Ideali in appartamento grazie anche alle strategie che hanno evoluto per crescere in ambienti inospitali, le begonie hanno belle foglie e infiorescenze dall’aspetto molle e ricadente. Facili da coltivare, basta offrire acqua e un luogo ben illuminato.
Questa pianta dal fascino esotico, essendosi evoluta in ambienti del tutto particolari, come le rocce ricoperte di muschio nell’ombra delle foreste, ha dovuto mettere a punto degli adattamenti che le permettessero di crescere e riprodursi. Ha così sviluppato apparati radicali di riserva per sopperire alla carenza d’acqua, o foglie carnose e ampie per ridurre la traspirazione ed effettuare la fotosintesi anche con poca luce a disposizione.
Tutte queste caratteristiche la rendono un'ottima candidata per creare angoli di verde fiorito anche nelle nostre case, dove spesso la poca umidità dell’aria e la scarsa luce risultano condizioni proibitive per la coltivazione di tante altre piante.
Come sono fatte le begonie
Il genere Begonia comprende approssimativamente 1.400 specie ampiamente distribuite nella fascia tropicale e subtropicale della Terra, rimanendo però assenti dall’Australia e dalla Polinesia. Il centro di maggiore biodiversità per questo genere è il Brasile, dove allo stato spontaneo si contano fino a 200 specie presenti in vari ecosistemi, con preferenza però per le foreste pluviali esposte sull’oceano Atlantico.
Le begonie presentano grossi fusti dall’aspetto carnoso sui quali si inseriscono, in maniera alternata, le lunghe foglie generalmente dal bell’aspetto a goccia o a forma di cuore. Il loro margine può essere semplice, ma più di frequente frastagliato.
A differenza della maggior parte delle piante a fiore, in cui la componente maschile (stami) e femminile (pistillo) sono racchiuse nello stesso fiore, le begonie possiedono fiori femminili e maschili separati, che vengono però portati sulla stessa pianta. Per tale motivo le begonie sono dette piante monoiche.
Di norma le infiorescenze più appariscenti sono quelle maschili, costituite da quattro grossi tepali colorati, quelle femminili invece risultano di aspetto decisamente meno vistoso.
3 categorie di begonie
Il genere Begonia può essere ripartito in tre categorie in base al tipo di radice.
- Begonie con radice rizomatosa: sono piante sempreverdi caratterizzate dalla presenza di un rizoma sotterraneo da cui si dipartono i fusti che hanno, di norma, portamento strisciante o ricadente. Le foglie, che costituiscono l’attrattiva principale, possono essere variamente colorate, con tonalità tra le più differenti come il verde, il rosso e il grigio argentato. I fiori nel complesso sono poco appariscenti. Appartiene a questo gruppo la Begonia rex, una cultivar tra le più conosciute, ottenuta dall’ibridazione di una begonia selvatica originaria dell’India. Questa pianta presenta una variegatura della foglia di eccezionale bellezza che fa passare del tutto in secondo piano i piccoli fiori bianchi che sbocciano tra giugno d’ottobre.
- Begonie con radice tuberosa: una parte del fusto di queste piante ha la forma di un tubero in cui vengono immagazzinate le sostanze di riserva della pianta. Famose per la bellezza dei loro fiori che possono essere semplici o composti, queste begonie presentano un bel fogliame spesso ricoperto di un sottile strato di peli bianchi. In questo gruppo troviamo la begonia dell’isola di Socotra, nel sud dello Yemen, chiamata appunto Begonia socotrana. Questa piccola pianta, che cresce nelle fenditure ombreggiate e umide di qualche roccia, è di difficile reperimento sul mercato, ma è degna di nota in quanto da questa specie sono state create le varietà delle maggior parte di begonie a fioritura invernale presenti oggi sul mercato. I fiori sono di dimensioni ridotte, ma di un colore rosa intenso, e con la loro semplicità spesso superano in grazia i fiori composti che sono scaturiti dall’ibridazione di questa specie.
- Begonie con radice fascicolata: la loro caratteristica sta nel possedere una radice principale da cui si diparte un reticolo di radici secondarie. Sono piante perenni sempreverdi anche se spesso vengono coltivate come annuali. Il loro aspetto può essere quello di piccoli arbusti, soprattutto per le begonie con i fusti simili a canna, oppure strisciante. I fiori sono portati in piccoli gruppi su degli steli sottili. Appartiene a questo gruppo la Begonia semperflorens, originaria del Brasile. È una pianta dall’aspetto compatto, con abbondante produzione di foglie, ma ciò che la rende più interessante è soprattutto il lungo periodo di fioritura che va dall’inizio della primavera fino a tutto l’autunno e in alcuni casi anche oltre. I fiori possono essere di colore rosso, rosa o bianchi.
Come coltivarle
- La coltivazione delle begonie in generale presenta caratteristiche comuni in tutti e tre i gruppi in cui queste piante sono suddivise.
- Sono piante infatti che prediligono le posizioni ben illuminate, ma mai alla luce diretta del sole, che determinerebbe la bruciatura delle grosse foglie e il disseccamento precoce dei fiori.
- Le innaffiature dovranno essere frequenti per mantenere sempre il terreno umido, evitando però i ristagni che potrebbero dar luogo all’insorgenza di malattie fungine, di cui per altro le begonie sono spesso soggette. Sempre per scongiurare questi attacchi sarà buona norma rimuovere sempre le foglie o i fiori secchi.
- Durante il periodo della crescita vegetativa sarà utile somministrare alle vostre piante del concime ricco in potassio.
Le basse temperature
Le begonie, oltre a essere piante d'appartamento, possono essere coltivate nei mesi caldi anche all’esterno. Inoltre, alcune varietà che sopportano anche temperature prossime allo zero è preferibile mantenerle in un luogo riparato del giardino per tutto il resto dell’anno.
Le begonie con la radice a rizoma sono probabilmente le più sensibili al freddo: la temperatura ideale di coltivazione si aggira infatti attorno ai 20 °C, quando le condizioni climatiche si fanno più rigide sarà opportuno portarle in luogo riparato o direttamente dentro casa. All’interno di questo gruppo la Begonia grandis, insieme a tutti gli ibridi che da questa sono stati creati, è sicuramente tra le specie più impiegate nella creazione in giardino di aiuole dal fascino originale: sono piante in grado di sopravvivere anche a temperature poco al di sopra dello zero. Nel mettere queste piante a dimora in giardino ricordatevi di interrare i rizomi a una profondità compresa tra i 5 e i 7 cm.
Se deciderete di coltivare in esterno delle begonie tuberose dovrete tener presente che all’arrivo dei primi freddi le foglie tenderanno a ingiallire per poi seccarsi. La pianta passerà la stagione avversa sotto forma di tubero, che tornerà di nuovo a vegetare solo con l’arrivo della primavera. In questo periodo di quiescenza riducete le innaffiature, effettuandole solo per non far seccare troppo il terreno. Se nella vostra regione gli inverni sono particolarmente rigidi sarà opportuno riparare in serra i tuberi, che infatti non tollerano le gelate, specialmente se prolungate.
Le begonie a radice fascicolata sono tra le più resistenti al freddo, continuando a vegetare anche con temperature comprese tra i 10 e i 15 °C; se le temperature scendono ulteriormente le piante tendono a entrare in una fase di blocco vegetativo. Anche per questo gruppo le gelate andrebbero comunque evitate.
Moltiplicarle per talea
Le begonie hanno la particolarità di poter essere riprodotte per talea fogliare. Questa capacità si è evoluta per facilitare la diffusione di queste piante nei loro ambienti d’origine. Infatti il semplice contatto con il suolo, in un ambiente molto umido come quello di una foresta tropicale, porta alla creazione di nuovi individui senza dover passare attraverso la produzione di semi che avrebbero sicuramente tempi di germinazione e poi di crescita più lunghi.
Produrre delle nuove piante con questa tecnica è semplice. Sarà sufficiente scegliere una foglia sana e vigorosa che andrete a incidere con un taglierino nella pagina inferiore, andandola poi ad adagiare in un vaso con terriccio ben inumidito. Ponete particolare attenzione affinché i tagli effettuati aderiscano bene al terreno. Successivamente coprite il vaso con un vetro o con pellicola trasparente così da mantenere un'atmosfera ricca di umidità. Posizionate il vaso in un luogo luminoso ma non alla luce diretta del sole e innaffiate con un nebulizzatore ogni due o tre giorni. Nel giro di poche settimane dai tagli che avrete eseguito vedrete spuntare le prime pianticelle, che lascerete radicare prima di trapiantare in vasi singoli.