri davvero insoliti – come la fritillaria – ma molto appariscenti che vi regaleranno una fioritura davvero mozzafiato.

Qui vorrei farvi appassionare al “gioco dei bulbi”, un giardinaggio facile, divertente e che attira anche i più piccoli di casa: coinvolgeteli nella piantagione, vi posso assicurare che li divertirà e stimolerà la loro curiosità in attesa della nascita del fiore!

Quando e come piantare bulbi

Infatti, dall’inizio di ottobre e sino a dicembre, ogni giornata di sole è buona per metterli a dimora. Vi suggerisco di piantarli coprendoli leggermente con uno strato di terriccio soffice e con la punta rivolta verso l’alto. “I bulbi devono sentire le campane”, diceva sempre mia nonna Narcisa…

Mi raccomando, non affossateli troppo anche perché soffrono moltissimo i ristagni idrici. In vaso provate a piantarli a gruppetti ravvicinati: al momento della fioritura la macchia di colore sarà ancor più carica e sarà come ricreare una graziosa aiuola da giardino, poiché diversi bulbi sbocciano proprio nelle stesse settimane in cui fioriscono le viole pansé, le pratoline, le primule e i non ti scordar di me (Myosotis): a mio avviso un bel mix di fiori & bulbose!

Bulbi coloratissimi

Una carta vincente, quando si parla di bulbose, è quella di puntare tutto sui colori. Dopo il bianco, il giallo è quello più apprezzato perché si vede a distanza ed è molto luminoso. Adoro l’arancio perché ha tutta la brillantezza del giallo unito al calore del rosso, le due nuance di cui è composto.

Provate i Narcissus ‘Tête à tête’, di un bel giallo oro abbinati ai narcisi ‘Geranium’ (quelli con la trombetta arancione e la corona bianca, per capirci): sono favolosi nei contenitori a forma di geometrica. ‘Princess Irene’ è invece un tulipanodel gruppo Triumph di color arancione con sfumature fiammate rosso porpora. Gli steli – pensate – superano facilmente i 50 cm di altezza. Non male! Mentre i tulipani della varietà ‘Flaming Parrot’ presentano petali sfrangiati, arruffati, pennellati di giallo/arancio come le piume di un pappagallo tropicale.

Sono invece blu le piccole pannocchie coniche dei muscari che decoreranno le nostre balconette/cassette da collare sui davanzali e alcune piccole iris (‘Blue Magic’, ottimo nel rock garden); un must sono ovviamente i giacinti, la var. ‘Blue Jacket’ è un perfetto esempio di colore puro, blu inchiostro, profumatissimo e di notevole durata. Sì, perché una delle maggiori attrattive dei giacinti è il loro profumo che si avverte anche a distanza.

E la fritillaria

E la fritillaria? Si chiama così per via del nome latino del dado da gioco: fritillus. Il fiore, una campanula pendente, assomiglia infatti al dado, sia per la sua forma che per la colorazione che presenta, in alcune specie, una variegatura a scacchi. Può essere di colore giallo, verde, blu, arancio, scarlatto, rosso-marrone. Alcune varietà presentano la colorazione screziata e variegata, mentre altre sono monocromatiche. Hanno un’altezza variabile da 25 cm fino a 1 m e più di altezza a seconda della specie. Il bulbo è formato da scaglie, come quello del Lilium, e presenta un foro alla sommità. La più comune è certamente Fritillaria imperialis originaria di Turchia e Iran. È detta anche corona imperiale ed è coltivata da secoli nei giardini europei.

Per approfondire

PIANTE DA TERRAZZO E DA BALCONE
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