azalea
Azalea dei fioristi, fiorita fuoristagione: deve stare il più possibile fuori.
Dove tenere l’azalea venduta fiorita fuori stagione? Perché è una pianta da esterni, ma se fuori fa ancora molto freddo, fra novembre e marzo…

Si sa, oggi è possibile trovare in vendita numerose piante fiorite completamente fuori stagione: un esempio fra i più eclatanti è quello dell’azalea che, normalmente, fiorisce fra aprile e maggio, ma è reperibile già ammantata di corolle a novembre e nei mesi successivi, fino ovviamente a maggio.

Dunque, gli esemplari fioriti nei garden center o supermercati in aprile-maggio non portano con sé dubbi circa il trattamento: vanno tenuti come tutte le azalee, in esterni, ben annaffiate, senza particolari problemi. Ma le creature forzate in serra, colorate da novembre fino a inizio-metà marzo, come si tengono? Anche perché vengono commercializzate come azalee da interni…

La temperatura per l’azalea

L’azalea (Rhododendron) è e rimane sempre una pianta da esterni. Proviene dall’Himalaya, quindi figuriamoci se ha paura del freddo! Però… È evidente che, per ottenere la fioritura da novembre a marzo, la pianta è stata sottoposta in serra a temperature più alte rispetto a quelle normali del periodo: bastano 15-16 °C per avviare l’apertura dei boccioli. Ciò significa che questi esemplari sono stati per almeno 3 settimane al calduccio del vivaio, a cui segue un periodo più o meno lungo sui bancali del garden center o del supermercato. Mediamente in Val Padana a fine novembre di notte si viaggia attorno ai 5-6 °C, in dicembre e gennaio si può scendere anche sotto lo zero, mentre in febbraio si torna verso i 6-7 °C, e solo a metà marzo si sale sopra i 10 °C. Questi dati termici significano l’impossibilità di tenere in esterni l’azalea fiorita.

Ma se la tenete in casa, riscaldata a 20 °C o poco meno, la sua durata in fiore sarà miseramente breve: 2-3 settimane. Che fare? Ecco 5 soluzioni, nell’ordine dalla migliore alla peggiore.

5 soluzioni per collocare l’azalea

  1. Il pianerottolo. È la soluzione migliore: un giroscale luminoso, a temperatura compresa fra 15 e 10 °C, protetto da correnti d’aria. In seconda battuta vale anche l’androne del palazzo, purché luminoso, e comunque mettendo il vaso dietro la porta in maniera che non arrivi l’aria di apertura del portone sulla pianta.
  2. La stanza fresca. Avete una stanza non riscaldata, ma con una finestra? Con temperatura compresa fra 12 e 16 °C? Va benissimo, a condizione di non aprire la finestra in faccia all’azalea.
  3. Fuori di giorno, dentro di notte. Se abitate in una zona non troppo fredda, o se la stagione è tale da consentire di giorno temperature superiori a 15 °C (anche in pieno sole), ma dalle 17 il termometro scende sotto i 10 °C, e voi siete a casa a quell’ora, potete ritirare il vaso sulla soglia della portafinestra, per rimetterla all’esterno alle 10 di mattina. Faticoso e non per tutti, ma efficace. Naturalmente, nelle giornate più fredde l’azalea non esce e rimane fra i piedi sulla soglia della portafinestra…
  4. Di notte coperta col non tessuto. Anche questa modalità vale per zone non fredde: con minime notturne sopra i 12 °C, l’azalea può stare fuori, coperta ogni tardo pomeriggio con un telo di non tessuto da togliere ogni mattina alle 10. Faticosino e ancora per pensionati, studenti e casalinghi.
  5. In casa, con acqua e umidità. La soluzione peggiore perché, come già detto, la vita dell’azalea fiorita fuoristagione può diventare veramente breve. Se vivete a più di 16 °C e volete/dovete tenere la pianta in casa, fate così: prendete un sottovaso di 4 misure in più del fondo del vaso, riempitelo con uno strato di argilla espansa, copritelo con un dito d’acqua a velo, poi appoggiateci sopra il vasetto dell’azalea, il tutto per mantenere la giusta umidità anche in un ambiente caldo. Ogni 2 giorni tastate il terriccio e, se si sta asciugando, prendete il vaso, mettetelo in un altro sottovaso vuoto, versateci un bicchiere d’acqua senza calcare e aspettate 10 minuti, poi rimettete il vaso sull’altro sottovaso con l’argilla espansa. Ogni 10 giorni aggiungete all’acqua d’annaffiatura una dose di concime liquido per acidofile.

L’azalea da marzo in poi

Dalla metà di marzo in poi, in tutta Italia (ma sulle Alpi dalla metà di aprile) l’azalea acquistata a novembre e seguenti oppure a fine marzo deve stare rigorosamente in esterni, anche se ve la vendono come “azalea da interni”: non lo è e, al salire delle temperature, soffrirà sempre di più la mancanza dell’aria libera e il calore immobile della stanza. Mettetela fuori!

Azalea dei fioristi, quella fuori stagione - Ultima modifica: 2023-02-25T06:31:18+01:00 da Elena Tibiletti